I dati contabili, bancari e di gestione di Messinambiente, Ato3 e Atm ai “raggi X”

I dati contabili, bancari e di gestione di Messinambiente, Ato3 e Atm ai “raggi X”

Danila La Torre

I dati contabili, bancari e di gestione di Messinambiente, Ato3 e Atm ai “raggi X”

Tag:

giovedì 17 Gennaio 2013 - 21:57

Il commissario straordinario Croce ha disposto una verifica sulla gestione delle tre società partecipate, i cui conti in rosso pesano come un macigno sul bilancio comunale

Le partecipate del Comune messe sotto “osservazione”. Nell'esercizio dei poteri di gestione e controllo delle società ed aziende partecipate, il commissario straordinario, Luigi Croce, ha infatti disposto una verifica sulla gestione ATM, ATO e MessinAmbiente.

Gli esperti Nino Dalmazio, Luigi Saccà, Paolo Tomasello e Luigi Montalbano sono stati incaricati dal reggente di Palazzo Zanca di passare ai raggi x i dati contabili, bancari e di gestione delle tre società “a carico” del Comune, i cui conti in rosso pesano come un macigno sul bilancio comunale.

Solo facendo chiarezza sulla reale situazione economico- finanziaria di Atm, Ato e MessinAmbiente, sarà possibile mettere un punto fermo e ripartire, ripianando i debiti e riorganizzando la gestione delle tre società. Ad oggi fallimentare, visti i risultati.

Con la sua iniziativa, Croce ha voluto probabilmente prendere in mano la situazione per avere quelle risposte che nessuno è stato in grado di fornire, provando insieme ad i suoi esperti anche ad adeguarsi alle linee guida della Corte dei Conti, che sulle aziende e partecipazioni comunali ha posto una serie di paletti molto rigidi per la redazione del piano finanziario di riequilibrio pluriennale, propedeutico all’accesso al fondo di Rotazione istituito dal Governo nazionale al fine di andare incontro ai Comuni a rischio default.

L’organo di controllo chiede che venga dimostrato il risanamento economico delle aziende, da raggiungersi in un massimo di 10 anni (bilanci approvati, contratti di servizio, autonomia finanziaria senza perdita); l’attestazione dei debiti latenti ( lodi arbitrali- giudizi pendenti etc); e l’approvazione si misure correttive tali da compensare gli squilibri strutturali dell’ente.

I quattro esperti si metteranno subito al lavoro per fare arrivare al più presto sulla scrivania del commissario Croce i risultati della verifica. (Danila La Torre)

12 commenti

  1. ma se da gestire rimane ormai solo l’emergenza e gli stipendi arretrati….!
    di veramente serio c’e’ da vedere solo i motivi che il comune è riuscito a fare per bocciare i bilanci dell’atm…! Provocandone il dissesto!

    0
    0
  2. Perchè fare questi controlli quando poi tutto sarà messo nuovamente nelle mani di chi ha causato il dissesto economico-finanziario nella più completa disorganizzazione amministrativa e gestionale?
    Era necessario eliminare i vertici politici e direttivi per manifesta incapacità, per non dire altro, e nominare esperti veri, non legati mani e piedi ai politici, da cui dipendono le finanze delle loro famiglie, ed alle cui richieste debbono necessariamente accondiscendere, altrimenti il pane ed il companatico a casa non lo portano.

    0
    0
  3. Siamo al ridicolo! E’ l’unico commento che mi viene da fare alla lettura della notizia.

    0
    0
  4. Era ora che si provasse a fare chiarezza, (ma i bilanci ed i documenti contabile ATM che la Procura Generale della Rep. ha in esame da tempo che fine hanno fatto??). Non bisogna poi dimenti care che lo “sport” di non fare bilanci riguarda anche altre partecipate che devono inserirsi nei conti del Comune: il Teatro, La Feluca, La Fiera, La Stu Tirone, La Sogas ecc… La Corte dei Conti ha l’elenco completo delle partecipate ed è necessario inserire tutti i debiti anche quelli legati al contenzioso pendente!!!

    0
    0
  5. SU ATM……
    credo che ci sia una relazione tecnico-contabile fatta dal dott. Saja Gaetano su mandato di Buzzanca. Forse era tutto già noto.

    0
    0
  6. Adesso ” Gli esperti Nino Dalmazio, Luigi Saccà, Paolo Tomasello e Luigi Montalbano ” dovranno dimostrare di conoscere i meccanismi relativi alla gestione di “Società, Enti ed Aziende pubbliche”, dato che l’Atm è una “Azienda speciale”(art. 114 del d. lg. 267/2000), mentre Messina ambiente e l’ATO 3 sono società per azione con capitale interamente pubblico, privi di “rilevanza economica. Sull’Atm, essendo stato incaricato dall’allora Sindaco Buzzanca di relazionare in merito alla “situazione finanziaria” dell’Azienda, nelle innumerevoli relazioni presentate, ho illustrato le innumerevoli carenze contabili che, nel proseguo del lavoro, venivano rilevate e che, relazionane in questo contesto è impossibile. Dette relazioni hanno formato, anche, oggetto di discussione da parte dell’apposita commissione consiliare, La contabilità dell’Atm, vista sotto il profilo “pubblicistico”, presentava il seguente aspetto che ha formato oggetto di rilievo contabile di base. Dal 2003 l’Azienda decise di abbandonare il sistema contabile in uso presso le pubbliche amministrazioni (contabilità finanziaria affiancata a quella economico patrimoniale) per procedere alla rilevazione dei fatti gestionali utilizzando il sistema contabile, esclusivamente “economico patrimoniale” tipico delle “Aziende private”. Ciò, a mio parere, ha comportato difficoltà di allineamento fra la contabilità dell’azienda con quella del Comune di Messina che gestisce, quest’ultimo, rilevando i “fatti di gestione” sia sotto il profilo della competenza che degli esercizi pregressi (residui attivi e passivi) attraverso il sistema di contabilità finanziaria con affiancamento a quella economico patrimoniale. Ciò ha comportato che i “Bilanci di esercizio” presentati dall’Atm dal 2003 e successivi non prevedevano la gestione dei “crediti e dei debiti relativi agli esercizi pregressi” rispetto a quella di competenza, dato che non includevano il “Conto consuntivo” che avrebbe contenuto i dati finanziari sia della gestione di competenza che di quella relativa agli esercizi pregressi, ritenuto, sopratutto, atto fondamentale dall’art. 114 lettera “C” del d. lg. 267/2000. Tale anomalia ha comportato una serie di irregolarità contabili tutte evidenziate nelle relazioni trasmessi ai soggetti competenti che avrebbero dovuto adottare i relativi provvedimenti per la normalizzazione della contabilità dell’azienda. Del lavoro svolto nel 2009 l’azienda, di concerto con gli organi istituzionali, non ne tennero conto e ritornarono al vecchio sistema di contabilità predisponendo il “Bilancio di esercizio 2009” che affidarono, a pagamento, ad una primaria società di revisione contabile per averne la “certificazione”. Giunse invece, da parte della predetta società primaria un “non parere” per inconciliabilità dei dati riportati nei documenti contabili. Detto bilancio di esercizio 2009″ con il parere, non positivo, sia della primaria società di revisione contrabile che del collegio dei revisori dell’azienda trovasi, allo stato, fra gli atti del Consiglio Comunale, “in attesa di giudizio”. Per la redazione del lo “Stato del patrimonio” l’azienda, coscientemente, ha utilizzato lo schema previsto dal codice civile ed in uso presso aziende e società private, ignorando lo schema inserito nel “Decreto del Ministero del tesoro” del 25/04/1995 finalizzato esclusivamente, per le Istituzioni e per le Aziende speciali quale è fa ritenersi l’Atm. Ci sarebbe molto, ma molto da scrivere, , ma è preferibile non andare oltre. Comunque buon lavoro.

    0
    0
  7. Da Tempo stretto. “I dati contabili, bancari e di gestione di Messina ambiente, Ato3 e Atm ai “raggi X”
    Caro Luiben. che sono un sognatore, me lo diceva anche mia madre. Notti addietro ho sognato che mentre occupavo la “poltrona” di ragioniere generale venne a trovarmi un mio amico agente giudiziario che mi chiese la disponibilità di essere nominato perito per un indagine a carico di un tesoriere di un Comune della nostra provincia. A me piace la giustizia, ma non mi piacciono i rapporti con chi è preposto ad amministrarla Comunque, dati i rapporti di sincera amicizia col procuratore, accettai. Il reato contestato al tesoriere che era quello di avere utilizzato soldi pubblici per fini personali. Nel sogno mi ritrovai accanto al tesoriere del Comune che era una donna, abbinamento plausibile data la mia inclinazione verso le donne, la quale mi prospetto che i soldi del Comune erano stati utilizzati su ordine del Sindaco e, per tale motivo, mi mise a disposizione le così dette “carte contabili” ossia dei “biglietti” come quelli di Provenzano, che obbligavano il tesoriere a pagare somme del Comune a terzi, per motivi diversi. Sognai che sugli avvenimenti scrivevo una relazione che consegnai, informalmente, al Procuratore dicendogli che avrebbe potuta utilizzare di concerto con il revisore contabile del Comune interessato e che nulla pretendevo per il lavoro svolto. Mi sveglia dal sonno “meraviglioso” ripensando i miei problemi giudiziari ma mi sono riaddormentando sognando di essere a cena con amici, conoscenti, ma anche con il tesoriere, donna, la quali mi ringraziava per la mia obbiettività. Gli risposi che era stata fortunata, soprattutto, per avere incontrato nella sua strada giudiziaria un “Procuratore” oltre che intelligente, obbiettivo nelle decisioni che assumeva. Ero felice ed avrei voluto che il sogno, che fa onore alla giustizia, fosse una realtà. Ma fui svegliato dal mio Rubi, il mio piccolo cane che amo tanto e dal quale ricevo le affezioni p care e sincere. Tu caro Luibe dici “(ma i bilanci ed i documenti contabile ATM che la Procura Generale della Rep. ha in esame da tempo che fine hanno fatto??). Dormano ma, neanche, sognano.

    0
    0
  8. Per dott. Saja
    Mi dicono che in ATM sanno tutti che le sue tesi erano in netto contrasto con quelle del consulente contabile anche lui sempre nominato dal Comune, dott. Russo. Tesi che, a differenza della sua, hanno trovato conferma della federertrasporti, dei revisori dei conti e della stessa ragioneria del Comune. Sembra che ancora oggi la ragioneria dell’ATM risenta del disordine provocato dal conflitto fra soggetti tutti quanti espressione diretta dello stesso Comune. In ogni caso, per quanto ne so, se nessuno ruba, non può’ mai essere una diversa impostazione di un bilancio a falsificarne i dati. Quanto poi al “disallineamento” fra contabilità’ del Comune e contabilità’ dell’Atm, mi creda, sarebbe bastato recepire le perdite esposte nei bilanci ATM nelle scritture del Comune, e tutto ‘sto gran casino non sarebbe successo. Naturalmente verificando se tali perdite non dipendessero da ruberie. Tutto qua. È non sono un commercialista, sono solo uno che legge i giornali.

    0
    0
  9. Dimenticavo….
    Quello che invece non capisco e’ il motivo per cui il Comune nomina due esperti esterni in contabilità, per l’Atm, contemporaneamente, e con il risultato che si sa…..

    0
    0
  10. Caro amico, quando il risultato che si sa non è quello sperato, ed allora è giusto che il commissario dr. Croce, certamente sconoscendolo, anche se i suoi diritti collaboratori interni all’amministrazione ne sono a conoscenza, ci si affida al altri soggetti per definirne le eventuali irregolarità contabili.. Ed allora il problema diventa complesso e, possibilmente, è necessario che intervengano ambienti giudiziari “terzi” per garantirne imparzialità nelle decisioni che, nella fattispecie, potrebbero assumere rilevanze penalmente perseguibili. Nella fattispecie, qualora venga dimostrata l’esistenza di un possibile coinvolgimento di soggetti giudiziari ovvero vicini ad essi, può invocarsi il “legittimo sospetto”, norma, questa, che consente la rimessione di un processo penale a un altro giudice, laddove sorga un dubbio fondato sull’imparzialità dell’organo giudicante. Sul caso Atm, e non solo, tale possibilità non la ritengo esclusa. .v

    0
    0
  11. ART.21 COSTITUZIONE. Dopo il puntuale commento di SAJA, la mia frase A PALAZZO ZANCA NULLA AVVIENE PER CASO E NESSUNO E’ INNOCENTE, diventa di grande attualità. Intanto una certezza per i messinesi, anche il TESTO UNICO degli enti locali è CARTA STRACCIA per gli amministratori, consiglieri comunali e dirigenti. Leggiamolo insieme l’art.114, in particolare il comma 4: l’azienda e l’istituzione informano la loro attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità ed hanno l’OBBLIGO DEL PAREGGIO DI BILANCIO DA PERSEGUIRE ATTRAVERSO L’EQUILIBRIO DEI COSTI E DEI RICAVI, COMPRESI I TRASFERIMENTI. Per i signori di palazzo Zanca, CARTA STRACCIA. Leggiamo il comma 6: l’ente locale conferisce il capitale di dotazione, determina le finalità e gli indirizzi, approva gli atti fondamentali, ESERCITA LA VIGILANZA, VERIFICA I RISULTATI DELLA GESTIONE, provvede alla copertura degli eventuali costi sociali. Per i signori di palazzo Zanca CARTA STRACCIA. Chiarissimo il comma 7: il collegio dei revisori dei conti dell’ente locale esercita le sue funzioni anche nei confronti delle istituzioni. Lo statuto dell’azienda speciale prevede un apposito organo di revisione, nonché forme autonome di verifica della gestione. APPUNTO, NESSUNO E’ INNOCENTE. Finiamo alla grande con la lettura del comma 8: ai fini di cui al comma 6 sono fondamentali i seguenti atti da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale: a) il piano-programma, comprendente un contratto di servizio che disciplini i rapporti tra ente locale ed azienda speciale; b) i bilanci economici di previsione pluriennale ed annuale; c) il conto consuntivo; d) il bilancio di esercizio. Il comma è la risposta alla domanda: chi è il principale colpevole? Rispondo senza tentennamenti, il CONSIGLIO COMUNALE. Ma voi pensate veramente, che a palazzo Zanca non sappiano, che ATM è organismo strumentale del Comune, che seppure dotato di autonomia di carattere gestionale, è dipendente dall’ente locale e ad esso strumentale. Infatti se pur dotato di autonomia gestionale, per quanto riguarda l’ordinamento e il funzionamento, è disciplinato dallo statuto e dei regolamenti del Comune. Dopo questa considerazione, poniamoci la domanda più imporante: A CHI CONVENNE (le date sono quelle di SAJA) trattare il Testo Unico, come CARTA STRACCIA?

    0
    0
  12. ART.21 COSTITUZIONE. NO, carissimo HARDFREELANCE, il ragionamento di SAJA non fa una piega, non possiamo stravolgere il TESTO UNICO è ridurlo a CARTA STRACCIA. Le responsabilità fanno capo ai diversi CONSIGLI COMUNALI, e non mi riferisco solo a quelle politiche, ma a quelle che sono di competenza della magistrura contabile. Troppo comodo fare il Consigliere Comunale senza pagare dazio.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007