Sit-in di protesta dei lavoratori Inps per scongiurare tagli occupazionali

Sit-in di protesta dei lavoratori Inps per scongiurare tagli occupazionali

Sit-in di protesta dei lavoratori Inps per scongiurare tagli occupazionali

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mercoledì 16 Ottobre 2013 - 16:01

La mobilitazione, indetta unitariamente dalla Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, non è stata la prima di queste settimane, e non sarà neanche l’ultima

Si è concluso nel primo pomeriggio il sit-in indetto questa mattina di fronte la Prefettura, per protestare contro i tagli all’Inps imposti dalle ultime manovre di governo. Cambia il luogo della protesta, ma non l’urlo di “battaglia”, ovvero “l’Inps non è un bancomat”.

La mobilitazione, indetta unitariamente dalla Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, non è stata la prima di queste settimane, e non sarà neanche l’ultima. L’intenzione, infatti, è quella di fare il possibile per scongiurare una riduzione del livello dei servizi che finora è stato garantito, ma, soprattutto, si vuole evitare che ad andarci di mezzo siano i lavoratori.

«Va arrestata l’emorragia che sta interessando l’Istituto di Previdenza – scrivono i sindacati – dai tagli ai progetti speciali, che penalizzano chi è già sottoposto al blocco dei contratti, alla continua riduzione dei bilanci degli enti previdenziali, non da ultima quella di 240 milioni di euro disposta dalla legge di stabilità. Il tutto in un ente passato in un decennio da 40mila a 26mila unità».

Al termine della mattina di mobilitazione, il rappresentante di segretaria della Funzione Pubblica, Giovanni Millimaggi, ha incontrato, con i colleghi, il dirigente prefettizio Caterina Minutoli, esponendo tutte le preoccupazioni del caso. La rappresentante della prefettura si farà portatrice delle istanze sindacali al Prefetto Stefano Trotta.

Intanto, buone notizie arrivano da Roma.

“Il salario delle lavoratrici e dei lavoratori dell'Inps, in base agli impegni assunti oggi dai vertici del Mef che hanno accolto la nostra delegazione, verrà per quest'anno tutelato. È un importante passo in avanti, tale da determinare l'interruzione della mobilitazione”. Questo il contenuto di una nota congiunta di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal, che in mattinata, dopo settimane di mobilitazione in tutto il Paese, hanno effettuato un sit-in per scongiurare il rischio di una riduzione dei salari dei lavoratori e del livello dei servizi che l’Inps ha sinora garantito. Un livello di servizi mantenuto anche grazie al finanziamento di quei “progetti speciali” che la bocciatura da parte del Mef del piano di riduzione della spesa varato dall’Istituto aveva seriamente messo in discussione.

“Ci aspettiamo che gli impegni vengano mantenuti e seguiremo la vicenda nelle prossime settimane per darne puntuale informazione. Possiamo dare una prima rassicurazione ai lavoratori sul mantenimento del loro reddito e ai cittadini sulla tenuta dei servizi. Nonostante tutte le difficoltà e le carenze d'organico – conclude la nota delle quattro sigle sindacali – il peggio, almeno per il momento, sembra scongiurato”.

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