Servizi sociali, l’assessore Caroniti risponde ai sindacati: «La colpa non è sempre e solo del Comune»

Servizi sociali, l’assessore Caroniti risponde ai sindacati: «La colpa non è sempre e solo del Comune»

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Servizi sociali, l’assessore Caroniti risponde ai sindacati: «La colpa non è sempre e solo del Comune»

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giovedì 22 Marzo 2012 - 15:26

Il rappresentante di giunta replica alle notizie diffuse nel comunicato congiunto di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa sull’incontro di ieri: «Sembra quasi che le cooperative siano “innocenti”, non è così»

Alla domanda «questa volta quindi ritiene che i sindacati abbiano “toppato”?» l’assessore Caroniti risponde in modo secco: «stavolta credo proprio di sì». A qualche ora di distanza dal comunicato congiunto di Fp Cgil, Cisl Fp e UilPa, sull’incontro di ieri riguardo il problema servizi sociali (convocati i presidenti di Nuova Presenza, Faro 85, Nuove Solidarietà, Azione Sociale, Lilium), il rappresentante di giunta ci ha contattato ritenendo necessario fare delle precisazioni sulla “versione sindacale” dei fatti. Secondo quanto sostenuto da Caroniti, infatti, le posizioni fatte emergere a mezzo stampa dai sindacati (vedi articolo in basso) rispecchiano ben poco quanto in realtà sarebbe emerso dall’incontro. In particolare, a detta dell’assessore «sembra quasi che le cooperative e i rispettivi presidenti siano dei poveri martiri e tutto i problemi dipendano dal Comune. Non è assolutamente così e stavolta, purtroppo, evidentemente anche i sindacati sono caduti nel tranello».

Venendo alle questioni pratiche: «Le richieste che le cooperative vantano nei confronti dell’amministrazione sono da verificare. Si parla di mancato riconoscimento da parte del Comune degli aggiornamenti contrattuali, di spese sostenute dalle cooperative e mai rimborsate, tutti aspetti da accertare e su cui, proprio per questo, abbiamo chiesto parere al collegio di difesa. Inoltre – aggiunge Caroniti – non va dimenticato che molte delle cooperative di cui oggi si parla, non hanno effettuato, quando sarebbe stato necessario, le sostituzioni del personale assente : l’amministrazione però non per forza deve procedere, così come auspicato da alcuni consiglieri, alla rescissione del contratto, che peraltro si spera di scongiurare vista la delicatezza del servizio, ma può, quello sì, applicare delle penale». Mancate sostituzioni che secondo la documentazione consegnata dai consiglieri Conti e Caliò durante l’ultima seduta della commissione servizi sociali riguarderebbero gli asili nodo comunali “L’angolo del cucciolo”, “S.Licandro” e “Camaro”.

Altro aspetto riguarda il pagamento degli stipendi: alcuni lavoratori attenderebbero ancora la tredicesima, ma il Comune sostiene di aver pagato quanto dovuto, «anzi – dichiara Caroniti – a breve verranno consegnato anche il mese di gennaio. Se però le cooperative non corrispondono le somme non è colpa dell’amministrazione. Un ultimo aspetto riguarda poi il rifornimento di carburante, servizio assegnato a ditte i cui costi però, secondo quanto sostenuto dai presidenti, sarebbero troppi elevati rispetto al 3% delle spese generali calcolate dall’amministrazione. Bene – afferma il rappresentante di giunta – le cooperative sarebbero libere di rescindere l’accordo puntando ad un offerta più vantaggiosa, perché non lo fanno?». Tante come si evince, le precisazioni avanzate dall’assessore che aggiunge: «Tutte le cooperative, ad eccezione di due (Nuova Presenza e Nuova Solidarietà, ndr), stanno svolgendo un buon servizio, e non siamo noi a dirlo ma le risposte ottenute dai questionari che abbiamo distribuito. Lo stesso si dica per la gestione dei Cag, ecco perché non ritengo giusto che le carenze di qualcuno debbano far emergere un giudizio negativo sull’intero settore. La verità non è questa e quanto messo a verbale in sede di incontro lo confermerà». (E. DEP)

6 commenti

  1. liliana parisi 22 Marzo 2012 15:49

    Mi piacerebbe sapere chi c’è dietro le cooperative.Sarebbe il caso che si facesse una volta per tutte un’analisi dei bisogni e poi il Comune assumesse direttamente i lavoratori(anche solo a tempo determinato come fanno altri Comuni italiani)mettendoli alle dipendenze dei relativi Assessorati:non so se costerebbe di più,ma certo ci sarebbe pari possibilità di accesso al lavoro per tutti, sarebbero più garantiti lavoratori e utenti, e si eviterebbero contenziosi e sfruttamento. Ma forse questo va contro le logiche clientelari.

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  2. ma sempre le fasce più deboli subiscono la “mala gestione ” dei servizi offerti dal comune siano essi la raccolta dei rifiuti, il trasporto pubblico ed i servizi sociali appunto in questo caso gli utenti(anziani, disabili, e lavoratori9 e l’assessore ed i sindacati che fanno: balbettano l’uno contro gli altri…… patetici…. e poveri i lavoratori di quelle cooperative che ancora non hanno ricevuto ne la tredicesima mensilità e ne gli stipendi di gennaio e febbraio ancora oggi 22 marzo, stiamo quasi per arrivare a pasqua!
    ma non provano un minimo di vergogna

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  3. INNOCENTI LE COOPERATIVE? Invito l’Agenzia delle Entrate, l’INPS,l’INAIL,la Guardia di Finanza,l’Ispettorato del lavoro,ad indagare sul meccanismo del SOCIO LAVORATORE,che assomiglia molto alle finte PARTITE IVA,di cui si parla tanto in questi giorni.Poi è assodato,che le COOPERATIVE SOCIALI hanno padrini politici,funzionano da cinghia di trasmissione del voto di scambio,per non parlare delle COOPERATIVE EDILI,altrettanto responsabili della devastazione delle nostre colline. Cosa ci azzeccano i messinesi,anarchici ed individualisti,con le gloriose,compassionevoli,forti,generose,solidali,democratiche,proletarie,caratteri della grande storia delle Cooperative?
    Dalle Società di Mutuo Soccorso alla Lega,furono uomini,come Mazzini e Marx,gli ispiratori,ma la forza arriva dalle classi operaie e bracciantili,che le fecero nascere e radicare nel tessuto sociale italiano del nord Italia.
    Distrutte dal fascismo, le cooperative rinascono più grandi e più forti,i simboli più conosciuti furono il libretto della spesa a rate e la lega “rossa” che sosteneva lo sciopero degli operai.Noi siamo estrani a questa magnifica storia,l’abbiamo macchiata.

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  4. caro assessore la colpa non e’ sola del comune? Ma chi da la gestione di questi servizi? IL problema e’ che siete una vergogna sia comune che coop che fanno imprenditoria sulle spalle dei lavoratori vergogna d’ITALIA

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  5. alfredocinque 23 Marzo 2012 13:38

    Le cooperative danno la colpa al comune, il comune dice che la colpa è delle cooperative…..i responsabili delle cooperative scaricano la colpa sulla congiunzione astrale negativa….la congiunzione astrale negativa scarica la colpa alla regione, la regione risponde che non è colpa sua se lo sport del salta fossi è tra i più popolari a Messina….ancora nessun PM si rende conto di tutto questo schifo???? per non parlare dei sindacati, FP CGIL a parte, per il resto solo timidi annunci e proclami niente di più. Intanto alcuni lavoratori di azione sociale aspettano la mensilità di settembre! Il sindaco in tutto questo ha i prosciutti sugli occhi e il salame nelle orecchie…

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  6. Cosa fare quando il datore di lavoro paga in ritardo lo stipendio?
    Il diritto alla retribuzione del lavoro è disciplinato dall’art. 36 della Costituzione e dell’art. 2099 del Codice Civile. Con tali articoli si impone al datore di lavoro di rispettare i vincoli contrattuali, compresa la data di erogazione dello stipendio, imposti per legge o dai CCNL a livello nazionale o locale. Rispettare tale scadenza è importante anche ai fini del conteggio delle ore di lavoro mensili.

    Quali sono i diritti del lavoratore che riceve lo stipendio in ritardo?
    Per il lavoratore poi, ricevere in ritardo lo stipendio può portare al ritardo di pagamento dei suoi creditori (ad es. la banca per le rate di mutuo, o l’azienda di fornitura elettrica per le utenze). Per tale ragione il diritto del lavoratore che riceve in ritardo lo stipendio è quello di vedersi corrisposto anche il pagamento degli interessi maturati. Tali interessi derivano dal fatto che la retribuzione rientra tra i crediti aventi per oggetto una somma di denaro dal momento in cui gli stessi sono divenuti liquidi ed esigibili
    In ultimo, il lavoratore che riceve lo stipendio in ritardo può richiedere anche il risarcimento dei
    danni morali derivanti da una situazione di disagio ed incertezza causate dal comportamento doloso del datore di lavoro.

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