Bramanti contro De Luca. Così al primo turno e cinque anni fa

Bramanti contro De Luca. Così al primo turno e cinque anni fa

Marco Ipsale

Bramanti contro De Luca. Così al primo turno e cinque anni fa

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sabato 23 Giugno 2018 - 04:17

Bramanti ha preso l'8 % e 10mila voti in più. Ma perde rispetto alle sue liste, al contrario di De Luca. Un dato che cinque anni fa fu decisivo pro Accorinti

L'ultimo giorno prima del voto, la fine di una campagna elettorale estenuante, fatta di polemiche più che di programmi. Domani, dalle 7 alle 23, i messinesi dovranno scegliere il loro nuovo sindaco: Dino Bramanti o Cateno De Luca. L'unica certezza è che si registrerà un importante calo di affluenza rispetto al primo turno, come accade ad ogni ballottaggio e come è previsto possa accadere ancor più stavolta. Cinque anni fa l'affluenza fu del 70,22 % al primo turno e del 45,81 % al secondo. Quest'anno è stata del 65 % al primo turno ed è quindi probabile possa ora attestarsi su un bassissimo 40 %, o forse anche meno.

Sempre cinque anni fa il ballottaggio ribaltò il risultato del primo turno. Felice Calabrò, candidato del centrosinistra, aveva ottenuto il 49,94 %, mancando la vittoria al primo turno davvero per una manciata di voti, mentre Renato Accorinti si era fermato al 23,88 %, una differenza tra i due di oltre 21mila voti. Ma mentre Calabrò perdeva il 15 % rispetto al totale delle sue otto liste (65,42 %), Accorinti il 15 % lo guadagnava rispetto alla sua unica lista (8,25 %). Un dato che si rivelò decisivo al ballottaggio, situazione opposta rispetto al primo turno tra i due candidati: Accorinti al 52,67 %, Calabrò al 47,33 %, con un vantaggio di quasi 5mila voti.

Un precedente che fa sperare Cateno De Luca, che ha ottenuto il 19,81 % dei voti rispetto al 28,26 % di Dino Bramanti. Differenza di 8 punti percentuali e 10mila voti, meno marcata rispetto a quella tra Calabrò e Accorinti ma pur sempre notevole. Come cinque anni fa, però, anche stavolta il candidato in testa ha perso rispetto alle sue dieci liste, il 10 % in meno sul 38,37 % totale. Al contrario, De Luca ha guadagnato il 7 %, perché le sue liste hanno totalizzato insieme il 12,65 %.

Per non riscrivere il copione di cinque anni fa, Bramanti deve quantomeno riuscire a mantenere i voti di quel 28 % di cittadini che lo hanno già scelto al primo turno. Poi saranno decisivi i voti di chi al primo turno si è orientato su altri candidati. Difficile fare previsioni perché tutt'e tre gli altri che si giocavano il ballottaggio non hanno dato indicazioni di voto, dichiarando di non riconoscersi in nessuna delle due proposte. Un bacino di voti consistente, se si pensa che Saitta, Accorinti e Sciacca hanno raccolto insieme il 46 % dei voti. Molti saranno gli astenuti ma c'è anche chi, pur non condividendo la politica dei due contendenti, si orienterà verso ciò che ritiene il male minore.

Un commento

  1. letterio.colloca 23 Giugno 2018 21:56

    Oramai è arrivato il tempo dell’ABBANDONO di codesta città che altro non da che disservizi, sporcizia e quanto di PEGGIO ci si possa aspettare da un villaggio del terzo mondo!

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