Open Access, l'incontro di Messina a dieci anni dalla Dichiarazione

Open Access, l’incontro di Messina a dieci anni dalla Dichiarazione

Open Access, l’incontro di Messina a dieci anni dalla Dichiarazione

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mercoledì 05 Novembre 2014 - 10:57

Con la sigla della Road Map, i rappresentanti degli Atenei e degli Enti di ricerca italiani intervenuti, si sono impegnati a promuovere azioni volte a sollecitare il Parlamento affinché si dia rapida attuazione alle disposizioni legislative in materia di accesso aperto, contenute nella legge 7 ottobre 2013, n.112

Si sono concluse ieri le due giornate intitolate “Dichiarazione di Messina 2.0: la via italiana all’accesso aperto”, organizzate in occasione del decennale della Dichiarazione di Messina sull’Open Access.

Alla Conferenza, organizzata con il patrocinio della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) hanno partecipato ospiti italiani e stranieri di rilievo, tra gli altri, Roberto Delle Donne, docente dell’Università “Federico II” di Napoli e Coordinatore del Gruppo Open Access 2014-2016 della Crui, Flavio Corradini, Rettore dell’Università di Camerino, Bernard Rentier (Rettore dell’Università di Liegi), Cameron Neylon (Director of Open Access Advocacy, Public Library of Science), Pierre Mounier (Deputy Director of Open Edition), Celina Ramjoué (Rappresentante Commissione Europea).

“A distanza di 10 anni- ha detto il Rettore, prof. Pietro Navarra- abbiamo ribadito il nostro impegno a sostegno dell’Open Access, un momento importante che parte da Messina con il contributo di altri Atenei e altri Enti di ricerca che dà una spinta in avanti ad una meno costosa diffusione della ricerca scientifica a livello internazionale”.

Con la sigla della Road Map, i rappresentanti degli Atenei e degli Enti di ricerca italiani intervenuti, si sono impegnati a promuovere azioni volte a sollecitare il Parlamento affinché si dia rapida attuazione alle disposizioni legislative in materia di accesso aperto, contenute nella legge 7 ottobre 2013, n.112, auspicandone, altresì, l’allineamento con i requisiti di embargo indicati dalla Comunità Europea nel Documento di programmazione settennale su ricerca e innovazione 2014-2020.

Nella realizzazione del proprio impegno istituzionale per lo sviluppo a medio termine dell’accesso aperto in Italia, gli Atenei e gli Enti di ricerca assumono come prioritarie le seguenti linee di azione:

Dialogo istituzionale e approccio comune per l’Open Access

Prosecuzione e rafforzamento del dialogo istituzionale e interistituzionale sull’accesso aperto, nell’ottica di assicurare un approccio condiviso tra le istituzioni accademiche e di ricerca italiane, con il sostegno e il coordinamento della CRUI, anche attraverso l’individuazione in ciascuna sede di referenti politici e tecnici per l’accesso aperto;

Politiche istituzionali per la Green Road

Adozione di politiche per il deposito e l’accesso aperto delle copie digitali dei prodotti della ricerca nei repository istituzionali, che, grazie alla integrazione con i CRIS, potranno divenire strumenti strategici per la valorizzazione e la valutazione dei risultati della produzione scientifica nazionale;

Costruzione di una visione nazionale per l’accesso aperto ai dati della ricerca

Le istituzioni accademiche e di ricerca si impegnano a promuovere cooperazione per l’adozione di una policy nazionale per il deposito, l’accesso aperto e il riuso dei dati della ricerca, coerentemente con le indicazioni della Commissione Europea per gli Open Research Data e in linea con le buone pratiche e con gli standard in

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