Nino Germanà: Berlusconi un fuoriclasse. Messina deve tornare a contare a Roma

Nino Germanà: Berlusconi un fuoriclasse. Messina deve tornare a contare a Roma

Rosaria Brancato

Nino Germanà: Berlusconi un fuoriclasse. Messina deve tornare a contare a Roma

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martedì 30 Gennaio 2018 - 08:09

Dopo un periodo di silenzio post-Regionali Germanà torna in campo, in lista nel Proporzionale: "Il risultato di novembre m'impone di continuare e sono pronto ad una doppia sfida, Roma e le amministrative. Non come sindaco ma come forza determinante"

Ci sono eccome, anzi, proprio in virtù dei risultati ottenuti alle Regionali sono proiettato verso le prossime competizioni, Politiche e Amministrative . Forza Italia ha i numeri per tornare a governare, insieme al centro-destra, e sono pronto a dire la mia. In città sono il secondo più votato del centro destra dopo Luigi Genovese , il quarto più votato tra le liste di Forza Italia ed il decimo assoluto in Sicilia tra i candidati di tutte le liste. Non ho nessuna intenzione di stare nelle retrovie……”.

Nino Germanà non vive la mancata conferma all’Ars, nonostante gli oltre 11 mila voti, come una sconfitta ma come il trampolino che lo sta portando al voto del 4 marzo candidato nella circoscrizione plurinominale di Messina per la Camera dei Deputati dietro la capolista l’ex Ministro Prestigiacomo ( praticamente blindato). Subito dopo l’esito delle Regionali si è preso tempo per analizzare il dato conseguito e adesso è pronto, con il suo gruppo, ad una nuova doppia campagna elettorale: Politiche e amministrative, che potrebbe diventare tripla qualora dovessero aggiungersi le elezioni per la Città Metropolitana.

Ho dimostrato in più competizioni che non temo il confronto con il voto di preferenza e i risultati sono dalla mia parte. 11046 persone alle Regionali hanno scritto il mio nome sulla scheda, questo mi basta per sentirmi vincitore. Se sono rimasto fuori, nonostante un consenso così ampio è a causa di una legge elettorale che ha portato all’Ars 60 deputati che hanno preso molto meno di me. Il mio risultato non solo m’inorgoglisce perché significa che la gente ha premiato il mio operato, ma m’impone di continuare. Lo devo alla mia squadra, che continua a crescere”.

L’ex parlamentare ed ex deputato regionale è convinto che la Sicilia farà da “apripista” per le Politiche, come accaduto spesso in passato quando a pochi mesi dalle regionali il quadro delle Politiche successive è stato analogo. Crocetta vinse le Regionali del 2012 e nel febbraio 2013 toccò al centro-sinistra iniziare a governare il Paese.

Il modello Sicilia col tandem Miccichè-Musumeci si è mostrato vincente, il centrodestra unito vince e sa governare come abbiamo già dimostrato in passato. A differenza del Pd e della sinistra che hanno sgovernato l’isola per quasi un decennio e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. E poi parliamoci chiaro Renzi ha deluso gli Italiani e Berlusconi è un fuoriclasse, l’ho visto la scorsa settimana ed è in splendida forma pronto a prendere in mano la guida del Paese

La sfida che Germanà vuol portare avanti non riguarda soltanto Roma, ma anche le amministrative e lo stesso partito, nel quale, dopo l’esodo dei forzisti storici, la scissione nel Pdl, l’ingresso nel 2015 delle truppe genovesiane provenienti dal Pd, ed ancora i recenti ritorni alla “casa madre” fino alla nascita a fine dicembre della “quarta gamba”, gli equilibri sono in continuo cambiamento e nulla è dato per scontato.

Nel 94 a Messina siamo stati protagonisti della nascita e della crescita di Forza Italia , a maggior ragione lo sarò adesso col massimo impegno. Questo vale anche per Messina, umiliata in questi anni dalla mancanza di strategie politiche, dall’assenza di qualsiasi programmazione o idea trainante. L’amministrazione Accorinti ha vivacchiato per 5 anni. Le idee le abbiamo, impresa, occupazione, turismo e grandi opere ma prima di tutto bisogna ripartire dai servizi essenziali viabilità e pulizia in una città che è sempre più sporca. Quel treno erroneamente chiamato tram che ha spaccato la città in 2 va ripensato, così come tutta la viabilità solo così potremo avere le idee chiare anche sull’isola pedonale, che oggi appare difficile da realizzare come se fosse il Ponte sullo stretto… Dobbiamo rialzarci e iniziare a pedalare, ma non con la bicicletta di Accorinti, da quella dobbiamo scendere e anche in fretta, ha le gomme bucate perché è finita in una delle migliaia di voragini che non ha mai riparato. Non sono stati in grado neanche di garantire l’ordinaria amministrazione”.

Per Germanà, come per tutti gli esponenti del centro-destra l’avversario da battere è il M5S mentre il Pd deve fare i conti con le lacerazioni interne e con Liberi e Uguali che sta puntando a dimostrare che ha i numeri, facendo dell’isola la roccaforte. I Dem a Messina con la corrente accademica hanno trovato nuova linfa, ma il partito deve essere ricostruito e non si può fare in poche settimane.

Se il Pd rinnova la classe dirigente non posso che augurarmelo, soprattutto per la città . Se il M5S vuol continuare a fare la stessa campagna elettorale delle Regionali faccia pure…..Evidentemente sanno soltanto protestare, ci dicano invece cosa vogliono fare e soprattutto cosa hanno fatto. Non rappresentano più la novità, anzi….abbiamo visto i pasticci delle parlamentarie…. e là dove hanno governato non hanno risolto nulla e sono incappati nelle indagini come chiunque altro. Adesso Grillo sta iniziando la ritirata e non definirei Di Maio uno statista…. Forza Italia ha già dimostrato di saper amministrare. Noi abbiamo governato, questa è la differenza. Il nostro programma guarda alla speranza di un cambiamento, non guarda indietro, guarda avanti”.

A metà febbraio lancerà la sua scommessa e le proposte per le amministrative, non come candidato sindaco, ma come forza che vuol essere determinante nelle scelte delle persone e del programma. Tra le prime cose da cambiare dovrà esserci anche il rapporto tra Messina e Roma.

Ho l’occasione di tornare a Roma e per noi è un passo importante. In questi anni c’è stata una rappresentanza debole nei confronti del governo centrale. Non entro nel personale ma non siamo riusciti a battere i pugni per difendere Messina. Faccio l’esempio dell’ospedale Piemonte, la spinta per salvarlo e per proporre al Ministro della sanità la soluzione è partita da 3 deputati regionali, io, Beppe Picciolo e Santi Formica. La deputazione parlamentare non ha fatto sentire adeguatamente la sua voce, a volte serve battere i pugni sul tavolo per farsi sentire. Penso all’accorpamento dell’autorità portuale con Gioa Tauro. Sono state fatte solo battaglie di retroguardia, al ribasso, per limitare i danni”.

La nota dolente è la candidatura nel Collegio Uninominale di Messina di Matilde Siracusano, che ha scatenato le polemiche in tutto il centro-destra ma lui prova a smorzare i toni “L’ha voluta direttamente il Presidente Berlusconi che in passato non ha sbagliato candidando Mariastella Gelmini o la Prestigiacomo entrata in parlamento a 24 anni e oggi capolista o Nunzia Di Girolamo. Perché avere pregiudizi? Votare il candidato della coalizione che si sceglie significa condividere un progetto e dai sondaggi che abbiamo siamo certi che la maggioranza del paese sceglierà il progetto del centro destra e Forza Italia”.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. Avendolo candidato, capisco che Berlusconi sia un fuoriclasse per Germanà. Io, avendo costantemente votato Forza Italia dal 94, alle ultime regionali ho dovuto votare PD per non ritrovarmi tra gli astensionisti.
    Oggi la situazione si è ulteriormente aggravata, almeno nella mia città, dopo che sono state candidate due emerite sconosciute, prive della benché minima esperienza, tranne che per una di loro che, avendo diretto l’ente Fiera per un breve periodo, si è ritrovata a dover rispondere di ben 12 capi di imputazione, risultando assolta solo per 9.

    Mantengo la stima per l’uomo Berlusconi. Ma, per il bene della mia città e dei miei figli, non posso più appoggiare il politico.
    L’unico candidato credibile per Messina è Pietro Navarra.

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