Trischitta: “Se la giunta vuole, può già fare l’isola sul viale San Martino fino a via Santa Cecilia”

Trischitta: “Se la giunta vuole, può già fare l’isola sul viale San Martino fino a via Santa Cecilia”

Marco Ipsale

Trischitta: “Se la giunta vuole, può già fare l’isola sul viale San Martino fino a via Santa Cecilia”

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martedì 05 Agosto 2014 - 12:41

Il consigliere comunale, in prima linea tra i 16 “bocciatori” dell’attuale isola pedonale, accusa l’amministrazione comunale di non aver mai ascoltato le voci del civico consesso, che non sarebbe contrario all’isola pedonale in sé ma a quella attuale. La proposta è quella di pedonalizzare il viale San Martino dal porto storico fino all’incrocio con via Santa Cecilia. Giovanna Crifò punta invece sul centro storico

Sul dove fare l’isola pedonale si può discutere. Sul fatto che a Messina ne serve una vera e permanente, pochi dubbi. Ne è convinto anche il consigliere Giuseppe Trischitta, in prima linea tra i 16 “eroici consiglieri” (come scritto in una maglietta che indossa) contrari all’attuale isola, che oggi, in conferenza stampa, ha voluto raccontare la sua “verità” in merito a quanto accaduto.

Non ci sta ad essere additato tra quelli che non vogliono l’isola pedonale e che l’hanno cancellata. Ne spiega i motivi e ribadisce di essere contrario all’attuale pedonalizzazione ma di essere favorevole a quella deliberata dal Consiglio lo scorso 27 febbraio, anche con l’aggiunta delle perpendicolari fino agli incroci con via dei Mille e via Giordano Bruno, queste ultime due escluse.

Nessun cambio di idea, dunque. Anzi, “l’amministrazione deve riaprire al transito via dei Mille e via Giordano Bruno, così come deciso dal Consiglio, ma, se lo vuole, già da domani può fare la delibera per estendere l’isola pedonale sul viale San Martino fino all’incrocio con via Santa Cecilia”. Perché allora questo tratto non è stato inserito nella delibera consiliare di martedì scorso? “Perché volevamo che fosse previsto in via sperimentale per valutarne gli effetti – risponde Trischitta – ed il dirigente Pizzino ha dato giustamente parere negativo in quanto la sperimentazione non può essere prevista nel Piano Urbano del Traffico. Se la giunta sperimenterà questa soluzione per qualche mese, e avrà risultati positivi, poi noi non avremo problemi ad inserirla nel Put perché quella è la nostra isola”.

Se, allora, viene riaperto al transito un piccolo tratto di via Giordano Bruno, tutta la diatriba sta su via dei Mille. L’amministrazione comunale ritiene di doverla pedonalizzare per mettere a frutto l’esperienza stagionale positiva degli ultimi dieci anni e perché, in quella via, sono molti i commercianti favorevoli. Idea complementare, anche la pedonalizzazione di viale San Martino fino a via Santa Cecilia. Per il Consiglio comunale, invece, una ipotesi esclude l’altra e la preferenza va per la chiusura al traffico di viale San Martino, la strada principale della città, dove già non sono previsti parcheggi e non verrebbero eliminate le strisce blu. “Anzi – prosegue Trischitta – volevamo proporre anche l’isola pedonale stagionale definitiva in via dei Mille, dal 1 dicembre al 15 gennaio o, eventualmente, anche in estate o in altri periodi di saldi. Anche quest’emendamento è stato bocciato per lo stesso motivo di cui sopra. E’ un provvedimento che la giunta può adottare senza la necessità che venga inserito nel Put. Fino alla fine abbiamo presentato tutte queste proposte all’assessore Cacciola per fare una cosa condivisa. Lui ci ha risposto: o così o niente”.

Ecco perché nella modifica al Put votata dal Consiglio comunale figura la sola piazza Cairoli. “Perché è l’unica parte che avevamo già sperimentato positivamente – spiega il consigliere -. Insieme al collega Cucinotta, abbiamo più volte detto chiaramente, anche nel corso della seduta di martedì scorso, che piazza Cairoli è solo il punto di partenza”.

Non solo viale San Martino verso sud ma anche verso nord, fino al porto storico, tramite la “rambla”, il progetto dell’arch. Michele Palamara che prevede un’isola pedonale al centro della carreggiata, con le corsie per le auto confinate nelle attuali aree destinate a parcheggio (vedi allegato). “Abbiamo invitato più volte in commissione l’arch. Palamara – afferma Trischitta -, che ci ha anche mostrato i filmati relativi al progetto. Tutti i consiglieri ne sono rimasti entusiasti e più volte abbiamo pressato l’assessore in questo senso senza mai avere riscontro”. Cacciola, nel corso di un’intervista da noi realizzata nello scorso mese di gennaio (vedi correlato), aveva evidenziato l’intenzione dell’amministrazione di non puntare sul progetto. Per il quale, tra l’altro, serve un finanziamento, visto che il primo bando di project financing, pubblicato nel maggio 2012, è andato deserto. “Era previsto un costo troppo elevato, oltre un milione di euro – conclude Trischitta -, che non rendeva conveniente l’operazione. Se poi il project financing non dovesse andare in porto, l’amministrazione comunale può chiedere un finanziamento regionale o europeo”.

Nel Put presentato dalla giunta Accorinti, comunque, è presente l’idea dello studio di un percorso pedonale che, attraverso il tratto di viale San Martino compreso tra le vie Tommaso Cannizzaro e Vittorio Emanuele (proprio quello interessato dal progetto rambla), colleghi l'area pedonale Cairoli (di tipo commerciale) e l'area pedonale Duomo (di tipo monumentale).

Insieme a Trischitta, anche la collega Giovanna Crifò, che punta invece più su una pedonalizzazione del centro storico. “L’isola pedonale ha diviso gli stessi commercianti – afferma – e del resto è impossibile accontentare tutti. Ma nessuno dell’amministrazione comunale, in questi mesi, si è confrontato con il Consiglio per condividere la strada da seguire. Il mio voto contrario lo ripeterei perché rappresento i cittadini che hanno subìto un danno. La città soffre per la crisi economica e quest’isola pedonale ha contribuito a dare il colpo di grazia. Bisogna farla, invece, nel centro storico, come avviene nelle grandi città, dove non ci sono attività commerciali. Faccio un accorato appello al sindaco, perché venga a dialogare con noi. Siedo in Consiglio da tanto tempo e non mi era mai capitato, né con Buzzanca né con Genovese né con Leonardi, di non riuscire ad entrare nella stanza del primo cittadino per discutere su come affrontare insieme i problemi della città”.

(Marco Ipsale)

20 commenti

  1. Ma, carissimi consiglieri comunali, fate tutte le isole che volete! Non avete ancora capito che più ne fate meglio è per la messina che vuole crescere e cambiare? Facciamo viale, via dei mille e centro storico: Si accontenta tutti!

    ps: Trischitta, sei ridicolo con quella maglietta!

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  2. Ma, carissimi consiglieri comunali, fate tutte le isole che volete! Non avete ancora capito che più ne fate meglio è per la messina che vuole crescere e cambiare? Facciamo viale, via dei mille e centro storico: Si accontenta tutti!

    ps: Trischitta, sei ridicolo con quella maglietta!

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  3. Prendiamo per vera la buona fede dei consiglieri e sbrighiamoci a disegnare immediatamente una nuova isola.
    D’altronde la sperimentazione di cui parla Trischitta è la medesima formula che ha permesso ai cittadini di valutare quella attuale.
    Vorei non sentire più accampare scuse da nè dal consiglio nè dalla giuta.
    Chi ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato altrimenti non ne verremo più fuori.
    Parlare, deliberare, provare, confermare o modificare ma smettete di chiacchierare a vuoto non vi si può sentire più.
    Sulla maglietta non dico nulla perchè sarebbe come sparare sulla croice rossa.

    Salvatore

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  4. Prendiamo per vera la buona fede dei consiglieri e sbrighiamoci a disegnare immediatamente una nuova isola.
    D’altronde la sperimentazione di cui parla Trischitta è la medesima formula che ha permesso ai cittadini di valutare quella attuale.
    Vorei non sentire più accampare scuse da nè dal consiglio nè dalla giuta.
    Chi ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato altrimenti non ne verremo più fuori.
    Parlare, deliberare, provare, confermare o modificare ma smettete di chiacchierare a vuoto non vi si può sentire più.
    Sulla maglietta non dico nulla perchè sarebbe come sparare sulla croice rossa.

    Salvatore

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  5. Nel centro storico ci sono solo i locali che fanno capo a chi sappiamo e qualche sparuto negozio. L’isola nel centro storico non può essere alternativa all’altra, lo capirebbe anche un bambino, tranne gli eroici consiglieri. A questi tribuni del popolo, araldi della giusta via (intasata di tir ed automobili ed annebbiata dai gas di scarico) andrebbe pagata una trasferta in qualsiasi città del nord Italia o anche solo a Reggio, per fargli capire quanto poco sia da sbandierare quella loro decisione che definire retrograda e bigotta è un complimento.
    Che si andassero nascondere invece.
    Di eroico in Trischitta c’è solo l’avere indossato una maglietta (Accorinti allora fa tendenza?) e l’uso disinibito della lingua italiana.

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  6. Nel centro storico ci sono solo i locali che fanno capo a chi sappiamo e qualche sparuto negozio. L’isola nel centro storico non può essere alternativa all’altra, lo capirebbe anche un bambino, tranne gli eroici consiglieri. A questi tribuni del popolo, araldi della giusta via (intasata di tir ed automobili ed annebbiata dai gas di scarico) andrebbe pagata una trasferta in qualsiasi città del nord Italia o anche solo a Reggio, per fargli capire quanto poco sia da sbandierare quella loro decisione che definire retrograda e bigotta è un complimento.
    Che si andassero nascondere invece.
    Di eroico in Trischitta c’è solo l’avere indossato una maglietta (Accorinti allora fa tendenza?) e l’uso disinibito della lingua italiana.

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  7. Il consigliere TRISCHITTA,in cerca di visibilità a buon mercato, si intestardisce a cancellare un’isola pedonale gradita alla stragrande maggioranza dei messinesi,più dell’80% nel sondaggio di TempoStretto,per farne un’altra gradita ai suoi amici commercianti,o meglio alla minoranza urlante.Tocca quindi a mariedit fare il consigliere per dare una notizia in anteprima, i consiglieri veri sono in tutt’altre faccende affaccendati.Come al solito TempoStretto arriva sempre primo.La notizia è allarmante, il 29 luglio scorso la Giunta ha deliberato un aumento del limite massimo delle anticipazioni di cassa da € 56.958.552(i 3/12) a € 75.944.736(i 4/12),prevedo prima della fine dell’anno un aumento al limite massimo consentito,5/12 delle entrate correnti costanti del 2012 pari a € 227.834.210.Le motivazioni sono le solite, quelle di una famiglia,studio,negozio,ditta,in grave sofferenza di liquidità,nel caso del Comune per fare fronte a effettive necessità relative ai servizi indispensabili,quasi sempre gli stipendi di Palazzo Zanca,MessinAmbiente,ATM,pignoramenti.Il Comune,a differenza dei cittadini,ha l’obbligo di restituzione delle somme ricevute entro il termine dell’esercizio finanziario,chi non lo fa,sfora un parametro di deficitarietà,che scatta quando l’anticipazione non restituita supera il 5% delle entrate correnti,in più ci sarà l’obiezione della Corte dei Conti.Tutto è fatto dalla politica nazionale per favorire le BANCHE,sempre le BANCHE,infatti è evidente il contrasto fra i tentativi di introdurre discipline più rigide e la prassi rappresentata dalla pioggia di deroghe che alzano i limiti massimi dell’anticipazione,quinti interessi passivi a gogò.Nei primi sette mesi del 2014 Palazzo Zanca ha incassato per anticipazioni € 100.852.120,rimborsato € 80.109.538,la differenza € 20.742.590 supera abbondantemente il 5%,dobbiamo sperare che le entrate correnti siano adeguate,ma c’è gente che evade,elude,l’ufficio tributi fa DELL’ACQUA da tutte le parti,sono pessimista.Il problema nasce dal fatto che la forbice fra la TEORIA delle regole di bilancio e la REALTA’ della cassa si è allargata nel lavorio normativo,del Testo Unico si è fatto carta straccia.Il calendario dei tributi è ormai in pieno caos,anche le rate del fondo di solidarietà sono in ritardo,l’Italia e i Comuni sono in un bel casino.Tanto paga sempre il cittadino PANTALONE.

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  8. Il consigliere TRISCHITTA,in cerca di visibilità a buon mercato, si intestardisce a cancellare un’isola pedonale gradita alla stragrande maggioranza dei messinesi,più dell’80% nel sondaggio di TempoStretto,per farne un’altra gradita ai suoi amici commercianti,o meglio alla minoranza urlante.Tocca quindi a mariedit fare il consigliere per dare una notizia in anteprima, i consiglieri veri sono in tutt’altre faccende affaccendati.Come al solito TempoStretto arriva sempre primo.La notizia è allarmante, il 29 luglio scorso la Giunta ha deliberato un aumento del limite massimo delle anticipazioni di cassa da € 56.958.552(i 3/12) a € 75.944.736(i 4/12),prevedo prima della fine dell’anno un aumento al limite massimo consentito,5/12 delle entrate correnti costanti del 2012 pari a € 227.834.210.Le motivazioni sono le solite, quelle di una famiglia,studio,negozio,ditta,in grave sofferenza di liquidità,nel caso del Comune per fare fronte a effettive necessità relative ai servizi indispensabili,quasi sempre gli stipendi di Palazzo Zanca,MessinAmbiente,ATM,pignoramenti.Il Comune,a differenza dei cittadini,ha l’obbligo di restituzione delle somme ricevute entro il termine dell’esercizio finanziario,chi non lo fa,sfora un parametro di deficitarietà,che scatta quando l’anticipazione non restituita supera il 5% delle entrate correnti,in più ci sarà l’obiezione della Corte dei Conti.Tutto è fatto dalla politica nazionale per favorire le BANCHE,sempre le BANCHE,infatti è evidente il contrasto fra i tentativi di introdurre discipline più rigide e la prassi rappresentata dalla pioggia di deroghe che alzano i limiti massimi dell’anticipazione,quinti interessi passivi a gogò.Nei primi sette mesi del 2014 Palazzo Zanca ha incassato per anticipazioni € 100.852.120,rimborsato € 80.109.538,la differenza € 20.742.590 supera abbondantemente il 5%,dobbiamo sperare che le entrate correnti siano adeguate,ma c’è gente che evade,elude,l’ufficio tributi fa DELL’ACQUA da tutte le parti,sono pessimista.Il problema nasce dal fatto che la forbice fra la TEORIA delle regole di bilancio e la REALTA’ della cassa si è allargata nel lavorio normativo,del Testo Unico si è fatto carta straccia.Il calendario dei tributi è ormai in pieno caos,anche le rate del fondo di solidarietà sono in ritardo,l’Italia e i Comuni sono in un bel casino.Tanto paga sempre il cittadino PANTALONE.

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  9. Dalla padella alla brace. A questo punto facciamo l’isola pedonale anche sulla tangenziale tremestieri compreso….

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  10. Dalla padella alla brace. A questo punto facciamo l’isola pedonale anche sulla tangenziale tremestieri compreso….

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  11. eroici di che? da quando il xxxxxxxxxxx è considerato atto eroico?

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  12. eroici di che? da quando il xxxxxxxxxxx è considerato atto eroico?

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  13. OGGI è atteso il dato ISTAT sul prodotto interno lordo del secondo trimestre 2014, le indiscrezioni dicono RECESSIONE. Gli effetti della RECESSIONE sono: 1) il calo degli INVESTIMENTI, infatti l’incidenza percentuale di questi sulla spesa totale di Comuni e Regioni scende inesorabilmente anno dopo anno, quasi da prefisso telefonico. Caro Alfredo SCHIPANI, presidente di Confindustria Messina, tu sai benissimo che RENATO sindaco non c’entra un fico secco. 2) Il calo dei REDDITI: investe tutti, ma anzitutto le professioni (ne sanno qualcosa i miei figli), le basse pensioni. 3) il calo dei CONSUMI, soprattutto quelli dell’abbigliamento e alimentari. Purtroppo per gli italiani, i dati dell’ISTAT sono la migliore risposta alla minoranza dei commercianti urlanti e nemici della qualità della vita dei messinesi, supportati dai SEDICI EROI (Ahahahahahah) del Consiglio Comunale. I provvedimenti di MONTI LETTA RENZI sono palliativi, arricchiscono solo le BANCHE, vi ho sommato in qualche commento il totale degli INTERESSI PASSIVI pagati da Palazzo Zanca agli istituti di credito, milioni di euro sottratti ai servizi per i messinesi, basterebbe far pagare il denaro agli enti locali al tasso della BCE, invece costringono i cittadini a foraggiare gli azionisti, spesso politici o armatori. Pensate quanti investimenti potremmo fare con la montagna di interessi pagati a causa del nostro debito pubblico, posseduto dalle banche tedesche, francesi e italiane. SOLO un movimento politico dei cittadini può cambiare radicalmente le scelte economiche, in Italia il MOVIMENTO 5 STELLE.

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  14. OGGI è atteso il dato ISTAT sul prodotto interno lordo del secondo trimestre 2014, le indiscrezioni dicono RECESSIONE. Gli effetti della RECESSIONE sono: 1) il calo degli INVESTIMENTI, infatti l’incidenza percentuale di questi sulla spesa totale di Comuni e Regioni scende inesorabilmente anno dopo anno, quasi da prefisso telefonico. Caro Alfredo SCHIPANI, presidente di Confindustria Messina, tu sai benissimo che RENATO sindaco non c’entra un fico secco. 2) Il calo dei REDDITI: investe tutti, ma anzitutto le professioni (ne sanno qualcosa i miei figli), le basse pensioni. 3) il calo dei CONSUMI, soprattutto quelli dell’abbigliamento e alimentari. Purtroppo per gli italiani, i dati dell’ISTAT sono la migliore risposta alla minoranza dei commercianti urlanti e nemici della qualità della vita dei messinesi, supportati dai SEDICI EROI (Ahahahahahah) del Consiglio Comunale. I provvedimenti di MONTI LETTA RENZI sono palliativi, arricchiscono solo le BANCHE, vi ho sommato in qualche commento il totale degli INTERESSI PASSIVI pagati da Palazzo Zanca agli istituti di credito, milioni di euro sottratti ai servizi per i messinesi, basterebbe far pagare il denaro agli enti locali al tasso della BCE, invece costringono i cittadini a foraggiare gli azionisti, spesso politici o armatori. Pensate quanti investimenti potremmo fare con la montagna di interessi pagati a causa del nostro debito pubblico, posseduto dalle banche tedesche, francesi e italiane. SOLO un movimento politico dei cittadini può cambiare radicalmente le scelte economiche, in Italia il MOVIMENTO 5 STELLE.

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  15. Condivido tutto…anche il commento sulla maglietta del consigliere ex MSI ex AN oggi FI.

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  16. Condivido tutto…anche il commento sulla maglietta del consigliere ex MSI ex AN oggi FI.

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  17. puzza di bruciato 6 Agosto 2014 07:35

    Per favore fategli un’altra foto… In questa sembra l’ultimo giapponese in difesa dell’avamposto dopo la guerra.. In effetti sembra che sia rimasto l’ultimo a credere in un partito con innumerevoli elementi inquisiti, xxxxx e lacchè…

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  18. puzza di bruciato 6 Agosto 2014 07:35

    Per favore fategli un’altra foto… In questa sembra l’ultimo giapponese in difesa dell’avamposto dopo la guerra.. In effetti sembra che sia rimasto l’ultimo a credere in un partito con innumerevoli elementi inquisiti, xxxxx e lacchè…

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  19. Bravo Trischitta!è giusto che la verità si sappia!! perche solo chi ha presenziato agli incontri, ai tavoli tecnici settimanali, alle riunioni e a quant’altro sa quale è stato l’atteggiamento di Cacciola!!L’unico vero responsabile di quanto accaduto è il caro assessore..NON HA VOLUTO INDIETREGGIARE con in filo di umilta’ sulle scelte fatte..Pur avendo sentore evidente di un malcontento presente nell’altro 50% dei cittadini contrari( o cmq fruitori dell’isola..).Peraltro era logico fare dele modifiche, dal momento che i presupposti iniziali erano venuti meno..:
    -parcheggio nel fosso non realizzato perche ci volevano 300.000 euro per smontarlo dal san filippo e rimontarlo li’..
    -Vigili ecclissati..per le vicende che sappiamo..
    -bus navetta scomparso…
    -mancanza di fondi per realizzare il minimo necessario per renderla quanto meno affrontabile: videocamere di sicurezza,cestini dei rifiuti,

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  20. Bravo Trischitta!è giusto che la verità si sappia!! perche solo chi ha presenziato agli incontri, ai tavoli tecnici settimanali, alle riunioni e a quant’altro sa quale è stato l’atteggiamento di Cacciola!!L’unico vero responsabile di quanto accaduto è il caro assessore..NON HA VOLUTO INDIETREGGIARE con in filo di umilta’ sulle scelte fatte..Pur avendo sentore evidente di un malcontento presente nell’altro 50% dei cittadini contrari( o cmq fruitori dell’isola..).Peraltro era logico fare dele modifiche, dal momento che i presupposti iniziali erano venuti meno..:
    -parcheggio nel fosso non realizzato perche ci volevano 300.000 euro per smontarlo dal san filippo e rimontarlo li’..
    -Vigili ecclissati..per le vicende che sappiamo..
    -bus navetta scomparso…
    -mancanza di fondi per realizzare il minimo necessario per renderla quanto meno affrontabile: videocamere di sicurezza,cestini dei rifiuti,

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