Il Consiglio Comunale parla della riforma d'ateneo, la politica accanto agli studenti

Il Consiglio Comunale parla della riforma d’ateneo, la politica accanto agli studenti

Claudio Panebianco

Il Consiglio Comunale parla della riforma d’ateneo, la politica accanto agli studenti

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lunedì 29 Settembre 2014 - 14:24

Durante la seduta odierna del Consiglio Comunale è stato approvato all'unanimità l'ordine del giorno riguardante la riforma dello statuto d'ateneo, proposto dai Vice Presidenti Antonino Interdonato e Nicola Crisafi. La politica cittadina marcia insieme agli studenti, i quali, in attesa della decisione del Cda, non escludono mobilitazioni di massa

La riforma dello statuto d'Ateneo sta facendo discutere il mondo accademico Peloritano. La settimana scorsa, infatti, presso il Senato dell'Università di Messina è stata accettata la proposta di trasformazione targata Navarra e, se il parere del Cda sarà positivo, l'Aula della sede centrale avrà in mano l'occasione di rendere definitivo il cambiamento delle regole. La questione non ha interessato solo il mondo accademico ma anche la politica cittadina, la quale ha deciso di esporsi all'interno del caso e marciare accanto agli studenti, indignati e profondamente contrariati di fronte alla riforma.

I Vice Presidenti del Consiglio Comunale di Messina, Antonino Interdonato e Nicola Crisafi, avevano infatti proposto un Ordine del Giorno che riguardasse proprio la trasformazione dello statuto. In Aula, durante la seduta odierna, l'idea è stata approvata all'unanimità e a Palazzo Zanca, con toni decisi e forti, si è discusso di università e futuro. La Riforma, sostanzialmente, presenta una nuova composizione del Senato, con riduzioni dei Dipartimenti a 12 partendo da 24; l'autoriduzione del mandato di Senatore, il quale passa da 4 anni a 3. L'elezione diretta dei componenti del consiglio d'amministrazione, la riformulazione dell’elettorato attivo per l’elezione del Rettore, introducendo il voto pesato al 30% per i rappresentanti di dottorandi, assegnisti, specializzandi e studenti nel Senato Accademico e nel Consiglio di Amministrazione e per i rappresentanti degli studenti nei Consigli di Dipartimento.

Antonino Interdonato ha chiesto che il Rettore Pietro Navarra rispetti il principio di democraticità nella gestione dell'Ateneo, nell'interesse della stessa Università, degli studenti e della Città. Nicola Crisafi ha in seguito dichiarato "Oggi l'Amministrazione Comunale deve contrassegnare un'indicazione chiara e netta, sugli adempimenti che tutte le componenti dell'Amministrazione Universitaria dovrebbero rispettare per assicurare agli studenti un'effettiva centralità nella comunità accademica. Invitiamo pertanto il Magnifico Rettore Pietro Navarra e gli organi accademici di competenza a non escludere il democratico coinvolgimento degli studenti nelle manovre di modifica della mappa dei principi cardine su cui reggerà l'intera struttura accademica: lo statuto dell'Università di Messina". Ha preso infine la parola anche Piero Adamo che, da Ex Consigliere di Amministrazione dell'Università, ha condiviso la linea dei colleghi, spiegando come sia necessario garantire il ruolo degli studenti.

Il dibattito è ancora accesso, toccherà adesso al Cda valutare la proposta di riforma mentre i ragazzi, come già esposto nelle settimane precedenti, non escludono affatto mobilitazioni di massa e proteste forti.

Claudio Panebianco

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