De Luca: “Essenziale una nuova metodologia di pianificazione urbanistica”

De Luca: “Essenziale una nuova metodologia di pianificazione urbanistica”

De Luca: “Essenziale una nuova metodologia di pianificazione urbanistica”

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giovedì 17 Maggio 2018 - 11:09

“E’ bene chiarire da subito – si legge in un comunicato - che non riconosciamo ed accettiamo quanto prodotto in questi cinque anni dall’assessore De Cola ed è pertanto necessario mettere un punto e ripartire”

“Devono essere individuate le strategie di riqualificazione del patrimonio comunale esistente, con l’indicazione delle nuove infrastrutture ritenute strategiche per una moderna visione della città di Messina, partendo dal tema principale rappresentato dalla pianificazione urbanistica generale ed attuativa”. A dirlo il deputato regionale Cateno De Luca , candidato sindaco di Messina che aggiunge.

“La nostra linea programmatica di sviluppo territoriale, è stata denominata volutamente “Riqualificazione urbana ed edilizia e pianificazione territoriale”. Ciò in maniera netta, definisce uno spartiacque preciso delle linee programmatiche afferenti le politiche del territorio. Riqualificazione urbanistica ed edilizia come primo atto di indirizzo integrata e complementare ad una pianificazione territoriale generale. Nel resto del territorio nazionale, dove ormai si è giunti ad una terza o forse una quarta generazione della pianificazione urbanistica, è consuetudine tripartire i ragionamenti sul territorio in pianificazione strategica, piani operativi e piani regolativi. Senza voler scimmiottare ciò che altrove ha funzionato e funziona, in quanto ogni territorio ha una sua storia ed un suo background, appare comunque utile quantomeno utilizzare in maniera ragionata quanto di buono è già stato fatto”.

“L’idea- continua De Luca – è quella di redigere un piano operativo del “Sindaco”, con durata quinquennale (durata del mandato) in cui individuare ciò che si intende fare (alta priorità) il tutto incardinato all’interno di una pianificazione strategica, attraverso la redazione di un documento programmatico che possa disegnare le tappe di sviluppo della città e del suo territorio da oggi al 2023, realizzato attraverso un metodo e un processo finalizzati ad aggregare e coinvolgere tutta la comunità locale in una riflessione sul proprio futuro e sulle azioni e i progetti per realizzarlo. Infine, seppur in una logica circolare e non sequenziale, si incardina il sistema regolativo, che deve essere univoco e non suscettibile di orientamenti ed interpretazioni (dare certezze ai cittadini). Senza fare proclami roboanti e senza voler commentare e/o spiegare nulla su quanto e come interpretare il variegato mondo normativo, il motto che dovrà caratterizzare l’azione sul territorio, Riqualificazione urbanistica ed edilizia, è unico e solo: tutti insieme per il bene della città. L’azione sul territorio spesso e volentieri non si concretizza per la esagerata, ingiustificata e non utile burocrazia”.

“ Il cittadino – prosegue – ha bisogno di risposte certe, un modus operandi di tipo anglosassone, un intervento, qualunque esso sia, o si può fare o non si può fare. È impensabile che esistano le interpretazioni e gli orientamenti che cambiano da ufficio ad ufficio (a seconda del funzionario) le norme si applicano e non si interpretano. Pertanto, forse risulta più utile essere chiari e diretti e soprattutto provare a trovare le soluzioni, laddove esistono, insieme per il bene della città. A tal proposito risulterà utile scrivere le regole in maniera condivisa, affinché tutti sappiano quali siano le modalità per operare. I fini e gli obiettivi della pianificazione della città che vorremmo, La nuova idea di città, e, al contempo, delle strategie di riorganizzazione spaziale per perseguirli, è bene chiarire da subito che non riconosciamo ed accettiamo quanto prodotto in questi cinque anni dall’assessore De Cola ed è pertanto necessario mettere un punto e ripartire”.

“Ciò, è questo va chiarito subito, non significa che si disconoscono le reali criticità oggettive della città di Messina. A tal proposito – spiega De Luca – il punto di partenza è indubbiamente calibrato sul sistema delle invarianti strutturali che costituiscono elementi cardine e caratterizzanti dell’identità territoriale e culturale dei luoghi e garantiscono irrinunciabili equilibri ambientali ed insediativi non negoziabili nel processo di trasformazione del territorio. Sulla scorta delle valutazioni oggettive ed inconfutabili, sopra riportate, di seguito si evidenziano i punti di forza che dovranno caratterizzare il nuovo Piano Regolatore: Completamento dei Piani di Risanamento; Riqualificazione urbanistica/edilizia; Un sistema della mobilità sostenibile; Individuazione di landmark territoriali attraverso la realizzazione di opere pubbliche con specifiche funzionali precise (il ponte sullo stretto, il nuovo palazzo municipale, il nuovo palazzo di giustizia, ecc.)”.

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