Distacco lampioni nel torrente San Michele, nessun ordine dal Genio Civile

Distacco lampioni nel torrente San Michele, nessun ordine dal Genio Civile

Distacco lampioni nel torrente San Michele, nessun ordine dal Genio Civile

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venerdì 18 Gennaio 2013 - 10:09

Il Consiglio del V quartiere ha votato all’unanimità un ordine del giorno col quale si chiede la revoca del provvedimento di distacco poiché non risponderebbe al vero l’esistenza di una tale ordinanza del Genio Civile. Nuova seduta la prossima settimana nel salone parrocchiale della chiesa, per discutere della messa in sicurezza del torrente. Invitati il commissario Croce, l’ing. capo del Genio Civile Sciacca e i dipartimenti interessati

Il danno e la beffa. Per gli abitanti di San Michele, non bastava la mancanza di una buona viabilità, la mancanza di parcheggi, servizi pubblici ridotti o l’inesistenza della toponomastica con conseguente inefficienza del servizio di recapito postale. Ora si aggiunge anche l’assenza dell’illuminazione pubblica, visto che il Comune ha pensato bene di distaccare i lampioni sulla sponda sinistra del torrente.

Ordine del Genio Civile, addirittura dell’aprile 2012, affermano dal Comune. Nessun ordine, ribattono dalla circoscrizione. Che il torrente vada messo in sicurezza non è argomento da discutere ed anzi, in questo senso, l’attività di questi giorni è apprezzata da tutti. Se però viene staccata l’illuminazione pubblica, l’opera è vanificata poiché le già precarie condizioni delle case e dei suoi abitanti peggiorano ulteriormente.

E così il Consiglio del V quartiere ha approvato all’unanimità un ordine del giorno urgente in cui si chiede la revoca del provvedimento: “Il Genio Civile intimava soltanto di eliminare lo strato di asfalto dal letto del torrente, nulla sull’assurdo distacco dell’impianto di luce pubblica. E oltretutto il provvedimento non è stato concertato né comunicato alla circoscrizione che rappresenta gli interessi della comunità”.

“Nel torrente San Michele, tra l’altro, – si legge nella nota – per atavica inerzia dell’Amministrazione non è stata mai posta in essere l’esecuzione di interventi di messa in sicurezza del torrente o di realizzazione di viabilità alternativa per raggiungere il borgo storico. In questo caso, la sponda (non il letto) del torrente costituisce storicamente l’unica via di accesso alle abitazioni: pensare che per il solo distacco della luce pubblica, i cittadini non utilizzeranno più la sponda del torrente “come una strada” appare grottesco, se non fosse in realtà tragico. I cittadini utilizzeranno ancora la sponda del torrente, con l’aggravante del buio assoluto, che comporta ulteriori pericoli per la sicurezza complessiva della zona”.

Il quartiere chiede che il Comune ottemperi alla realizzazione di una strada alternativa e in sicurezza ed ha richiesto anche un urgente tavolo tecnico cui invitare i dipartimenti competenti, le circoscrizioni cittadine e il Genio Civile per revocare il provvedimento e concertare gradualmente, caso per caso, su quali torrenti esso possa essere applicato e su quali, invece, la condizione storica e strutturale debba consigliare prudenza e gradualità.

Infine, il Consiglio ha deciso di indire una seduta straordinaria e aperta al pubblico da tenersi nei prossimi giorni presso il salone parrocchiale della Chiesa di San Michele, cui invitare la cittadinanza e per discutere sia dell’improvvido provvedimento, sia delle ataviche problematiche di sicurezza del borgo di San Michele. A seguito della seduta, cui saranno invitati anche gli Enti interessati (Dipartimento Opere Urbanizzazioni Primaria e Secondaria e Genio Civile), si procederà ad una fiaccolata di protesta simbolica proprio nei luoghi interessati.

Un commento

  1. Mariella De Francesco 18 Gennaio 2013 21:16

    Se non fosse vero, sembrerebbe scritta da Martoglio! Che vergogna!

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