Cardile siederà per i prossimi 3 anni nella Giunta esecutiva del Codau … ma il suo mandato “messinese”scade tra 7 mesi

Cardile siederà per i prossimi 3 anni nella Giunta esecutiva del Codau … ma il suo mandato “messinese”scade tra 7 mesi

Cardile siederà per i prossimi 3 anni nella Giunta esecutiva del Codau … ma il suo mandato “messinese”scade tra 7 mesi

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giovedì 26 Maggio 2011 - 00:26

Il direttore amministrativo dell’Ateneo peloritano , entrato a far parte Convegno permanente dei Direttori Amministrativi e Dirigenti delle Università italiane, non esclude che possa restare in sella anche dopo la scadenza del suo contratto, recentemente prorogato al 31 dicembre 2011, in qualità di direttore generale

Giuseppe Cardile, direttore amministrativo dell’Università di Messina, è stato eletto per il prossimo triennio componente della Giunta esecutiva del Codau (Convegno permanente dei Direttori Amministrativi e Dirigenti delle Università italiane). L’elezione è avvenuta ieri presso la Libera Università degli Studi Luspio di Roma. Cardile sarà l’unico rappresentante delle Università siciliane a far parte della Giunta. Una bella soddisfazione per l’attuale direttore amministrativo, recentemente beneficiario di una proroga di tre mesi del proprio mandato “messinese”, votata all’unanimità dal Consiglio di amministrazione lo scorso 19 aprile (vedi articolo correlato). Calendario alla mano, dunque , Cardile dovrà “salutare” l’Ateneo peloritano il prossimo 31 dicembre 2011, ma – stando al recente incarico – continuerà a sedere nella Giunta esecutiva del Convegno permanente dei Direttori Amministrativi e Dirigenti 0delle Università italiane per i prossimi tre anni, vale a dire quando sarà già andato in pensione da un pezzo , almeno come direttore amministrativo dell’Università di Messina.
Tuttavia, si sa che usciti dalla porta si può sempre rientrare dalla finestra e Cardile – contattato telefonicamente – non esclude che, una volta approvato il nuovo Statuto d’Ateneo, a cui sta lavorando un’apposita commissione, possa continuare a restare in sella, in qualità, però, di direttore generale dell’Università di Messina, figura prevista dalla Riforma Gelmini che sostituirà proprio quella del direttore amministrativo. Insomma, ad andare in pensione c’è sempre tempo, anche a 65 anni suonati.Del resto, l’entusiasmo manifestato da Cardile per la recente elezione è quello tipica di un ragazzino ai primi successi professionali:«Siamo solo quattro- afferma con orgoglio- i direttori amministravi delle Università statali che siederanno nella giunta esecutiva del Codau». Entusiasmo, ma anche un pizzico di vanità, che non guasta mai: «La mia elezione – continua Cardile – dimostra che in questi due anni e mezzo ho lavorato bene». E se lo dice lui…

IL CODAU
Il Convegno permanente dei Direttori Amministrativi e Dirigenti delle Università italiane, che riunisce oggi oltre 80 tra Università statali e non, partecipa al dibattito sul sistema universitario, impegnandosi attivamente per la realizzazione della riforma universitaria e per la riforma della Pubblica Amministrazione; promuove, anche d’intesa con organismi istituzionali, studi e ricerche sulle materie attinenti la gestione finanziaria ed amministrativa delle Università; fornisce consulenze tecnico-amministrative, su materie di interesse agli organismi istituzionali che ne facciano richiesta; incentiva l’aggiornamento professionale dei dirigenti e del personale universitario; assume iniziative atte a promuovere lo scambio di conoscenze e tecniche professionali con i dirigenti amministrativi delle Università europee.

Nella Giunta esecutiva del Codau , oltre a Cardile, siederanno inoltre, Enrico Periti confermato Presidente , Bruna Adamo (Vice Presidente CODAU, Università della Calabria); Pierluigi Riva (Università Liuc Antonio Marcato (Politecnico di Milano); Mariagrazia Catania (Università di Firenze); Donatella Tore (Università di Cagliari); Antonio Romeo (Università Mediterranea di Reggio Calabria); Luisiana Sebastianelli (Università Politecnica delle Marche); Marco Rucci (Università di Verona); Attilio Riggio (Università di Salerno); Emma Varasio (Università di Pavia); Ada Pizzi (Politecnico di Bari); Riccardo Grasso (Università di Pisa); Il Presidente Onorario Pino Molinari (Università degil Studi di Pavia); Cristiano Nicoletti (Libera Università degli Studi Luspio).

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