Gea Universitas alza la voce, "Aumenti esorbitanti per le tasse studentesche"

Gea Universitas alza la voce, “Aumenti esorbitanti per le tasse studentesche”

Claudio Panebianco

Gea Universitas alza la voce, “Aumenti esorbitanti per le tasse studentesche”

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venerdì 20 Marzo 2015 - 14:59

Gli studenti dell'Università di Messina potranno pagare le tasse fino al prossimo 30 Aprile grazie alla proroga rilasciata. Le Associazioni Universitarie si sono fatte portavoce del malcontento generale registrato tra gli iscritti dopo gli aumenti nei MAV, il gruppo Gea Universitas si schiera in prima linea tra i ragazzi

E' tempo di pagamenti presso l'Università di Messina. Insieme ai MAV, però, anche il malcontento ha raggiunto gli studenti dell'Ateneo Peloritano. Gli iscritti hanno infatti registrato un aumento drastico delle tasse, in alcuni casi con medie di gran lunga superiori ad un "accettabile" stangata. I ragazzi sono quindi sul piede di guerra e le Associazioni non hanno fatto passare molto tempo prima di alzare la voce.

Diversi sono infatti i gruppi che hanno immediatamente richiesto alle alte sfere universitarie di rivedere i bollettini, anche perchè in alcuni casi le somme presenti nei documenti erano errate a causa di un malfunzionamento del sistema, di conseguenza il precedente termine ultimo per pagare le tasse, prima della mora, cioè il 31 Marzo prossimo, è stato prorogato fino al 30 Aprile, per permettere a chiunque di risolvere le proprie questioni.

Riguardo proprio il caso, l'Associazione "Gea Universitas", con un comunicato ufficiale, ha voluto esprimere la propria opinione. "Negli ultimi periodi essere uno studente universitario è stato lontano dall'essere gratificante", si legge nel documento, "siamo quasi abituati a questa condizione, tanto da non lamentarci neanche più, perché annebbiati dalla convinzione che qui "le cose non cambiano mai", ma a tutto c'è un limite. Oggi è diventata ufficiale la notizia degli esorbitanti aumenti sulle tasse del nostro ateneo che hanno toccato in taluni casi anche il "+300%". Nessuna giustificazione a sostegno di tale manovra, nessun miglioramento dei servizi è stato messo a nostra disposizione nell'ultimo anno". Vista la situazione, il gruppo si schiera subito e chiaramente dalla parte degli studenti, "Di fronte al trapelarsi di questo scenario, l'associazione GEA si impegnerà nei prossimi giorni a tutelare ogni singolo studente del nostro ateneo, facendosi portavoce di questo dissenso generale, che merita dei chiarimenti immediati e delle soluzioni concrete. Inoltre proporrà all'amministrazione universitaria che lo statuto di Ateneo, preveda, d'ora in poi, il parere del Consiglio degli Studenti (consulta), sulle modifiche ai contributi e alle tassazioni universitarie".

In risposta alle varie lamentale, il Direttore Generale Francesco De Domenico ha dichiarato "Abbiamo immediatamente mostrato disponibilità al confronto con gli studenti. I rappresentanti ci consegneranno una documentazione che analizzeremo con l’attenzione che merita per dare risposte concrete e soddisfacenti. Proprio per questo, è stato deciso di prorogare questa prima scadenza di un mese".

Claudio Panebianco

2 commenti

  1. Semplicemente lo stato manda meno soldi e sta xxxxxxxx ha scaricato per intero i “debiti” sugli studenti… Il “trucco” è stato quello di eliminare tutte le fasce creando una ripartizione per reddito “fasulla” e costringendo chi dichiara oltre 30000 mila (la maggior parte delle famiglie) a pagamenti che vanno da 1000 a 1500 euro. A questo si aggiunge il trucco del “Non ti carico nel computer la dichiarazione ISEE ISEU che tu hai regolarmente fatto pervenire con il CAF nonchè consegnato a mano tu stesso” ed ecco che il conguaglio arriva a 1770 euro. Inutile protestare o dichiarare chissà quale dissenso o disponibilità, sono ciance inutili, questa è gente che non si spaventa dei magistrati figuriamoci di quattro poveri studentelli…

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  2. Semplicemente lo stato manda meno soldi e sta xxxxxxxx ha scaricato per intero i “debiti” sugli studenti… Il “trucco” è stato quello di eliminare tutte le fasce creando una ripartizione per reddito “fasulla” e costringendo chi dichiara oltre 30000 mila (la maggior parte delle famiglie) a pagamenti che vanno da 1000 a 1500 euro. A questo si aggiunge il trucco del “Non ti carico nel computer la dichiarazione ISEE ISEU che tu hai regolarmente fatto pervenire con il CAF nonchè consegnato a mano tu stesso” ed ecco che il conguaglio arriva a 1770 euro. Inutile protestare o dichiarare chissà quale dissenso o disponibilità, sono ciance inutili, questa è gente che non si spaventa dei magistrati figuriamoci di quattro poveri studentelli…

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