I problemi della Giustizia: i candidati rispondono agli avvocati

I problemi della Giustizia: i candidati rispondono agli avvocati

Rosaria Brancato

I problemi della Giustizia: i candidati rispondono agli avvocati

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sabato 24 Febbraio 2018 - 05:49

In occasione della Giornata dell'orgoglio e della dignità dell'Avvocatura i Consigli dell'Ordine del Distretto di Messina hanno chiamato a raccolta i candidati alle Politiche sui temi "caldi" che riguardano la professione ed il territorio.

“Parliamone prima” è lo slogan scelto dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati del distretto di Messina per la “Giornata della dignità e dell’orgoglio dell’Avvocatura”, che ha visto impegnati 21 su 26 distretti del Paese.

Parliamone prima per non dover mettere le toppe poi, giacchè Messina, solo per fare un esempio, è alle prese con continui smantellamenti di presidi che si sarebbero potuti scongiurare con un dialogo tra le varie Istituzioni e soprattutto con una capacità d’ascolto che gran parte dei nostri rappresentanti a Roma in passato non ha avuto, se non nel caso di voci che hanno urlato nel deserto.

Parliamone prima ma soprattutto ascoltate quello che abbiamo da dire” ha infatti detto ad inizio incontro il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Messina Vincenzo Ciraolo rivolto ai candidati nelle varie liste alle Politiche del 4 marzo.

Nel corso dell’incontro in Corte d’Appello, moderato dal giornalista Nuccio Anselmo, i presidenti degli Ordini degli avvocati di Messina, Vincenzo Ciraolo, e di Barcellona, Francesco Russo hanno esposto ai candidati temi che stanno più a cuore all’avvocatura messinese e chiesto un impegno chiaro su cinque punti:

1-riforma della geografia giudiziaria;

2-realizzazione del secondo palazzo di giustizia;

3-istituzione a Messina di una commissione territoriale per i richiedenti asilo;

4-ripristino della sezione territoriale del tribunale delle imprese;

5-implementazione delle piante organiche.

Cuore del dibattito è stata la necessità di allontanare definitivamente dalla scure dei tagli la Corte d’Appello di Messina e l’urgenza invece di accorciare i tempi per la realizzazione del Palagiustizia, per il quale stando al cronoprogramma i lavori dovrebbero iniziare solo nel 2022.

In primo piano anche l’inserimento negli uffici legislativi dei Ministeri e del Parlamento anche di avvocati, per evitare che i ddl finiscano nei labirinti dei ricorsi e degli emendamenti allungando i tempi. Infine la costituzionalizzazione della professione forense all’interno di un sistema giustizia che oggi è sbilanciato dalla parte della magistratura e relega invece i legali al ruolo di intermediari tra uffici e cittadini.

Si stanno svuotando di competenze i Tribunali per attribuirle ai Giudici di pace- ha continuato Ciraolo– con la conseguenza è che si arrivi alle soppressioni di presidi di legalità quale appunto la Corte d’Appello”.

Del PalaSatellite se ne discute dal 1980 e da 24 anni ci sono 17 milioni di euro che abbiamo spesso rischiato di perdere definitivamente. Con la firma del protocollo nei giorni scorsi è stato fatto un passo avanti ma il cronoprogramma prevede tempi troppo lunghi con l’inizio dei lavori nel 2022 e Ciraolo ha sollecitato interventi per accelerare il percorso.

All’incontro erano presenti i candidati: Massimo Dell’Utri (Noi con l’Italia); Francesco D’Uva (Movimento 5 Stelle); Grazia D’Angelo (Movimento 5 Stelle); Nino Germanà (Forza Italia); Giuseppe Laccoto (Partito Democratico) Pietro Navarra (PD); Gabriele Siracusano (Liberi e Uguali); Gaetano Tirrito (Liberi e uguali); Maria Flavia Timbro (Liberi e uguali); Marina Trimarchi (Noi con Salvini).

Per Liberi e Uguali Gaetano Tirrito, Maria Flavia Timbro e Gabriele Siracusano hanno invitato gli esponenti dell’Ordine a stilare un documento con le istanze da portare avanti e che rappresentano un’esigenza non solo della categoria ma di tutti i cittadini-utenti. Siracusano ha inoltre ricordato come da Presidente dell’Atm quando gli fu chiesta la disponibilità di far realizzare l’aula bunker in una sala dell’immobile acconsentì in tempi rapidi a dimostrazione che quando c’è la volontà di realizzare le cose le soluzioni si trovano. Per il Pd Giuseppe Laccoto ha indicato come priorità assoluta la salvezza della Corte d’Appello e tempi celeri per il Palagiustizia, mentre Pietro Navarra ha ricordato come nei giorni scorsi a seguito di un incontro con 150 avvocati avesse stilato un documento relativo proprio alle richieste della categoria, anche in merito alle carenze d’organico e di infrastrutture nonché all’equo compenso.

Per il M5S il deputato uscente Francesco D’Uva ha ricordato come (peraltro unico tra tutta la deputazione messinese) sin dal 2014 avesse già investito della vicenda della Corte d’Appello l’allora ministro Cancelleri. Interrogazione rimasta senza risposta. D’Uva ha poi auspicato che su questi temi l’intera deputazione faccia squadra senza distinzioni di partito. Posizione condivisa da Grazia D’Angelo, M5S, che ha invitato a partire dalle esigenze dei cittadini per portarle all’attenzione delle istituzioni.

Nino Germanà, Forza Italia, ha sottolineato come una deputazione con le idee chiare e la capacità di farsi sentire potrà difendere nel modo migliore il territorio, auspicando anche la possibilità che ci siano messinesi anche in ruoli chiave nel governo o nei sottogoverni. Per Noi con l’Italia Massimo Dell’Utri ha ribadito la necessità di affrontare questi temi non solo in campagna elettorale ma soprattutto dopo, mentre Marina Trimarchi, Noi con Salvini, ha evidenziato come la realizzazione del Palagiustizia comporterebbe riduzioni negli attuali costi della giustizia e come la presenza di avvocati negli uffici legislativi rappresenterebbe il riconoscimento delle competenze.

A fine incontro è stato ricordato l’avvocato Luigi Autru Ryolo, morto nella giornata di giovedì.

Prima di lasciare i candidati agli appuntamenti elettorali Ciraolo ha annunciato il prossimo appuntamento con la futura deputazione: il 26 marzo per mettere nero su bianco tutti gli impegni.

Hanno aderito alla giornata, organizzando manifestazioni come quella di oggi a Messina, anche: Ancona, Aquila, Bari, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Firenze, Genova, Lecce, Roma, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Trento, Triste.

La giornata fa seguito a quella che si è svolta a livello nazionale a Roma, il 16 febbraio scorso. Al teatro Adriano il direttivo dell’Organismo ha consegnato agli esponenti politici presenti, un disegno di legge elaborato dal CNF nel quale, tra l’altro, si chiede la costituzionalizzazione del ruolo dell’avvocato e la consultazione necessaria della categoria tutte le volte nelle quali occorre mettere mano a riforme nel settore giustizia.

Rosaria Brancato

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