Biblioteca comunale: il patrimonio nascosto di Fiumedinisi

Biblioteca comunale: il patrimonio nascosto di Fiumedinisi

Giusy Briguglio

Biblioteca comunale: il patrimonio nascosto di Fiumedinisi

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giovedì 23 Aprile 2015 - 06:44

Nella Giornata Mondiale del Libro, il gruppo di minoranza riporta l’attenzione su una vecchia questione che ha molto a cuore e a cui con insistenza la compagine si è dedicata negli anni passati: l’apertura al pubblico della Biblioteca comunale che ha sede nel Palazzo della Zecca

I libri sono come la mente, funzionano solo se li apri”. E’ questo lo slogan che oggi guiderà le celebrazioni per la Giornata Mondiale del Libro, l’evento patrocinato dall’Unesco per promuovere la lettura. Ed è proprio nella Giornata Mondiale del Libro che il consigliere di minoranza Orazio De Francesco, a nome del suo gruppo, riporta l’attenzione su una vecchia questione che ha molto a cuore e a cui con insistenza la compagine si è dedicata negli anni passati: l’apertura al pubblico della Biblioteca comunale che ha sede nel Palazzo della Zecca. Un patrimonio culturale inestimabile, che comprende in tutto 10 mila volumi di cui circa la metà donati dal giornalista parlamentare originario del centro collinare Mario La Rosa, a cui nel 1997 fu dedicata una sezione della Biblioteca (allora sita nel Palazzo Polifunzionale) su iniziativa dell’associazione culturale “Carmelo Parisi”. Ma i volumi, sia quelli donati da La Rosa sia gli altri, non sono attualmente fruibili al pubblico.

La questione, dal 2012 ad oggi, è passata al vaglio del civico consesso un paio di volte: “Negli ultimi tre anni – dichiara Orazio De Francesco – l’argomento è stato posto all’ordine del giorno di due consigli comunali (ottobre 2012 e luglio 2013) per sentire il parere dell’amministrazione e della maggioranza sulla proposta di dare vita alla Biblioteca. Oggi vogliamo ricordare all’amministrazione l’impegno che era stato preso”. Nonostante siano passati quasi due anni dall’ultima trattazione, il trasloco dei volumi dalla vecchia alla nuova sede non è stato completato. Alcuni libri sono stati sistemati sugli scaffali e catalogati, altri sono rimasti negli scatoloni in attesa di essere ordinati e gli ultimi rimangono ancora nel vecchio deposito.

Non c’è polemica, ma tanta amarezza nel tono dei consiglieri: “Vogliamo sollecitare il sindaco di Fiumedinisi affinché si metta all’opera per valorizzare e rendere pubblico questo patrimonio che potrebbe portare al nostro Comune anche una certa visibilità”. La coalizione di minoranza pensa alla possibilità di organizzare degli incontri con le scuole, visite guidate o di istituire un catalogo online dove anche gli studenti universitari potrebbero attingere informazioni per le loro tesi. Una risorsa per il comprensorio jonico, ma non solo.

“Con pochi sforzi si potrebbe portare alla luce un bene non indifferente – conclude De Francesco -. Siamo disponibili affinché si riesca a risolvere la questione in breve tempo e a rendere finalmente la Biblioteca, completa di tutti i volumi, accessibile al pubblico. La speranza è che questa sia la volta buona”.

Giusy Briguglio

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