Il Comune avanza oltre 60 milioni di euro… ma non li riscuote

Il Comune avanza oltre 60 milioni di euro… ma non li riscuote

Danila La Torre

Il Comune avanza oltre 60 milioni di euro… ma non li riscuote

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giovedì 05 Luglio 2012 - 15:53

Sulla vicenda sono intervenuti i consiglieri comunali Conti, Greco, Restuccia e Caliò, con un’interrogazione “urgente” al sindaco Buzzanca e all’assessore alle politiche finanziarie Miloro

Se c’è un problema che rende complicata, per usare un eufemismo, la gestione del Comune, nei suoi molteplici aspetti, è la carenza di liquidità. Pochi euro in cassa e tante emergenze da arginare ed affrontare per gli amministratori palazzo Zanca che, tuttavia , a fronte di una situazione drammatica dal punto di vista finanziario, si permettono il “lusso” di non riscuotere somme derivanti da entrate tributarie certe.

Il paradosso riguarda due settori specifici: l’imposta sulla pubblicità e la famosa Tarsu, meglio conosciuta come tassa sulla spazzatura. Nel periodo compreso tra il 1997 e il 2010, il Comune di Messina risulta creditore di euro 67.406.101,97, di cui euro 2.046.007,99 derivanti dal Gettito Base Imposta sulla pubblicità ed euro 65.360.093,95 provenienti dalla Tassa smaltimento dei rifiuti e addizionale ex Eca.

Sulla vicenda sono intervenuti i consiglieri comunali Carmelo Conti (Pdl), Marcello Greco (Udc), Antonino Restuccia (Mpa) e Tanino Caliò (Pid), che hanno inviato un’interrogazione “urgente” al sindaco Giuseppe Buzzanca e all’assessore alle politiche finanziarie Orazio Miloro , evidenziando le anomalie del caso e sollecitando i due amministratori a fare chiarezza.

Nel documento, i quattro esponenti politici ricordano che la questione dei residui attivi era già stata attenzionata dalla Corte dei Conti, che con delibera 113/2010, aveva rilevato «gravi irregolarità in ordine al considerevole volume dei residui attivi di parte corrente anteriori al 2004». Un monito praticamente ignorato se si considera che « il credito non riscosso è aumentato di euro 12.659.279,42, rispetto al 2009, periodo in cui il credito da riscuotere ammontava ad euro 54.746.822,52».

Fare a meno degli oltre 60 milioni di euro ha portato in questi anni porta ad un’unica, inevitabile, conseguenza: «che l’Ente ha dovuto e deve fare ricorso ad anticipazioni di tesoreria pe far fronte alle esigenze gestionali», con conseguenze nefaste sui numeri del bilancio comunale.

Conti, Restuccia, Greco e Caliò interrogano quindi Buzzanca e Miloro per sapere quali iniziative l’amministrazione comunale intende intraprendere «per velocizzare la realizzazione delle entrate». Invitano, infine, il sindaco e l’assessore «ad accertare, se esistono, responsabilità dirigenziali». (Danila La Torre)

3 commenti

  1. Le belle addormentate nel bosco di palazzo Zanca del PARTITO DEMOCRATICO,a fine mandato,tentano disperatamente di rifarsi la verginità sperando di riaddomentarsi nella prossima legislatura comunale. Sono fuori tempo massimo,almeno rispetto ai commentatori di TEMPOTRETTO,che da anni scrivono commenti spietati contro il dirigente Romolo DELL’ACQUA,a capo dell’area TRIBUTI, che con una organizzazione anacronistica, favorisce inconsapevolmente l’aggiramento del regolamento comunale,rispetto ai tempi della prescrizione, con il risultato di ricchezza rubata ai messinesi da altri messinesi,chiddi scattri. Sono anni che urlo l’incapacità del dirigente ad entrare in rete con le Agenzie del TERRITORIO e delle ENTRATE,utilizzando il canale telematico SIATEL,o con il NOTARIATO evitando la discrezionalità nella compilazione delle dichiarazioni. Da buon commentatore cronista, ho convinto un amico,che ha comprato un’immobile a settembre del 2011,a versare l’IMU come prima casa e non presentare nessuna DICHIARAZIONE al Comune.Nessuno si accorgerà di nulla e non gli sarà fatta nessuna contestazione.Aspetterò fino a dicembre,dopo di che darò tutto in mano a TEMPOSTRETTO.

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  2. Guardatevi i link inerenti al comune di Verona,statisticamente simile a Messina, noterete la grande capacità di quei dirigenti comunali di impedire l’evasione di oneri e tributi, per poi riversare questa ricchezza sui servizi di grande qualità goduti dai veronesi.Il link seguente è sul patto antievasione siglato dal sindaco TOSI con l’Agenzia delle Entrate,un atto politico che BUZZANCA non farà mai,nemmeno GENOVESE se fosse rieletto.
    http://img831.imageshack.us/img831/1496/veronad.png
    Il link che segue è una scheda del RENDICONTO 2011 di Verona,quella relativa alle ENTRATE TRIBUTARIE,per i rifiuti la TIA ha sostituito la TARSU.
    http://img594.imageshack.us/img594/6618/verona1.png
    E’ incredibile quei dirigenti sono riusciti ad incassare le cifre ENTRATE TRIBUTARIE del bilancio di previsione approvato a maggio del 2011,come si evince dal RENDICONTO approvato nell’aprile del 2012. Forse è venuto il momento che il Sindaco eletto direttamente dal popolo sovrano si potesse scegliere i dirigenti, almeno i CAPO AREA, almeno saremmo certi di chi è tutta la responsabilità amministrativa.

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  3. Le belle addormentate del PARTITO DEMOCRATICO non intervengono nemmeno per smentire, quando sono provocatoriamente scambiati per quelli della maggioranza.

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