Nessun settore risparmiato: in agitazione anche i lavoratori dell'Agenzia delle Entrate

Nessun settore risparmiato: in agitazione anche i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate

Nessun settore risparmiato: in agitazione anche i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate

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mercoledì 27 Giugno 2012 - 08:41

Vincenzo Capomolla, presidente del sindacato di base: "Nuovi annunci di licenziamenti anche nel Pubblico Impiego: esuberi per 300.000 nella scuola, nella sanità, nel Parastato, nelle Agenzie Fiscali, negli Enti locali e nei Ministeri, non c’è settore della Pubblica Amministrazione escluso dal taglio di almeno il 10% del Personale"

Mezz’ora di presidio giornaliero. Da oggi, i lavoratori del fisco hanno iniziato a protestare, dalle 9 alle 9.30, davanti alla sede di via Santa Cecilia. “Siamo davanti ad una politica sociale che ha prodotto solo licenziamenti, precarietà, taglio di diritti, salario, pensioni e giovani ai quali vogliono togliere il futuro ”, così Vincenzo Capomolla dell’Unione Sindacale di Base.
“Ora in approvazione alla Camera l’abrogazione di fatto dell’art. 18 e la libertà di licenziamento, la fine della cassa integrazione ed il taglio persino degli ammortizzatori sociali”.
“Un imbarbarimento sociale”, continua Capomolla, “accompagnato da nuovi annunci di licenziamenti anche nel Pubblico Impiego: esuberi per 300.000 nella scuola, nella sanità, nel Parastato, nelle Agenzie Fiscali, negli Enti locali e nei Ministeri, non c’è settore della Pubblica Amministrazione escluso dal taglio di almeno il 10% del Personale. E poi ancora chiusura generale di sedi e strutture nei territori per quella che si configura chiaramente come la destrutturazione dello stato sociale, e l’annuncio di un vero e proprio furto delle tredicesime e di tagli agli stipendi”.
“Per questo – conclude il dirigente USB – dopo lo sciopero generale dello scorso 22 giugno, i lavoratori hanno deciso di continuare la mobilitazione. Da oggi per tutta la settimana saranno fino alle 9.30 in presidio in via S. Cecilia a farsi sentire ed a volantinare ai Cittadini”.

Un commento

  1. SIGNORI DEL PUBBLICO IMPIEGO, anche per voi è finito il tempo delle vacche grasse. Il settore privato stà dando gli ultimi sussulti. Tra breve l’esempio Atene sarà una realtà anche qui da noi. Se non fermiamo l’irresponsabile Monti e il suo esecutivo di tagliagole in tailleur e doppiopetto, presto i suicidi saranno all’ordine del giorno…
    A questo punto è meglio che la previsione di Maya si avveri e che ognuno di noi sia “livellato”.

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