La soluzione universitaria per chi perde speranza di accedervi

La soluzione universitaria per chi perde speranza di accedervi

La soluzione universitaria per chi perde speranza di accedervi

Tag:

sabato 27 Settembre 2014 - 13:54

Prima collaborazione proveniente dal mondo universitario per "Il giornale degli studenti". Anche e soprattutto nell'ambito accademico ha una grande importanza il parere degli iscritti, degli studenti, fulcro dell'Ateneo

"Il giornale degli studenti", come era stato annunciato all'inizio del progetto, ascolterà le voci di chiunque, da giovanissimo studente, vorrà esporre la propria opinione su di un evento o semplicemente raccontare un fatto di cronaca. L'Università verrà ovviamente considerata all'interno dell'iniziativa ed Umberto Spaticchia, della Facoltà di Tecniche Giornalistiche, "apre le danze" per le collaborazioni dal mondo accademico, raccontando, con un po' di opinione, la visione del numero chiuso da parte di un immatricolato.

“Università”: la meta tanto attesa da molti studenti e ciò che segna l’inizio di una nuovo sentiero verso la maturità. Ogni anno nuovi aspiranti universitari si presentano alle porte dell’ateneo messinese per sostenere le prove di ammissione o di idoneità a quella che sarà la loro “scelta di vita professionale” negli anni futuri.

Puntando un occhio su questi test e sugli avvenimenti legati ad essi, però, notiamo che molto più frequentemente alcuni dipartimenti universitari hanno apportato modifiche al cosiddetto “numero chiuso”. Infatti, molte facoltà hanno deciso di ampliare il numero di entrate al corso, eliminando la classica prova d’ammissione e dando la possibilità ai neo-diplomati di mostrare di cosa sono capaci a dispetto un singolo test. Attraverso una visione più logica, si potrebbe pensare ad una strategia (da parte dell’amministrazione universitaria) per ottenere quella parte di iscrizioni che mancava per attenersi al numero standard che, invece, si otterrebbe normalmente con il classico “numero chiuso”.

Tristemente molti ragazzi, dopo aver conseguito il diploma, abbandonano il cammino verso un futuro dedito ai loro sogni e si concentrano su di una (purtroppo sempre più incerta) soluzione ai continui problemi dell’Italia: disoccupazione, licenziamenti e precarietà del lavoro. Questo, anche se può apparire non collegabile alle poche iscrizioni universitarie, è invece l’altra faccia di una medaglia che sta andando via via sgretolandosi verso i duri colpi delle scelte giovanili. I diversi atenei, allora hanno deciso di porre una “loro soluzione” dando più certezze ai nuovi studenti e conferendo loro la possibilità di entrare a far parte del grande nucleo universitario con molta più sicurezza. Ciò aiuta davvero i giovani a prendere più seriamente e con più facilità la scelta per un cammino articolato e pieno di nuove conoscenze che li porterà verso una cultura dedita all’etica del lavoro.

Contrariamente a questa visione, però, vi sono sempre le facoltà che decidono di limitare il numero dei propri studenti, a causa del costante aumento della domanda di iscrizione. Uno dei test più attesi in Italia è quello che serve per accedere alla “Facoltà di Medicina”. Ogni anno, la facoltà, raccoglie migliaia di studenti provenienti da tutto il paese e li mette sotto il torchio della nota prova d’ammissione. E’ quasi un rituale quello del test e molti giornali e riviste ne parlano, elevandolo spesso ad un vero e proprio elogio alle menti che riescono a farsi strada fra le domande e riescono a salire sul podio di questa prova.

Seguendo questa scia, vi sono anche altre facoltà che hanno deciso di restringere il proprio numero di iscrizioni, come la “facoltà di Economia” che da quest’anno presenterà un test di ammissione e quella di “Lingue e Letterature straniere” presso il dipartimento di “Civiltà Antiche e Moderne” situato sul Viale Annunziata. Infine, quindi, cosa sta succedendo all’ Università messinese? Dobbiamo guardare il tutto con un’ottica negativa e strategica oppure con una ritrovata speranza per l’avvento delle generazioni future? Eleanor Roosevelt disse: "Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. Forse, finalmente, l’Università vuole aiutare chi davvero crede ancora nei propri sogni."

Umberto Spaticchia

Facoltà di Tecniche Giornalistiche

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007