Maria Flavia Timbro: «Questo è il tempo della r-esistenza»

Maria Flavia Timbro: «Questo è il tempo della r-esistenza»

Maria Flavia Timbro: «Questo è il tempo della r-esistenza»

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venerdì 22 Giugno 2018 - 15:28

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione dell’esponente di Articolo 1, vicesindaco designata del candidato del centrosinistra Antonio Saitta

Il primo turno delle amministrative del 10 giugno ci consegna un dato, apparentemente, sconfortante.

Tutte le forze progressiste, civiche, di sinistra di questa città sono state sconfitte, al ballottaggio vanno due esponenti della destra locale, quella clientelare e quella populista. Di fronte a questo risultato alcuni di noi hanno pianto, alcuni si sono indignati, altri sono rimasti in silenzio, immobili. E invece no, questo non è il tempo del silenzio, non è il tempo dell’immobilismo, non è il tempo del disimpegno. Questo è il tempo della r-esistenza.

È tempo di guardarsi intorno e accorgersi che non siamo soli, non siamo soli e non siamo pochi. È tempo di guardarsi intorno e ammettere che, fin qui, abbiamo camminato con le stesse scarpe su diverse strade o con diverse scarpe su una strada sola.

Questo non è più il tempo dei distinguo, delle divisioni, delle battaglie identitarie, questo è il tempo dell’unità, è il tempo di un percorso condiviso, aperto a tutti, partiti, movimenti, comitati, società civile. È il tempo di una opposizione civile, condotta dentro e fuori dalle istituzioni, dentro le aule del consiglio comunale, per le strade, per le piazze di questa città.

A tutte le cittadine e i cittadini che avvertono l’urgenza di battersi per ridurre le diseguaglianze che rendono iniqua questa città, a tutti coloro che credono che Messina non debba tornare ostaggio dei poteri forti, a tutti coloro che credono che prima che un futuro roseo questa città si meriti un presente solido, a tutti coloro che rispettano e non disprezzano le istituzioni democratiche, a chi per questa città voleva scrivere una pagina nuova, di cambiamento reale e concreto, noi diciamo facciamoci argine.

Facciamoci argine, insieme, al dilagare del clientelismo e del disprezzo delle regole. Facciamoci argine, insieme, al diffondersi dell’odio sociale, che tanto non è urlando o alzando la voce che si alza la testa e non è sbattendo i pugni sul tavolo che si prende in mano la situazione.

Questa è una città a cui non servono siparietti comici, serve senso di umanità. E’una città a cui non servono veleni e rabbia cieca, le serve fermezza e determinazione amministrativa, non le serve chi si spende in nome di un groviglio di interessi e di privilegi, le serve qualcuno che si batta in nome di un bagaglio di diritti e di valori.

Troviamo il modo, dunque, per dire che questa città è anche nostra, di tutti quelli come noi che da questo risultato non si sentono rappresentati, chè tra quei sindaci non c’è anche il nostro.

Troviamo il modo per dire che sembriamo pochi e invece siamo tantissimi, per dire che non abbiamo bisogno di simboli, di definizioni, di forme o contenitori per riconoscerci e raccontare chi siamo, hanno sempre parlato, parlano e parleranno sempre per noi fatti, gesti, comportamenti, colori, valori.

Troviamo il modo, dunque, per dire che noi siamo sempre esistiti, esistiamo e r-esistiamo in questa città che, lei sì, è anche la nostra. A partire da domenica.

4 commenti

  1. se il centrosinistra invece dello stinto e vecchio Saitta avesse candidato la Timbro a sindaco, domenica sarebbe stato ballottaggio Timbro / Bramanti !

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  2. Bravissima! Hai detto bene e con chiarezza quello che chi ha votato altri rispetto ai candidati al ballottaggio volevano sentire!Per contarsi, tuttavia,ci vuole un segno concreto:annullare la scheda votando un candidato terzo..E invece arrivano con wattApp inviti a votare l’uno o l’altro candidato al ballottaggio con giustificazioni cervelloriche che appartengono alla migliore democrazia cristiana..Coraggio!saresti stata un vicesindaco eccellente..continua così

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  3. Domenico Musiano 23 Giugno 2018 13:19

    Bellino questo articolo di questa semplice lettrice Flavia Timbro, però è molto astratto…diciamo che è una specie di romanzo/poesia.

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  4. BRAVISSIMA!Saresti stata un ottimo vice sindaco… continua dicendo chiaramente che per contarci bisogna annullare la scheda con un nome diverso dai due candidati che sono distanti anni luce da noi..Mentre su wattApp personali arrivano da parte di candidati di Saitta inviti a votare l’uno o l”altro candidato accompagnati da ragionamenti strani degni della migliore democrazia cristiana..
    È stato un errore lottare tra voi e Accorinti..Perché alla fine la città sarà consegnata ad altri..Così come avvenne x Providenti..La sinistra e ‘ nata x unire le forze..E invece pare che ami dividersi e perdere. Siamo alla fine della umanità
    Perché per dare segnali lasciamo morire i nostri fratelli più sfortunati …BASTA!CONTIAMOCI

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