Riconversione Edipower, la Valle del Mela si prepara alla manifestazione di domenica 27

Riconversione Edipower, la Valle del Mela si prepara alla manifestazione di domenica 27

Serena Sframeli

Riconversione Edipower, la Valle del Mela si prepara alla manifestazione di domenica 27

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lunedì 21 Settembre 2015 - 13:27

Padre Trifirò e i movimenti nati per dire no all’inceneritore si preparano a manifestare contro la riconversione del sito industriale Edipower, che intanto ha depositato al comune di San Filippo del Mela il progetto di cui tanto di parla

Padre Giuseppe Trifirò, il battagliero parroco che da anni si batte per la tutela dell’ambiente e della salute, insieme ai membri dei movimenti contro l'inceneritore della valle del Mela ha illustrato questa mattina, nel corso di un incontro, la linea d'azione in vista della manifestazione del prossimo 27 settembre per contrastare l’ipotesi progettuale di riconversione che interessa l’azienda Edipower di San Filippo del Mela: da mesi si parla della possibilità dell’installazione di un inceneritore di rifiuti.

Padre Trifirò ha invitato tutte le donne e gli uomini della Valle del Mella alla manifestazione in programma domenica 27 visto che dopo mesi di annunci il progetto è stato depositato venerdì scorso da Edipower al comune di S.Filippo del Mela ed a breve al Ministero dell’Ambiente per l’avvio della procedura autorizzativa chiamata V.I.A. (Valutazione Impatto ambientale).

“La Valle del Mela– afferma il parroco- è un territorio martoriato dai veleni, dalle morti e dalla disoccupazione. Non accetteremo che si continuino a fare profitti in cambio dei nostri morti, amici, familiari e concittadini che ogni giorno ci lasciano. Dopo un anno dal rogo al serbatoio 513 della raffineria di Milazzo che disperse nell'aria centinaia di migliaia di litri di carburante, ci propinano l'idea di un enorme inceneritore, pari per dimensioni a quello di Acerra o di Brescia, in un'area dove l'incidenza di tumori, mutazioni genetiche, cardiache e respiratorie sono fra le più alte d'Europa e in cui l'inceneritore introdurrebbe inquinanti ancora non presenti, come le diossine, i furani e le nano particelle”.

Secondo anche i movimenti che si sono costituiti per dire no all’ipotesi inceneritore, la presenza di un impianto del genere inibirebbe qualsiasi possibilità di sviluppare un settore agricolo di qualità dando poi un colpo mortale al settore turistico, già asfittico; porterebbe poi alla distruzione di materiali che potrebbero essere recuperati e impiegati e innalzerebbe la spesa sanitaria locale per determinate patologie. Durante l’incontro i movimenti hanno sottolineato come il governo, sia a livello nazionale che regionale, stia prediligendo la strada dell'incenerimento del trattamento meccanico biologico dei rifiuti opportunamente separati tramite raccolta differenziata: “ mentre il 12 agosto scorso Crocetta dichiarava mai inceneritori in Sicilia, opponendosi alla volontà del Ministro Galletti di dare luogo al decreto “Sblocca-Italia”, soltanto il 13 settembre, dopo aver incontrato lo stesso ministro, affermava “prevediamo 6 inceneritori per la Sicilia”. I soliti voltafaccia cui ci ha abituato il Presidente della Regione, già in fatto di MUOS e trivelle, confermando che la Sicilia e la gente che la attraversa siano oggetto di uno schema di sfruttamento di tipo neo-coloniale”.

Padre Trifirò e i movimenti hanno già invitato le 13 amministrazioni locali che hanno deliberato nei mesi scorsi contro l'ipotesi di riconversione a partecipare alla manifestazione, includendo anche l’amministrazione di San Filippo del Mela a cui chiedono di “dar luogo con atti conseguenti al contenuto della delibera e marciare a fianco dei cittadini della Valle del Mela per la vita e contro l'inceneritore”.

Da una parte quindi la netta contrarietà a questi impianti da parte dei movimenti e dall’altra chi continua a parlare di una messa in scena da parte di A2A per nascondere l’intenzione di chiudere l’impianto.

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