Ars, giunta Accorinti, consiglio comunale vanno in ferie e i siciliani restano "in alto mare..."

Ars, giunta Accorinti, consiglio comunale vanno in ferie e i siciliani restano “in alto mare…”

Rosaria Brancato

Ars, giunta Accorinti, consiglio comunale vanno in ferie e i siciliani restano “in alto mare…”

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mercoledì 17 Agosto 2016 - 08:12

Gli inquilini dei Palazzi della politica vanno in ferie lasciando i siciliani "in alto mare....". L'Ars si concede un mese di vacanza, mentre a Palazzo Zanca giunta e consiglio 10 giorni.

Tutti al mare….ma i problemi restano in città.

La politica va in vacanza ed a restare “a mare”, paradossalmente, sono i siciliani.

Chi si è evidentemente stancato molto e necessita di una lunga pausa è, calendario alla mano, l’Ars che ha staccato la spina il 12 per rientrare dopo un mese, il 13 settembre. Stando ai risultati sul piano normativo non si comprende il perché di tanto riposo, ma basta guardare il calendario 2017 per capire che da settembre inizia l’ultimo anno dell’era Crocetta e la volata verso le prossime regionali. Da settembre deputati e partiti saranno pronti ad una lunga campagna elettorale che andrà avanti a colpi di regalie, inedite tabelle H, norme anti-M5S, finte sfiducie a Crocetta, finte alleanze.

A Palazzo Zanca invece amministrazione e consiglio comunale rientreranno alla fine della prossima settimana, dopo 10 giorni di ferie. A memoria di cronista non si è mai visto un comunicato stampa che annuncia le vacanze della giunta, dal 12 al 23 agosto. Val la pena ricordare che la politica non è un lavoro e come tale non prevede le ferie, a maggior ragione se si sta amministrando una Regione o un Comune. E’ comprensibile la sospensione delle attività dell’organo assembleare, un po’ meno dell’organismo che amministra e che, crema solare e ombrellone alla mano, va in vacanza.

La politica quindi parte per le ferie e lascia i problemi in città.

L’Ars ad esempio, nell’ultima seduta prima della fuga verso la spiaggia, era talmente impegnata a mettere i bastoni tra le ruote ai 5Stelle varando una legge elettorale contra-personam da rinviare a settembre tutte le problematiche legate alla finanziaria, comprese le norme per l’assistenza scolastica agli studenti disabili nelle ex province e quelle per i dipendenti. La legge elettorale per le amministrative non la si può considerare la priorità nella Sicilia in ginocchio. Ma il terrore di un Orlando-bis a Palermo e dei grillini alle porte dei Comuni l’ha fatta diventare in poche ore la “madre di tutte le riforme”. Votata in fretta e furia la norma, che comunque ha anche degli aspetti positivi che mirano a rendere più stabili le amministrazioni, i deputati hanno mollato le ancore. Non prima di aver sentito il discorso d’insediamento del neo deputato Alfio Barbagallo “mi sento un piccolo uomo nel grande laghetto ma con tante e tante mani amiche che mi faranno fare questo percorso. Se io nel mio percorso potrei sbagliare auguro che i miei colleghi mi diano la via giusta per io non compiere lo stesso sbaglio. Mi sento in un posto che potremmo fare bene agli altri”. Il video impazza sul web e darà del filo da torcere a Razzi per i prossimi anni.

Frattanto i rifiuti restano un problema nell’isola, il bilancio dal 2012 di questo mandato (per governo e assemblea) è a dir poco deprimente, l’economia è in ginocchio e la rivoluzione è un ricordo lontanissimo.

A Palazzo Zanca abbiamo lasciato il 13 agosto vigili e sindacati sul piede di guerra per gli ennesimi impegni assunti dall’amministrazione comunale regolarmente disattesi. L’assemblea fissata per il 15 è stata rinviata ma le criticità e i motivi della protesta restano tutti. Riproponiamo parte del comunicato stampa congiunto di Clara Crocè, FpCgil e Calogero Emanuele, Fp Cisl “La città deve sapere che l’Amministrazione è retta da una classe dirigente che sa farsi bene soltanto i conti nelle proprie tasche. Incapaci di onorare gli impegni o di risolvere i problemi dei cittadini e dei lavoratori. E il sindaco rivoluzionario che cosa ha fatto in questi anni ? Nulla. Nessun provvedimento intrapreso nei confronti di chi mostra incapacità gestionale. Nessuna sanzione per i dirigenti che non raggiungono gli obiettivi, nessuna rimozione, nessun declassamento. Stanno sempre lì, tutti al loro posto, incollati alle loro poltrone finché la barca va. Se la barca si arena arriva in soccorso il sindaco, tramite il segretario e direttore generale Antonio Le Donne che al tavolo di confronto con i sindacati e i lavoratori dispensa rassicurazioni che puntualmente vengono smentite nelle stanze istituzionali. E’ palpabile il malumore tra i lavoratori che sono stanchi di essere presi in giro e di registrare che ogni accordo siglato con l’Amministrazione diventa carta straccia perché gestito da un squadra di dirigenti in maniera assai superficiale e con scarsa dedizione. Mentre i dirigenti si godono le ferie nei migliori lidi della città e della nostra bella Italia, d’altronde le loro retribuzioni glielo consentono, i dipendenti comunali non avranno la possibilità di comprare un gelato ai propri figli e portare la famiglia per una semplice pizza. Tanto alla fine i dirigenti continueranno a percepire mensilmente l’indennità di funzione pari a circa 5000 euro lorde e successivamente elargito anche il premio di risultato che equivale al 15% di 50-60 mila euro, in assenza di accordo sindacale e di pareri obbligatori che per loro, guarda caso, ritengono che non sia necessario acquisire".

Sul fronte vigili urbani le proteste per la carenza di personale, per lo stato di degrado della Caserma, per il mancato rispetto di tutte le promesse prese negli ultimi anni, sono ormai note ed i sindacati riprenderanno da oggi la mobilitazione.

Dalla gestione della raccolta rifiuti alle spiagge, dalla città al buio allo stato delle ville (a proposito di promesse…. Basterebbe fare due passi a Villa Dante) a quello delle strade, dai problemi dei servizi sociali, dai bilanci (consuntivo e piano di riequilibrio) in alto mare con il dissesto sempre alle porte e l’obbligo di effettuare solo le spese urgenti e necessarie, i problemi e le emergenze non vanno in vacanza e quando gli inquilini di Palazzo Zanca rientreranno li ritroveranno intatti come li hanno lasciati.

E se il neo deputato Barbagallo si sente “un piccolo uomo in un grande laghetto” i cittadini siciliani hanno la certezza di essere “piccoli uomini nell’oceano della pessima politica”

Rosaria Brancato

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