Servizi sociali, Santisi e Pollicino attese alla prova dei fatti. E la dirigente detta le regole del buon dipendente

Servizi sociali, Santisi e Pollicino attese alla prova dei fatti. E la dirigente detta le regole del buon dipendente

Danila La Torre

Servizi sociali, Santisi e Pollicino attese alla prova dei fatti. E la dirigente detta le regole del buon dipendente

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lunedì 07 Settembre 2015 - 22:07

Pochi giorni dopo il suo insediamento, la dirigente Pollicino - nota in tutto Palazzo Zanca per utilizzare il pugno di ferro con il proprio personale - ha diramato «le linee guida in tema di rapporti con il pubblico e norme comportamentali»

Per giudicare il lavoro del neo assessore ai servizi sociali, Nina Santisi – che ha preso il posto di Nino Mantineo – è ancora troppo presto. Così come prematuro risulta dare una valutazione sull’operato della neo dirigente del Dipartimento servizi sociali, Letteria Pollicino, dopo l’esperienza targata Giovanni Bruno. Dai primi passi mossi, sia la Santisi che la Pollicino hanno fatto intendere di voler dare uno scossone ad un settore tanto delicato quanto essenziale per la vita di molti soggetti appartenenti alle fasce deboli della società. Entrambe donne ed entrambe consapevoli del ruolo impegnativo affidato loro, collaborano gomito a gomito per dare riposte all’interno ed all’esterno del Comune, sapendo che presto saranno chiamate alla prova dei fatti. Sui quali nessuno farà sconti.

In attesa di sapere se la gestione tutta al femminile dei servizi sociali porterà la svolta auspicata e da più parti sollecitata, i primi segnali di cambiamento si vedono nell’organizzazione del lavoro del Dipartimento.

Pochi giorni dopo il suo insediamento, la dirigente Pollicino – nota in tutto Palazzo Zanca per utilizzare il pugno di ferro con il proprio personale – ha diramato «le linee guida in tema di rapporti con il pubblico e norme comporamentali», dettando le regole del “buon” dipendente.

«Nelle more della formalizzazione dell’organigramma del personale e dei rispettivi compiti e mansioni, anche al fine di uniformare procedure e prassi nei vari uffici, si reputa ncessario procedere ad impartire le seguenti disposizioni di servizio» scrive testualmente nel “vademecum” recapitato a tutti i dipendenti del Dipartimento Politiche Sociali lo scorso 17 agosto.

La dirigente chiede al personale comunale un «comportamento conforme ai principi di correttezza e compostezza», sottolineando che non dovrebbero venir mai meno «disponbilità e cortesia», neanche di fronte all’«utente sconveniente».

Quante volte sarà capitato a ciascuno di voi di entrare in qualsiasi ufficio pubblico di qualsiasi pubblica amministrazione pubblica e di trovare un dipendente concentrato nella lettura di un quotidiano, totalmente disinteressato alle proprie masioni? Ebbene, negli uffici diretti da Letteria Pollicino questo non potrà più succedere, in quanto sarà vietata la lettura dei giornali. Anche il collegamento internet andrà utilizzato «esclusivamente per fini istituzionali».

La dirigente comunale ha, inoltre, disposto che «salvo casi eccezionali… il dipendente non utilizza le linee telefoniche dell’Ufficio per effettuare chiamate personali ». Durante l’orario di lavoro, il dipendente dovrà inoltre limitare la ricezione di telefonate personali sulle linee dell’ufficio e sul proprio cellulare. Sempre durante l’orario di lavoro non sarà inoltre consentito uscire dalle sedi di lavoro.

Regole rigide anche sull’orario: «Il dipendente che, per qualunque motivo, non si presenta in servizio e non avvisa dell’eventuale ritardo entro le 8.30 di ciascun giorno lavorativo ed entro le 15.30nei casi di rientro , sarà considerato assente ingiustificato» .

La dirigente Pollicino non si mostra meno intransigente in tema di lavoro straordinario, a proposito del quale specifica a chiare lettere che «qualsiasi prestazione di servizio al di fuori del normale orario di ufficio deve essere autorizzata dal dirigente o dal Responsabile del Servizio, esclusivamente per fronteggiare situazioni di lavoro eccezionali e non già come fattore ordinario di programmazione del tempo di lavoro». Quanto ai permessi orari, la responsabile del Dipartimento delle Politiche sociali chiarisce che le richieste di permesso orario dovranno essere formulate sull’apposito modulo ed autorizzate dal Responsabile del servizio o dal dirigente. E chi esce dall’ufficio per motivi di servizio deve essere in possesso di autorizzazione scritta. Quanto alle ferie, queste dovranno essere programmate con sufficiente avviso e ciascun dipendente dovrà concordarsi con gli altri colleghi che svolgono mansioni similari.

In un ente “normale”, quelle appena elencate sarebbero regole scontate, ma evidenetemente non al Comune di Messina. Altrimenti un dirigente appena insediatosi in un nuovo Dipartimento non sentirebbe la necessità di ricordare quali sono le norme comportamentali da rispettare.

Danila La Torre

4 commenti

  1. In ogni ente ci sono le regole comportamentali e il codice etico. Normalissimo e giusto.

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  2. In ogni ente ci sono le regole comportamentali e il codice etico. Normalissimo e giusto.

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  3. ” In un ente “normale”, quelle appena elencate sarebbero regole scontate, ma evidentemente non al Comune di Messina. Altrimenti un dirigente appena insediatosi in un nuovo Dipartimento non sentirebbe la necessità di ricordare quali sono le norme comportamentali da rispettare. ” PAROLE SANTE, cara DANILA.

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  4. ” In un ente “normale”, quelle appena elencate sarebbero regole scontate, ma evidentemente non al Comune di Messina. Altrimenti un dirigente appena insediatosi in un nuovo Dipartimento non sentirebbe la necessità di ricordare quali sono le norme comportamentali da rispettare. ” PAROLE SANTE, cara DANILA.

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