Consiglio straordinario su malformazioni a Milazzo, gli ambientalisti contrari

Consiglio straordinario su malformazioni a Milazzo, gli ambientalisti contrari

Santi Cautela

Consiglio straordinario su malformazioni a Milazzo, gli ambientalisti contrari

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martedì 19 Giugno 2018 - 04:47

E' polemica sulla scelta di trattare l'argomento malformazioni congenite connesse alla qualità dell'ambiente, in seno all'organo consiliare. Ambientalisti chiedono azioni concrete

"Nessuno vuole tagliere il dialogo con il Consiglio Comunale ma chiediamo concretezza e azioni efficaci." Commenta così l'Associazione Adasc guidata da Peppe Maimone la decisione del Presidente del Consiglio Comunale di Milazzo Gianfranco Nastasi – di promuovere una seduta straordinaria di consiglio aperta al pubblico per trattare l'argomento delle malformazioni congenite legate alla qualità dell'aria.

Dopo i dati diffusi dal report regionale secondo cui a Milazzo ci sarebbero malformazioni congenite cardiovascolari per più del 17% rispetto la media nazionale, la preoccupazione è aumentata. Hanno fatto cassa di risonanza proprio le associazioni ambientaliste, tra cui l'Adasc:

"Il dialogo con le istituzioni locali è stato sempre richiesto dalla nostra Associazione e da altri comitati che lottano per la difesa dell'ambiente e della salute pubblica. Un dialogo costruttivo che porti ad un risultato concreto per la collettività. In alcune occasioni, abbiamo assistito a sedute di consigli comunali che si sono trasformate in tribune politiche elettorali senza arrivare alla soluzione del problema, senza individuare il percorso da intraprendere. La grave emergenza sanitaria che attanaglia il nostro territorio e confermata dall'ultimo studio sull'aumento delle malattie congenite, deve essere affrontata tutti insieme, senza nessun tipo ti preconcetto ma su dati e fatti reali. La salute è il bene più importante per l'uomo e deve essere tutelata. Riteniamo che il luogo più idoneo per affrontare tale problematica sia la commissione consiliare, così come avvenuto già in altre occasioni."

Dello stesso avviso anche il Comitato No Inceneritore per la Valle del Mela che attraverso una nota ha così esposto la sua posizione:

"È finito il tempo delle chiacchiere, i cittadini vogliono fatti concreti dalla politica. Il consiglio comunale è l'espressione istituzionale dei cittadini e deve prendere urgentemente una posizione con un'azione concreta e reale. Non ha nessun senso parlare del drammatico studio senza intervenire. Il consiglio comunale aperto inoltre non permette all'organo consiliare di deliberare. È finito il tempo del populismo e della strumentalizzazione. Lo studio è chiaro, comprensibile a tutti e ci indica una chiara emergenza sanitaria nel comprensorio della Valle del Mela. Non ha bisogno di ulteriori approfondimenti o discussioni per intraprendere un percorso a tutela della collettività. Quando si doveva intervenire a difesa della salute pubblica però in quell'occasione abbiamo assistito ad un silenzio istituzionale non accettabile. Ci riferiamo al riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale della Raffineria di Milazzo sede per imporre l'abbattimento degli agenti inquinanti tramite l'applicazione delle migliori tecnologie disponibili. Inoltre nessuna iniziativa sulla scomparsa delle prescrizioni sanitarie in seguito ad un accordo sottoscritto dal sindaco con l'azienda su iniziativa di qualche sigla sindacale. Lì bisognava intervenire seriamente."

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