8 Capigruppo alla giunta: inopportuno votare il Prg a un mese dalle urne

8 Capigruppo alla giunta: inopportuno votare il Prg a un mese dalle urne

8 Capigruppo alla giunta: inopportuno votare il Prg a un mese dalle urne

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mercoledì 09 Maggio 2018 - 05:01

"Così facendo si vincolano le scelte dei futuri organi eletti" scrivono i capigruppo. Anche il candidato sindaco del centro sinistra Saitta rileva come i tempi siano troppo stretti. Ma la giunta insiste in quella che è una scelta poco elegante anche sotto il profilo politico.

Nel lungo elenco degli atti last minute che l’amministrazione Accorinti sta portando avanti a un mese dal voto, vorrebbe inserire anche l’approvazione da parte del Consiglio comunale dello Schema del Prg e della Variante di salvaguardia.

La giunta ha chiesto alla presidente del Consiglio Emilia Barrile di inserire le delibere all’ordine del giorno come “atti urgenti ed improrogabili”, sebbene siano trascorsi 5 anni dall’avvio di entrambi gli iter. Al di là dell’aspetto strettamente tecnico-giuridico rispetto al fatto che siano atti urgenti, c’è una questione di opportunità (e volendo anche di eleganza politica), nel far votare a 4 settimane dalle amministrative, atti che riguardano le strategie urbanistiche della città per i prossimi 20 anni. Chiunque vincerà le elezioni, (compreso Accorinti) ha tutto il diritto di decidere in materia di Prg e strumenti urbanistici e potrebbe non essere della stessa idea dei predecessori.

Se il candidato sindaco Antonio Saitta ha evidenziato come i tempi siano troppo stretti e il consiglio di fatto sia decaduto per la fine della legislatura, ben 8 capigruppo (Angelo Burrascano, Claudio Cardile, Nino Carreri, Alessandro La Cava, Francesco Pagano, Giuseppe Santalco, Fabrizio Sottile, Benedetto Vaccarino) con una nota sottolineano proprio l’opportunità che la decisione su queste tematiche spetti alla prossima amministrazione.

“Apprezziamo lo sforzo fatto dall'amministrazione per predisporre lo Schema di massima e le prescrizioni esecutive del nuovo PRG della città di Messina- si legge- Rileviamo che l'avvio del procedimento è avvenuto il 5/12/2013 , tuttavia solo dopo oltre 4 anni la Giunta con delibera n° 197 del 10 aprile 2018 ha approvato lo Schema.

L'amministrazione con nota del 26 aprile, ritenendo sussistenti le condizioni di urgenza e improrogabilità, invita la Presidenza del Consiglio ad avviare le procedure per l'adozione da parte del Consiglio.

In maniera frettolosa la proposta di delibera è stata inviata ai Quartieri per il loro parere consultivo e gli stessi si sono espressi con n° 2 astensioni, 2 parere contrari e 2 pareri favorevoli, evidenziando quindi una palese diversa visione.

Non si ritiene di entrare nel merito sulla sussistenza o meno dei principi di urgenza ed improrogabilità sostenuti sia dal Vice Segretario Generale che dal Sig. Assessore.

Ci si richiama, invece, alla questione attinente al diverso profilo della "opportunità", tant'è che la stessa Circolare del Ministero dell'Interno del 7.12.2006, richiamata dalla stessa amministrazione, evidenzia "Il problema si pone soprattutto nei casi in cui il potere, esercitato in prossimità del suo spirare, regola situazioni future producendo effetti permanenti e/o differiti che vincolano nelle scelte discrezionali il successivo titolare della potestà.

In considerazione di ciò, al fine di non precludere o comunque vincolare le scelte discrezionali degli organi neo eletti, bisogna valutare se privilegiare l'urgenza ed improrogabilità propugnata da Accorinti (prescindendo sulla effettiva sussistenza), ovvero privilegiare un approccio futuro programmatico da parte del Sindaco e del Consiglio Comunale che il 10 giugno saranno eletti.

Atteso quanto precede, considerato che potenzialmente siederanno nel Consiglio Comunale forze politiche che oggi non sono presenti, ma di rilevanza nazionale e regionale, riteniamo opportuno che i candidati a Sindaco abbiano la possibilità di poter valutare ed approfondire i temi contenuti nel nuovo PRG, interagendo anche con i professionisti che lo hanno predisposto, evitando così che una Giunta ed un Consiglio a fine mandato possano decidere le scelte future della città”.

I capigruppo sottolineano come ad esempio in questo momento in Consiglio comunale non vi siano rappresentanti del M5S, che è il primo partito nazionale (e che certamente nel prossimo consiglio avrà una corposa rappresentanza) nonché eletti di Diventerà Bellissima (che è movimento Regionale). E’ chiaro a tutti che il prossimo consiglio comunale avrà una “mappa geo politica” che non è quella attuale e lasciare in eredità ai due futuri organi rappresentativi due strumenti urbanistici votati a meno di un mese dalle elezioni è a dir poco azzardato oltre che una mancanza di rispetto per chi in questo momento è candidato e per chi siederà sia in Aula che in giunta.

Anche il candidato sindaco del centro sinistra Antonio Saitta ha evidenziato come i tempi siano troppo stretti e a ridosso dal voto: "La tutela ambientale e la lotta al dissesto-ha sceitto- insieme ad una migliore manutenzione e cura del territorio sono aspetti importanti del mio programma. Esiste già un insieme di norme di tutela ambientale che sono legge e che si possono già applicare, come ad esempio il Piano di assetto idrogeologico, il piano paesaggistivo e le norme a tutela di ZPS E SIC"

Rosaria Brancato

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