"Il presepe di fatto di Piazza Municipio" e il questionario di Papa Francesco

“Il presepe di fatto di Piazza Municipio” e il questionario di Papa Francesco

Rosaria Brancato

“Il presepe di fatto di Piazza Municipio” e il questionario di Papa Francesco

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lunedì 23 Dicembre 2013 - 05:57

Ha suscitato polemiche il graffito di Piazza Municipio raffigurante un presepe con due Madonne e la scritta "Gesù è nato da una coppia di fatto", dipinto in occasione della delibera della giunta Accorinti in merito al Registro delle Unioni civili. Un'immagine forte il cui messaggio è chiaro. Se Gesù fosse nato nel 2013 sono certa che non avrebbe chiuso le porte della Chiesa ai gay, alle coppie di fatto. Del resto, per rispondere alle critiche basta dare un'occhiata al questionario che papa Francesco ha inviato ai fedeli di tutto il mondo chiedendo il loro parere su coppie gay, aborto, contraccezione.

In molti hanno puntato il dito contro il graffito del presepe in piazza Municipio, poche ore dopo l’approvazione da parte della giunta Accorinti del Registro delle Unioni civili. Il graffito rappresenta un piccolissimo presepe, con due Madonne ed il bambino Gesù e poi la scritta “Gesù è nato da una coppia di fatto”. Più sotto c’era la firma dell’Arcigay, dal cui impegno su questo fronte è nato il provvedimento dell’amministrazione che adesso dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale.

In tanti hanno arricciato il naso alla vista di quest’immagine preferendo sorvolare sul messaggio chiarissimo e strettamente legato ad una visione di famiglia basata sui legami del cuore e dell’amore, che sono i principi cardine del cattolicesimo.

La delibera della giunta Accorinti è un segnale di apertura che non può essere schiacciato da visioni bigotte, alla luce del fatto che non solo in tutto il mondo ma in Italia e persino in Sicilia decine di comuni hanno deciso di adeguarsi.

E’ comprensibile però che l’impatto con quell’immagine sia stato forte, ma ritengo che era proprio questo il messaggio che si voleva mandare a quanti fanno della Natività il cuore della propria religione. Il Natale è il simbolo della Famiglia.

Non voglio essere pignola ma, tecnicamente, penso sia indiscutibile il fatto che Gesù sia nato 2013 anni fa da una coppia di fatto. Vorrei anche aggiungere a quanti si sono sentiti turbati da quella frase che non c’era mica scritto “è nato da delinquenti rapinatori”, ma tre parole semplici che fanno parte della realtà quotidiana di migliaia di persone nel mondo: coppia di fatto, gran parte delle quali sono cattoliche nonostante trovino la porta della Chiesa a loro chiusa.

La coppia di fatto vede insieme due persone che si amano e uniscono le loro vite. Non mi pare che, oggi, sia questa la definizione delle famiglie tradizionali dietro le quali, troppo spesso si celano orrori, segreti, ipocrisie e formalità vuota. Non ho dubbi che Gesù, nascendo oggi, non negherebbe la Comunione a nessuno di queste famiglie di fatto. Sempre per non essere pignola, ancora una volta, tecnicamente, è noto che Giuseppe non è il padre di Gesù. Tecnicamente neanche Maria, dal momento che si è trattato di Immacolata Concezione, ma per non imbarcarmi in questioni teologiche che non sono ovviamente alla mia altezza mi limito a quel che tutti sanno sin dal Catechismo e cioè che Giuseppe non è il papà biologico di Gesù con lo stesso significato che noi e la Chiesa attribuiamo a tutti i papà di tutte le famiglie del mondo. Eppure come genitori, sia Maria che Gesù, lo hanno amato immensamente e sono stati la sua famiglia. Quindi mi chiedo, perché nessuno storce il naso di fronte ad una coppia di fatto a tutti gli effetti (visto che non erano i genitori “naturali” di Gesù) che è alle radici della più grande religione del mondo, ed invece sono tutti pronti a tirare le pietre contro le altre coppie di fatto????

Accettiamo complici e ipocriti la “sacralità” di famiglie dove il tradimento, la violenza, il silenzio, gli abusi di ogni genere, psicologico,affettivo, sessuale, sono la regola, condanniamo il divorzio, i gay, le lesbiche, le coppie di fatto che vogliono adottare bambini, condanniamo tutto ciò che è “oltre” quel quadretto che risale a duemila anni fa e che non corrisponde più alla vita quotidiana e reale.

Parlare d’amore tra due persone non è reato e non è peccato, è anzi all’origine del messaggio cristiano. A me non sconvolge e non scandalizza pensare che Gesù sia nato da un’unione di fatto, due persone che non si sono sposate davanti all’altare (anche perché all’epoca non esisteva il matrimonio in Chiesa). Giuseppe e Maria si sono sposate davanti a Dio che non gira MAI il suo volto dall’altra parte e non chiude mai le porte e non giudica la qualità o il cromosoma maschile e femminile dell’amore. Trovo naturale pensare che sia nato da un’unione di fatto e se non mi hanno sconvolto le modalità del suo concepimento così come ci sono state raccontate, a maggior ragione non mi sconvolge la richiesta che famiglie non uguali a quelle che piacciono alla Chiesa siano famiglie a tutti gli effetti, giuridici, legali.

Un’ultima considerazione la vorrei fare attraverso le scelte di papa Francesco, che ad ottobre ha inviato a tutte le parrocchie del mondo un questionario in vista del Sinodo delle Famiglie dell’ottobre 2014 e del Sinodo mondiale del 2015. Ebbene, nel questionario i fedeli e NON I SACERDOTI, dovranno rispondere a domande sulle coppie di fatto, i gay, l’aborto, la contraccezione.

Duemila anni dopo quell’immagine del presepe papa Francesco chiede alla sua Chiesa, quella fatta dal popolo, quale sia la famiglia oggi. Non si scandalizza, non sbarra il portone, non si gira dall’altra parte, chiede semplicemente al suo gregge di raccontare il senso della famiglia oggi, di quella che si aiuta e si sostiene, si ama, si prende cura dell’altro fino alla morte, nella buona e nella cattiva sorte, che affronta la crisi economica e quella spirituale, che affronta il dolore della malattia e la gioia della guarigione, la felicità di un figlio comunque esso sia concepito (con la fecondazione artificiale, adottato, naturale etc etc) e la banalissima routine quotidiana fatta di piccoli problemi e piccole felicità. Indipendentemente dal sesso, dal colore dei capelli e dai gusti enogastronomici.

Rosaria Brancato

14 commenti

  1. Nino Principato 23 Dicembre 2013 08:45

    Come mai non viene detto che sporcare e vandalizzare uno spazio pubblico con scritte, graffiti, vernici spray ecc. è un reato e come tale punibile e sanzionabile?
    Arch. Nino Principato

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  2. Di fatto o non di fatto intanto non c’era bisogno di imbrattare la piazza in quanto e’reato, ma forse questo il sindaco non lo sa, comunque i gay se si vogliono sposare affari loro ma non possono e non devono pretendere di avere o adottare dei bimbi, in natura la famiglia biologica e’ composta da un uomo e una donna, con due uomini o due donne come cresceranno questi bambini? Deviati sicuramente da una visione sbagliata della vita, saro bigotto ma questa e’ la pura realta’ , non bisogna mischiare il sesso con la moralita, i diritti dei minori sono pure questi, piaccia o no ai signori gay!

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  3. Immacolata Concezione significa che la Madonna alla sua nascita non aveva il Peccato Originale che, secondo la Chiesa, caratterizza tutti i mortali in quanto discendenti ddei disobbedienti Adamo ed Eva, e che viene cancellato col Battesimo. Riguardo al concepimento di Gesù, si parla della Verginità di Maria,rimasta incinta per opera dello Spirito Santo.
    Oltre a questa sull’Immacolata Concezione, l’articolo contiene vari altri errori grossolani, come quello che Maria e Giuseppe non erano sposati:lo erano secondo la legge del tempo. Il fatto poi che Giueppe fu il padre adottivo di Gesù dimostra due cose:1)che un uomo che ami veramente una donna può accettare un figlio non suo;2) che anche Dio volle che a crescere Suo figlio fosse una coppia formata da una donna e da un uomo,sposati.Con tutto il rispetto per omosessuali e coppie di fatto!
    Quanto al graffito,è solo un esempio di vandalismo, squallido e blasfemo, che non giova certo alla causa che si vuole sostenere.Buon Natale

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  4. Evviva gli ortaggi.

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  5. puzza di bruciato 23 Dicembre 2013 12:26

    Meno male coppia di fatto e non coppia di “fatti”!!!

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  6. E sempre a proposito delle coppie di fatto, vero gesu non era il figlio di giuseppe ma di un entita di nome Dio, immaginate se maria invece di giuseppe fosse stata sposata con s.anna o con la maddalena…ma per favore, rimuovete quello scempio e trovate chi lo ha commesso il che non dovrebbe essere difficile guardate le registrazioni e punite gli autori…o forse al tibetano non interessa?

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  7. del resto questi sono i vostri concittadini, non è novità, basta vedere lo schifo della galleria VE III e l’inciviltà più assoluta in tutto. Questa è la vostra bella messina, che vi piace tanto e che osannate col vostro becero campanilismo -quando roma era campagna messina era civiltà- bla bla bla.Eccola la vostra civiltà targata 2014, buddaci di un paese ultimo in italia

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  8. Con tutto il rispetto per i gay, non era una coppia di fatto, ma un “matrimonio organizzato”. E se invece si allude allo spirito santo quale altro elemento della coppia è evidente che vi è una grande disparità tra una povera ragazza di Nazareth e lo Spirito Santo. Le coppie di fatto invece sono alla pari.

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  9. Solo per dire che davanti alla legge ebraica Maria e Giuseppe erano una coppia legittimamente sposata. Inoltre, secondo quella stessa legge, dopo la celebrazione del matrimonio doveva passare un certo periodo di tempo prima che marito e moglie andassero a vivere sotto lo stesso tetto. Grazie e con rispetto di tutti.

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  10. Giuseppe Secondo 23 Dicembre 2013 20:05

    Va fatta una precisazione: Giuseppe e Maria erano sposati, per cui non si può parlare di coppia di fatto. Semmai sarebbe giusto dire che Gesù nacque grazie alla fecondazione eterologa.
    Ritengo che le persone gay abbiano il diritto di sposarsi e adottare o procreare come tutti gli altri, poichè questi sono diritti loro garantiti dalla Costituzione, e le esperienze di paesi più “avanti” del nostro dimostrano che i figli crescono benissimo anche in coppie omogenitoriali.
    Concludo dicendo che non c’era nessun bisogno di sporcare il selciato con le scritte, che razza di modo di “festeggiare”.

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  11. Quella scritta offende la sensibilità di tutti i cattolici. Non c’è rispetto della libertà religiosa, si tratta di cristianofobia, O NO?
    Poi si deve precisare che Giusepepe e Maria erano regolarmente sposati ed erano un uomo e una donna e non due donne come nel disegno, quindi non erano neanche una coppia di fatto, né una coppia omosessuale come si vuol sostenere in quella che è una provocazione denigratoria.

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  12. MessineseAttento 24 Dicembre 2013 18:57

    Caro napoleone, certo che per avere quest’astio vivrà in luogo triste e privo di ogni cultura storica. Continui pure ad insultare Messina ed i messinesi, non farà altro che confermare quanto si soffre e si sta male lontano da qui.
    Quell’anonimo paesello in cui vive le deve stare proprio stretto, ma ci rimanga e contribuisca, almeno lì, affinchè diventi un posto migliore. Noi qui faremo volentieri a meno di lei.
    Auguri a lei ed ai suoi civili compaesani settentrionali.

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  13. Concordo! Non c’é bisogno che io scriva, ha scritto tutto lei con garbo e intelligenza. Complimenti!

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