Cinghiali a Forte Ogliastri, un campo di trappole denunciato dalla Guardie Zoofile

Cinghiali a Forte Ogliastri, un campo di trappole denunciato dalla Guardie Zoofile

Cinghiali a Forte Ogliastri, un campo di trappole denunciato dalla Guardie Zoofile

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giovedì 01 Settembre 2016 - 08:16

I consiglieri della V circoscrizione Francesco Mucciardi, Franco Laimo e Marcello Cannistraci raccontano l'ultimo episodio accaduto nella zona ormai nota per la presenza di cinghiali e ripercorrono tutte le tappe di quest'ultimo anno per dimostrare come non sia stata attuata nessuna azione incisiva per evitare di arrivare a casi come questo.

«La zona attorno al Forte Ogliastri trasformata in un campo pieno di trappole per cinghiali: due notti fa ignoti, accompagnati dai propri rottweiler, hanno piazzato innumerevoli trappole artigianali fatte da fil di ferro attorno agli alberi». A denunciare l'accaduto ai consiglieri della V circoscrizione Francesco Mucciardi, Franco Laimo e Marcello Cannistraci, sono state le Guardie zoofile della L.N.D.C. sez. Messina che, giunte sul luogo hanno addirittura trovato un cinghiale appeso per il collo con un cappio di fil di ferro. Data la surreale situazione le guardie zoofile hanno immediatamente chiamato i carabinieri ed il corpo dei vigili urbani, e questi ultimi hanno immediatamente verificato la stato dei luoghi.

I consiglieri hanno immediatamente provveduto ad informarne dell'accaduto l'Assessore Ialacqua ed il presidente della V Circoscrizione Morabito e ritengono che adesso sia importante prendere misure cautelative per l'incolumità pubblica.

“Siamo ovviamente totalmente contrari al bracconaggio e ribadiamo che occorre catturare gli esemplari vivi e successivamente portarli in zone non abitate”.

Gli esponenti del V quartiere ricordano che dopo l'ultimo sopralluogo, avvenuto circa 4 mesi fa, nulla è cambiato: i cinghiali passeggiano liberamente nei cortili dei condomini del Viale Regina Elena e San Licandro e nelle zone di Ogliastri, ultimamente sono stati avvistati anche a Contrada Catanese/Campo Italia. Il 26 agosto di un anno fa il Consiglio Comunale approvava all’unanimità un ordine del giorno che impegnava il sindaco sulla questione, Accorinti, con l’ordinanza dello scorso 20 ottobre 2015, ordinava tra i vari punti, “alla Polizia Municipale e alla Polizia Provinciale della Città Metropolitana e a tutti i soggetti competenti, l’allontanamento/contenimento dei cinghiali”. Ma l’ordinanza purtroppo però è stata finora inefficace.

Successivamente nel febbraio 2016 si è è svolta, nel salone del centro sportivo «F24» a San Licandro, una seduta straordinaria di Consiglio della V Circoscrizione con all’ordine del giorno proprio l’emergenza cinghiali con il Consiglio della V Circoscrizone, il Vice Presidente Vicario del Consiglio Comunale Nino Interdonato e l'Assessore all'Ambiente Daniele Ialacqua, ed ancora una rappresentanza di cittadini residenti nel rione e di amministratori di condominio delle cooperative edilizie ormai stanchi dalle ripetute «visite» da parte degli ungulati. L’Assessore Ialacqua aveva illistrato le iniziative che nell’immediato l’Amministrazione avrebbe posto in essere per superare il problema della colonia di cinghiali divenuta stanziale in diverse zone ad altissima densità abitativa del territorio circoscrizionale, come la realizzazione del Pirc (Piano di Intervento Rapido e Coordinato) concordato con tutti gli Enti partecipanti al Tavolo Operativo del 16 febbraio scorso e finalizzato alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità in presenza di emergenze specifiche. A seguire si fece un sopralluogo nelle zone maggiormente colpite dalla presenza dei cinghiali e si era deciso di porre dei chiusini nelle zone maggiormente frequentate da questi animali al fine di catturarli e trasferirli in zone parecchio distanti dal centro abitato o l'abbattimento per gli esemplari malati. In quel momento però c'era il problema dell'approvazione del Bilancio che impediva l'acquisto delle trappole, ma ad oggi, superato l'impasse del previsionale 2015, nulla ancora è stato fatto, e nonostante i continui avvistamenti e le innumerevoli segnalazioni da parte dei cittadini e degli stessi consiglieri, gli animali continuano a passeggiare nei centri abitati, rifocillandosi addirittura fra i rifiuti accumulati fuori dai cassonetti della spazzatura.

Adesso una parte della cittadinanza è passata al contrattacco, ma nella maniera assolutamente sbagliata ed illegale. Dunque per i consiglieri per evitare atti di bracconaggio indiscriminati occorre adottare urgentemente un piano oculato e risolutivo.

2 commenti

  1. e che vogliamo di più da questa giunta, mantiene il territorio x la caccia sotto casa,una volta bisognava fare alzatacce ora basta fare qualche metro o kilometro per sfogare i propri istinti, grazie a qualche assessore…………….

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