Il Comune di Lipari diffida alcune prestigiose strutture turistiche non in regola con le tasse locali.
Il Comune di Lipari ha “chiesto il conto” agli operatori turistici. I titolari di una quindicina di alberghi delle Eolie a 4 e 5 stelle sono stati raggiunti da una “lettera-diffida” del Municipio che li invita a mettersi in regola con i certificati di abitabilità e il pagamento degli oneri di urbanizzazione per circa un milione di euro. Il sindaco Marco Giorgianni spiega che gli albergatori hanno trenta giorni di tempo per mettersi in regola, “in caso contrario sarà avviato il procedimento che potrebbe anche portare alla chiusura delle strutture sparse in quasi tutte le Eolie, anche se il numero maggiore è a Lipari”. Sulla stessa vicenda da qualche settimana indagano i carabinieri e un fascicolo è stato già inviato alla procura di Barcellona Pozzo di Gotto. Gli alberghi in questione sono stati finanziati con circa 50 milioni di euro dal Patto territoriale delle Eolie, grazie a un accordo di programma tra governo nazionale, Regione e Comuni eoliani.
Mi sa tanto che se tutti i Sindaci della Sicilia con le loro “armi” si dessero veramente da fare per effettuare controlli giusti, seri e onesti di furbi che devono pagare quanto dovuto ne scoverebbero tantissimi.
Mi sa tanto che se tutti i Sindaci della Sicilia con le loro “armi” si dessero veramente da fare per effettuare controlli giusti, seri e onesti di furbi che devono pagare quanto dovuto ne scoverebbero tantissimi.
Finalmente qualcosa si muove nella fiscalità locale ed i Sindaci non limitano la loro attività politica all’innalzamento delle aliquote fiscali. Tuttavia, credo sarebbe utile, a rafforzamento dell’attività istituzionale e amministrativa svolta da chi vi è tenuto per legge, conoscere questi soggetti che, da ormai troppo tempo, noi contribuenti a reddito fisso ci siamo caricati sulle spalle e che non riusciamo a scrollarci di dosso. Quindi perchè non fare i nomi?
Finalmente qualcosa si muove nella fiscalità locale ed i Sindaci non limitano la loro attività politica all’innalzamento delle aliquote fiscali. Tuttavia, credo sarebbe utile, a rafforzamento dell’attività istituzionale e amministrativa svolta da chi vi è tenuto per legge, conoscere questi soggetti che, da ormai troppo tempo, noi contribuenti a reddito fisso ci siamo caricati sulle spalle e che non riusciamo a scrollarci di dosso. Quindi perchè non fare i nomi?