Tari ancora nel limbo, tra dubbi e criticità. Signorino scrive all'Ifel per il porta a porta

Tari ancora nel limbo, tra dubbi e criticità. Signorino scrive all’Ifel per il porta a porta

Francesca Stornante

Tari ancora nel limbo, tra dubbi e criticità. Signorino scrive all’Ifel per il porta a porta

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lunedì 31 Agosto 2015 - 23:22

Ancora nulla di fatto sulla delibera Tari, la tassa rifiuti 2015. Ieri in commissione niente dibattito per i consiglieri che non hanno ancora ricevuto il corposo documento, restano da chiarire i tanti dubbi emersi nei giorni scorsi. Per il finanziamento del porta a porta Signorino ha chiesto un parere all'Ifel.

La Tari può attendere. Nonostante tempo a disposizione non ce ne sarebbe più. A Palazzo Zanca da settimane si parla della necessità di approvare al più presto la delibera sulla tassa rifiuti 2015 per riuscire a rispettare le tre date fissate per il pagamento delle rate in cui si dividerà la tassa più odiata dai messinesi. Il primo appuntamento è stato segnato per il prossimo 30 settembre, ma a questo punto i dubbi sull’impossibilità di poter rispettare questa data si fanno sempre più concreti. La delibera Tari è ancora ferma in I commissione bilancio e non si sa ancora quando riuscirà ad approdare in consiglio comunale, cui tocca il compito di dare il via libera a tariffe e criteri della Tari 2015. Un passaggio necessario e fondamentale per consentire agli uffici del Dipartimento Tributi di avviare il lavoro di preparazione dei bollettini e il successivo invio nelle case dei contribuenti. Il dirigente Romolo Dell’Acqua ha più volte ribadito che per queste operazioni serve circa un mese, quindi basta guardare il calendario per rendersi conto che si è già fuori tempo massimo. Probabilmente anche la discussione e l’approvazione della Tari si trasformerà nella solita e ormai cronica corsa contro il tempo, al momento però la discussione è aperta. Ieri mattina in commissione bilancio è andata in scena la quarta puntata dedicata alla Tari ma il dibattito, dopo essere iniziato, rinviato e poi ripreso, si è esaurito in pochissimi minuti, giusto il tempo per rendersi conto che i consiglieri si ritrovano ancora oggi senza la copia dell’importante e corposo atto, quindi di fatto impossibilitati nel leggerla o, ancora meglio, studiarla e approfondirla. Scarsa comunicazione tra gli uffici, segreterie dei gruppi consiliari ridotti all’osso, fatto sta che per recuperare la documentazione e farla avere a tutti è stato deciso di rinviare tutto il dibattito al prossimo lunedì, in seduta ordinaria. Stop dunque, almeno per il momento, al ciclo di straordinarie che erano iniziate la scorsa settimana per velocizzare il lavoro sulla Tari. Lavoro che si sta rivelando più complicato del previsto viste le criticità saltate fuori durante la seduta di venerdì e legate ad errori nella trascrizione di alcune cifre legate al costo dei servizi, pagine mancanti, impostazione confusionaria. Per capire se questi errori sono stati sistemati si dovrà attendere il prossimo lunedì, mentre intanto c’è un altro nodo da sciogliere che riguarda risorse e qualità dei servizi: l’avvio della raccolta porta a porta.

Sempre durante la scorsa seduta era emerso un problema legato alla fonte di finanziamento della parte che deve coprire il Comune per ottenere le risorse dalla Regione. Amministrazione e consiglio nello scorso mese di giugno avevano deciso che i 900 mila euro del porta a porta sarebbero stati finanziati dalla procedura della rinegoziazione mutui e dunque la strada sembrava tutta in discesa. Poi la doccia fredda arrivata la scorsa settimana, quando un funzionario dei Tributi ha chiarito in commissione che he il finanziamento va previsto nella delibera sulla Tari e non in altro provvedimento. Un dettaglio che ha messo in allarme i consiglieri che hanno chiesto chiarimenti al vicesindaco e assessore al Bilancio Guido Signorino che ieri, non essendo a Palazzo Zanca, ha scritto una nota per chiarire i dubbi sull’inserimento del costo di cofinanziamento del porta a porta nel piano tariffario della Tari. Signorino spiega che la questione è stata sottoposta all’IFEL, l’Istituto per la Finanza e l’Economia locale dell’Anci, «al fine di conoscere se sia possibile finanziare con economie differenti l’investimento, ovvero se sia possibile inserire in tariffa la previsione di ammortamento decennale dell’investimento in luogo dell’intero importo in soluzione unica. Nell’uno o nell’altro caso, l’inserimento di questa voce mantiene una disponibilità per attività di investimento volte al miglioramento della qualità del servizio o all’estensione del servizio di raccolta porta a porta». Dovrebbe dunque essere l’Ifel a dipanare le tante perplessità che aleggiano su questa procedura, i timori sono legati al tempo che scorre mentre la Regione tiene il fiato sul collo, non mancano quelli del Dirigente del Dipartimento Ambiente Signorelli che nei giorni scorsi ha pubblicato il bando per l’affidamento di servizi e forniture da impiegare nel porta a porta e ora attende di capire se quanto è stato messo nero su bianco tiene in giusta considerazione tutte le normative e gli obblighi. L’assessore Daniele Ialacqua rimane fiducioso e anzi pensa a quella fidejussione che la Regione chiede ai Comuni per sbloccare i finanziamenti. Una procedura che l’assessore hadefinito anomala e contro la quale sta valutando un possibile ricorso che possa menttere insieme anche altri Comuni che si stanno ritrovando paralizzati e nelle stessa condizione.

Signorino fa ordine anche nei numeri, in quelle cifre “ballerine” che hanno fatto scervellare qualche consigliare comunale. Il vicesindaco ha chiarito che il costo diretto del servizio ammonta a 41,6 milioni che lievita fino a 42 milioni che costituiscono il totale tariffario al lordo dei costi amministrativi e al netto del recupero dell’evasione fiscale.

Punti che necessariamente dovranno ancora approfonditi, sempre che la prossima settimana la delibera sia nelle mani di tutti i consiglieri.

Francesca Stornante

10 commenti

  1. Alla delibera TARI dovrà allegarsi il PIANO TARIFFARIO,da cui risulterà il totale dei costi, FISSI e VARIABILI, ma anzitutto la ripartizione tra UTENZE DOMESTICHE e NON DOMESTICHE secondo criteri razionali come previsto nel DPR 158/1999. A Messina, da sempre, non viene applicato, la ripartizione è a muzzu, UD 70%, UND 30%. A Verona si utilizzano per i costi VARIABILI gli indici di produzione media dei rifiuti in Kg/giorno, infatti la ripartizione è UD 42,60%, UND 57,40%, mentre sui costi FISSI si fa riferimento al gettito TARI 2014. Messina non è Verona, quest’ultimo criterio è inapplicabile per ovvie ragioni di gettito, ma abbiamo il diritto di conoscere i criteri e i coefficienti utilizzati. A Verona le rate sono 4 tutte nel 2015.

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  2. Alla delibera TARI dovrà allegarsi il PIANO TARIFFARIO,da cui risulterà il totale dei costi, FISSI e VARIABILI, ma anzitutto la ripartizione tra UTENZE DOMESTICHE e NON DOMESTICHE secondo criteri razionali come previsto nel DPR 158/1999. A Messina, da sempre, non viene applicato, la ripartizione è a muzzu, UD 70%, UND 30%. A Verona si utilizzano per i costi VARIABILI gli indici di produzione media dei rifiuti in Kg/giorno, infatti la ripartizione è UD 42,60%, UND 57,40%, mentre sui costi FISSI si fa riferimento al gettito TARI 2014. Messina non è Verona, quest’ultimo criterio è inapplicabile per ovvie ragioni di gettito, ma abbiamo il diritto di conoscere i criteri e i coefficienti utilizzati. A Verona le rate sono 4 tutte nel 2015.

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  3. La ripartizione dei costi, UTENZE DOMESTICHE 70%, UTENZE NON DOMESTICHE 30%, ha un retaggio politico storico, chi ha amministrato Messina ha sempre lisciato il pelo alle attività merceologiche, facendo gravare tutto il peso del tributo sulle famiglie. So bene la differenza tra il numero delle attività di Messina e Verona, ma nella nostra città sfuggono proprio chi produce più rifiuti, come gli ABUSIVI del commercio, aggiungete poi gli evasori e chi elude facendo affidamento su controlli inefficaci dei dipartimenti interessati, quello dei TRIBUTI in particolare. Sfuggono 20 30 mila utenze, moltissime sono NON DOMESTICHE, ecco perché c’è una grande differenza nella ripartizione tra UD e UND. BASTA lisciare il pelo a chi produce più rifiuti.

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  4. La ripartizione dei costi, UTENZE DOMESTICHE 70%, UTENZE NON DOMESTICHE 30%, ha un retaggio politico storico, chi ha amministrato Messina ha sempre lisciato il pelo alle attività merceologiche, facendo gravare tutto il peso del tributo sulle famiglie. So bene la differenza tra il numero delle attività di Messina e Verona, ma nella nostra città sfuggono proprio chi produce più rifiuti, come gli ABUSIVI del commercio, aggiungete poi gli evasori e chi elude facendo affidamento su controlli inefficaci dei dipartimenti interessati, quello dei TRIBUTI in particolare. Sfuggono 20 30 mila utenze, moltissime sono NON DOMESTICHE, ecco perché c’è una grande differenza nella ripartizione tra UD e UND. BASTA lisciare il pelo a chi produce più rifiuti.

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  5. MESSINA,sindaco senza partito e maggioranza.VERONA,sindaco e maggioranza LEGA NORD.SIRACUSA,sindaco e maggioranza PARTITO DEMOCRATICO.VERONA:il Consiglio votò la delibera nel mese di marzo, affida a AMIA (la nostra MessinAmbiente) il Piano Tariffario e alla società SO.LO.RI la riscossione in 4 rate nel 2015,scadenze magg giu sett nov,unica rata giu.SIRACUSA:il Consiglio non ha ancora deliberato,ma il dipartimento TRIBUTI ha inviato nel mese di agosto un invito al pagamento in acconto nel 2015,nei mesi di sett ott nov, il saldo a dic,dopo la votazione del Consiglio del piano tariffario. MESSINA:l’atto di indirizzo,sancito anche nel piano di riequilibrio, di portare a tre le rate di scadenza nel 2015,ad oggi è disatteso da Romolo DELL’ACQUA.

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  6. MESSINA,sindaco senza partito e maggioranza.VERONA,sindaco e maggioranza LEGA NORD.SIRACUSA,sindaco e maggioranza PARTITO DEMOCRATICO.VERONA:il Consiglio votò la delibera nel mese di marzo, affida a AMIA (la nostra MessinAmbiente) il Piano Tariffario e alla società SO.LO.RI la riscossione in 4 rate nel 2015,scadenze magg giu sett nov,unica rata giu.SIRACUSA:il Consiglio non ha ancora deliberato,ma il dipartimento TRIBUTI ha inviato nel mese di agosto un invito al pagamento in acconto nel 2015,nei mesi di sett ott nov, il saldo a dic,dopo la votazione del Consiglio del piano tariffario. MESSINA:l’atto di indirizzo,sancito anche nel piano di riequilibrio, di portare a tre le rate di scadenza nel 2015,ad oggi è disatteso da Romolo DELL’ACQUA.

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  7. Poteva Romolo DELL’ACQUA,come il suo collega di SIRACUSA,inviare ai messinesi l’invito bonario,di cui fornisco il link,per il pagamento in acconto nel 2015 di 3 rate su 4,destinando a saldo la 4 rata,con scadenza dic,dopo la votazione piano tariffario da parte del Consiglio di SIRACUSA? So bene che le scadenze sono individuate con separato atto deliberativo del Consiglio Comunale,ma come ha fatto il sindaco Giancarlo Garozzo del PARTITO DEMOCRATICO a rendere possibile l’invio dell’invito,da parte del dirigente,con scadenze e importi a titolo di acconto delle prime 3 rate,prima dell’approvazione del piano tariffario? Ha una maggioranza a differenza di ACCORINTI http://www.comune.siracusa.it/images/doc/Tributi/avviso_scadenze_tari_2015.pdf.

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  8. Poteva Romolo DELL’ACQUA,come il suo collega di SIRACUSA,inviare ai messinesi l’invito bonario,di cui fornisco il link,per il pagamento in acconto nel 2015 di 3 rate su 4,destinando a saldo la 4 rata,con scadenza dic,dopo la votazione piano tariffario da parte del Consiglio di SIRACUSA? So bene che le scadenze sono individuate con separato atto deliberativo del Consiglio Comunale,ma come ha fatto il sindaco Giancarlo Garozzo del PARTITO DEMOCRATICO a rendere possibile l’invio dell’invito,da parte del dirigente,con scadenze e importi a titolo di acconto delle prime 3 rate,prima dell’approvazione del piano tariffario? Ha una maggioranza a differenza di ACCORINTI http://www.comune.siracusa.it/images/doc/Tributi/avviso_scadenze_tari_2015.pdf.

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  9. TARI TARI SONO TARI VOSTRI. SIETE QUASI ALLA FINE DELL’ANNO SETTEMBRE E’ L’ANTICAMERA DELLE ULTIME DECISIONI DA VOTARE PRIMA DI DICEMBRE E ANCORA PARLATE. POSSO AGGIUNGERE QUALCHE RIFELSSIONE? E I TOPI BALLANO. OTTOBRE NELLA CITTA’ DOVE SONO RESIDENTE SARA’ L’ULTIMA RATA CHE PAGO CIRCA € 134 IL SIGNOR MARIEDIT OTTIMO CRITICO E ANALISTA DI TRIBUTI HA COLTO NEL CENTRO. IN QUESTO MOMENTO ALLE ORE 19.53 CI SONO MEZZI DELL’AMSA CHE DISINFETTANO I MARCIAPIEDI E LE STRADE CON L’ADDETTO A PIEDI CHE HA LA POMPA OLTRE IL CAMIONCINO CHE SVUOTA I CESTINI E NON PAGO MOLTO € 268,00 ANNUI OTTOBRE PAGHERO’ LA SECONDA RATA SONO SODDISFATTO SEGUITE IL SIGNOR MARIEDIT

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  10. TARI TARI SONO TARI VOSTRI. SIETE QUASI ALLA FINE DELL’ANNO SETTEMBRE E’ L’ANTICAMERA DELLE ULTIME DECISIONI DA VOTARE PRIMA DI DICEMBRE E ANCORA PARLATE. POSSO AGGIUNGERE QUALCHE RIFELSSIONE? E I TOPI BALLANO. OTTOBRE NELLA CITTA’ DOVE SONO RESIDENTE SARA’ L’ULTIMA RATA CHE PAGO CIRCA € 134 IL SIGNOR MARIEDIT OTTIMO CRITICO E ANALISTA DI TRIBUTI HA COLTO NEL CENTRO. IN QUESTO MOMENTO ALLE ORE 19.53 CI SONO MEZZI DELL’AMSA CHE DISINFETTANO I MARCIAPIEDI E LE STRADE CON L’ADDETTO A PIEDI CHE HA LA POMPA OLTRE IL CAMIONCINO CHE SVUOTA I CESTINI E NON PAGO MOLTO € 268,00 ANNUI OTTOBRE PAGHERO’ LA SECONDA RATA SONO SODDISFATTO SEGUITE IL SIGNOR MARIEDIT

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