Scoppia la pace nel Pd di Barcellona: il candidato di tutti è Turrisi. Ma Munafò non si ritira

Scoppia la pace nel Pd di Barcellona: il candidato di tutti è Turrisi. Ma Munafò non si ritira

Rosaria Brancato

Scoppia la pace nel Pd di Barcellona: il candidato di tutti è Turrisi. Ma Munafò non si ritira

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domenica 26 Aprile 2015 - 06:33

Il Pd di Barcellona ritrova l'unità dopo le recenti lacerazioni. I circoli si sono ricompattati sul nome di Giusi Turrisi che è così il candidato ufficiale del Pd alle amministrative di fine maggio. Soddisfatto il segretario provinciale Basilio Ridolfo che insieme al segretario organizzativo regionale Rubino ha tessuto la tela della compattezza. Ma Giovanni Munafò, l'altro candidato Pd,non si ritira: "la sinistra è caduta nella trappola della destra".

Alla fine ha prevalso il buon senso e l’unità. Il Pd a Barcellona correrà compatto, ritrovandosi sotto un’unica bandiera.

E’ stata una lunga notte quella che si è conclusa con la decisione di tutti e 4 i circoli di Barcellona, alla presenza del segretario provinciale Basilio Ridolfo, del segretario regionale organizzativo Antonio Rubino e del segretario comunale Francesco Russo di sostenere, senza fibrillazioni e contrasti, Giusi Turrisi, ponendo fine alle diatribe delle scorse settimane e soprattutto aprendo le porte all’assegnazione del simbolo Pd alla lista.

“La recente sfiducia al sindaco di Barcellona- si legge nel documento congiunto firmato da Ridolfo,Rubino, Russo e dai 4 presidenti di circolo Floramo, Abbate, Alosi, Biondo- impone al PD un comportamento serio e coerente nei confronti dei nostri elettori e di tutta la cittadinanza dimostrando di essere all’altezza della sfida che il più grande partito del paese non può permettersi di perdere. Insieme abbiamo assunto la decisione di sostenere unanimemente la candidatura a sindaco dell’Avv. Turrisi. Da adesso lavoreremo alla costruzione della lista del PD forte e competitiva ed alla stesura di un programma che offriremo a Turrisi all’insegna del rilancio della città di Barcellona. E’ prevalsa l’unità sulla divisione, l’amore per il PD, per la sua gente ed il senso di responsabilià verso gli elettori che non hanno smesso di sperare nell’impegno di un PD protagonista dell’azione amministrativa della città”.

Dopo giorni di dibattiti e mentre la Collica, che conta sull’appoggio di renziani e civatiani, ha già ingranato la marcia, il Pd lacerato sui nomi rischiava di perdere terreno e perdere anche il treno per il ballottaggio. Ridolfo e Rubino non si sono arresi e con un lavoro di diplomazia sono riusciti a “smussare gli angoli” e gli attriti tra i circoli (il documento di sostegno a Turrisi è infatti firmato da tutti e 4 circoli, compreso quello che finora era propenso ad appoggiare Munafò),arrivando quindi a quella che è la soluzione finale, l’ufficialità di un Pd unito. E già questa a Messina e di questi tempi è una notizia da scoop.

“Esprimiamo soddisfazione per il risultato raggiunto con senso di responsabilità e serietà da parte del gruppo dirigente di Barcellona- commentano Ridolfo e Rubino- Da giorni lavoriamo a questa conclusione e siamo convinti che la fatica sarà ripagata dalla vittoria di Turrisi e dall’affermazione del PD. Chi ha gufato sulle nostre divisioni avrà un’amara sorpresa e ancora più amara il 31 maggio quando torneremo al governo della città di Barcellona.”

Chi non ci sta è l'altro candidato del Pd, finora sostenuto da una parte di un circolo, Giovanni Munafò, che dichiara a Tempostretto: "Io non mi ritiro affatto, continuerò la mia corsa per le amministrative. La sinistra è caduta nella trappola della destra e di chi sta appoggiando Turrisi. Nei giorni avevo chiesto al segretario cittadino Russo di dimettersi, evidentemente le cose sono andate in modo diverso, ma io tiro dritto".

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. Credo che sia sempre più urgente avviare la fase di tesseramento e ricostituzione degli organi provinciali del PD, non è infatti possibile proseguire con decisioni prese dall’alto pilotate da deputati che credono di poter, ancora oggi, rappresentare il PD messinese. Il risultato è infatti una grande divisione con parte del partito che andrà sommessamente in ordine sparso non riconoscendo candidati a sindaco sbarcati all’ultima ora nel partito e senza un serio confronto nei circoli con i militanti! Non vorrei, infine, che questo ritardo nel ricostruire il partito messinese sia dovuto proprio al fatto di volere continuare a decidere tutto dall’alto senza dipendere da organismi oggi sempre più difficili da controllare!

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  2. Credo che sia sempre più urgente avviare la fase di tesseramento e ricostituzione degli organi provinciali del PD, non è infatti possibile proseguire con decisioni prese dall’alto pilotate da deputati che credono di poter, ancora oggi, rappresentare il PD messinese. Il risultato è infatti una grande divisione con parte del partito che andrà sommessamente in ordine sparso non riconoscendo candidati a sindaco sbarcati all’ultima ora nel partito e senza un serio confronto nei circoli con i militanti! Non vorrei, infine, che questo ritardo nel ricostruire il partito messinese sia dovuto proprio al fatto di volere continuare a decidere tutto dall’alto senza dipendere da organismi oggi sempre più difficili da controllare!

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