Il Cirs contro i femminicidi: la mostra "Violata" e un dibattito sull'informazione

Il Cirs contro i femminicidi: la mostra “Violata” e un dibattito sull’informazione

Il Cirs contro i femminicidi: la mostra “Violata” e un dibattito sull’informazione

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mercoledì 23 Novembre 2016 - 09:13

Femminicidio e comunicazione, una mostra ed un dibattito. L'iniziativa del Cirs venerdì al Teatro Vittorio Emanuele

Sarà presentata, venerdì alle 11 a Messina, nella sala mostre del Teatro Vittorio Emanuele, una tavola rotonda del Cirs dal tema “Comunicare il femminicidio. L’etica del giornalismo: evitare emulazione e spettacolarizzazione”. Nel corso della mattinata, inoltre, anteprima per i giornalisti, fotografi e cameramen della mostra “Violata”. Alla presentazione parteciperanno la presidente del Cirs di Messina, Maria Celeste Celi, il fotografo Domenick Giliberto e la regista Giovanna Manetto.

La tavola rotonda si svolgerà, nello stesso giorno, alle 16, nella sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele. L’iniziativa è patrocinata dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia, dall’Ordine degli Avvocati di Messina, dall’Ente autonomo regionale Teatro di Messina e dall’Istituto di istruzione superiore Liceo classico Maurolico.

Dialogheranno sul tema i giornalisti, Salvo Toscano di Live Sicilia; Elisabetta Reale di Gazzetta del Sud, Rosaria Brancato di Tempostretto; Cinzia Fresina, responsabile Aiaf – Associazione italiana avvocati di famiglia e minori e Alessandro Cardente dell’associazione Traormina forum. Introduce i lavori Gisella Cicciò, consigliere dell’Ordine regionale dei giornalisti e coordina Antonella Gurrieri di Rai Tgr Sicilia.

L'inaugurazione della mostra è previsto alle 18.30. L’allestimento si potrà visitare fino al 4 dicembre.

LA MOSTRA – “Violata” è composta da 14 fotografie in bianco e nero quadrate: dimensioni 80×80. L’idea è quella di raccontare ciò che accade un attimo prima della tragedia. Pochi dettagli nelle immagini, perché non si vuole immortalare la realtà ma fissare l’incubo. E’ l’incubo, nella sua dimensione onirica, lascia spazio alla speranza che non ci sia l’attimo dopo e che la mano dell’assassino per ripensamento si fermi prima o per fatalità la vittima si salvi.

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