Sparatoria al pub "80fame": arrestato il colpevole, risponderà di tentato omicidio

Sparatoria al pub “80fame”: arrestato il colpevole, risponderà di tentato omicidio

Veronica Crocitti

Sparatoria al pub “80fame”: arrestato il colpevole, risponderà di tentato omicidio

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mercoledì 06 Maggio 2015 - 07:47

Arrestata in flagranza anche una donna, 50enne di Valdina, accusata di favoreggiamento e detenzione illegale d'arma. Sarebbe stata lei, infatti, a custodire la pistola con cui Carrozza ha sparato nel locale di Rometta.

Guido Carrozza, 45enne di Venetico, era già stato individuato quella stessa sera, quando con una pistola aveva sparato dei colpi all’interno del pub “80fame” di Rometta Marea, ferendo di striscio una donna al dito. Il suo obiettivo però era un altro: uccidere i due uomini con cui, poco prima, aveva avuto una furiosa lite fuori dal locale. Si è chiuso in un lampo il cerchio sulla sparatoria che, lo scorso 3 maggio, ha destato allarme e stupore in tutto il piccolo centro tirrenico. I militari dell’Arma delle Stazioni di Rometta e San Pier Niceto, coordinati dal maresciallo Barbera, hanno velocemente ricostruito quello che è accaduto nel noto locale di via Fondaco Nuovo.

A far scattare tutto, un chiarimento che Carrozza doveva avere per una questione riguardante suo figlio ed il figlio di un altro cliente del locale. Erano in tre a parlare quella sera, prima dentro il locale e poi fuori, dove Carrozza invita gli altri a "risolvere" meglio. Proprio lì, per inferiorità numerica, il 45enne ha la peggio. Allora volta le spalle, giura vendetta ai due che intanto rientrano nel locale e va a procurarsi una pistola semiautomatica calibro 9×21. L'intenzione è più che chiara. Quando torna al locale, Carrozza spara due colpi dalla finestra ad altezza d'uomo. Uno va completamente a vuoto, l'altro sfiora il dito di una cliente. Poi se ne va e sparisce nel nulla.

E' stata la tempestività dei militari della stazione di Rometta e dei colleghi del Nucleo Operativo di Milazzo a far sì che il cerchio si chiudesse in meno di 24 ore e che Carrozza venisse beccato ancora in flagranza di reato. Grazie alle testimonianze dei presenti ed alle immagini delle telecamere esterne al locale, i carabinieri hanno subito capito cosa fosse successo. Il 45enne è stato rintracciato a Messina e adesso per lui si sono aperte le porte del carcere di Gazzi. L'accusa è di tentato omicidio aggravato, porto e detenzione illegale di arma da fuoco clandestina. Quando è stato trovato, Carrozza non aveva con sé l'arma utilizzata. I carabinieri l'hanno poi scovata in un'abitazione privata di Valdina. Proprio l'uomo l'aveva affidata a Maria Antonietta Salvati, 50enne nata in Svizzera ma residente a Valdina, arrestata in flagranza per favoreggiamento e detenzione illegale di arma da fuoco clandestina. La donna ha dichiarato di aver solo "fatto un favore" a Carrozza. Adesso per lei sono scattati i domiciliari. (Veronica Crocitti)

Ultimo aggiornamento ore 13.30

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