Rosatellum- Willy il coyote: vuol cucinare Beep Beep ma incendia la cucina

Rosatellum- Willy il coyote: vuol cucinare Beep Beep ma incendia la cucina

Rosaria Brancato

Rosatellum- Willy il coyote: vuol cucinare Beep Beep ma incendia la cucina

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domenica 18 Febbraio 2018 - 07:45

Il Rosatellum è il Porcellum al quadrato: voti ma potresti finire con eleggere chi ti sta antipatico. Ma quel che è peggio è che il 5 marzo porterà al caos in Parlamento, senza alcuna maggioranza.

Quando la Corte Costituzionale interverrà abrogando il Rosatellum bis (in tutto o solo in parte) sarà troppo tardi: il 4 marzo i danni causati dalla legge elettorale saranno materializzati in un Parlamento senza maggioranze ed in una condizione di instabilità.

Rispetto al Rosatellum persino il vecchio Porcellum appare come un elegante cavallo bianco. Cercare di spiegare come funziona la legge elettorale pensata, probabilmente in piena indigestione o in un momento di delirio, dal parlamentare Pd Ettore Rosati e voluta a colpi di fiducia (ben 8) da Renzi e Gentiloni, non è solo impossibile: è inutile. Si calcola che le schede nulle di quanti per errore faranno il voto disgiunto (che invece è vietato) sono il 4%. Certo è che per Renzi il risultato elettorale del 4 marzo sarà una “retribuzione karmica” di quell’ostinazione con la quale ha portato avanti prima l’Italicum, poi il Referendum Costituzionale ed infine il Rosatellum. Più gli italiani gli dicevano attraverso le urne che fare leggi pensando solo a sé stesso era un errore più lui si accaniva. Dalla sua parte ha trovato solo Forza Italia che alla fine da questa legge elettorale avrà i maggiori vantaggi.

Il M5S, così come chi oggi fa parte di LeU (e all’epoca era tra i ribelli del Pd ma che votarono sì) e la Lega questa legge l’hanno avversata perché sembra una norma fatta contro la libertà di ogni cittadino di scegliere da chi vuol essere rappresentato, fatto questo che può sembrare un’ovvietà ma evidentemente nell’Italia dal Porcellum in poi noi. E dire che di avvisaglie per il governo ne erano arrivate parecchie. L’Italicum, figlio legittimo del Porcellum e papà del Rosatellum, è stato falciato dalla Corte Costituzionale e dal 59,12% di no del Referendum del 4 dicembre 2016 (media nazionale perché in Sicilia i no hanno superato il 70%). Nonostante ciò il governo ha tirato dritto come Willy il Coyote quando insegue Beep Beep e va a finire in un dirupo.

E se il Rosatellum bis è roba da analisi psichiatrica la suddivisione dei Collegi ha superato i confini della realtà. Città come Salerno divise in 2, Napoli in 3, ma ad esempio Sant’Agata di Militello che è molto più piccola di Napoli vota una parte con Palermo ed una con Messina-Enna. Dividere un Comune che ha poco più di 12 mila abitanti è da barzelletta. Anche i due Collegi uninominali di Messina non scherzano, ma rientra evidentemente in una sorta di confusione epocale che, nella testa di chi ha partorito la legge, dovrebbe avere come risultato che alla fine l’elettore dichiara: “basta mi arrendo. Fate quello che volete”.

Con il Rosatellum voti ma finisci con eleggere altro (o altra) ed è inutile che ti chiedi come ciò sia stato possibile, perché non ha alcuna logica. Potresti finire con il mandare in Parlamento a rappresentarti proprio la persona che più detesti.

Il Rosatellum è il Porcellum al quadrato. Ecco perché.

Col Porcellum c’erano i listini dei nominati. Nel Rosatellum i listini restano ma te li mettono in secondo piano e ti dicono: vota all’Uninominale dove è candidato lo specchietto dell’allodola, vedrai che eleggi la persona che ti piace.

E qui casca l’asino. O meglio, restando in tema di volatili l’allocco, che sarebbe l’elettore. Tu vai, voti convinto per l’allodola che è all’Uninominale e invece, senza saperlo e soprattutto senza volerlo, eleggi una cornacchia. Voti per il fringuello e ti trovi il colombaccio. Viceversa può capitare che l’allodola proprio non ti piace e hai una passione per la cornacchia, che però l’hanno piazzata quarta nel listino del Proporzionale. Ti dicono: vota per la cornacchia se ti piace lei. E qui casca di nuovo l’allocco. Voti la cornacchia ma automaticamente voti l’allodola e siccome la cornacchia è quarta può anche darsi che il tuo voto sia ininfluente per la cornacchia ma porti a Roma l’allodola.

Chi ha pensato questa legge detesta gli elettori. Gli stiamo profondamente antipatici. Dell’uso distorto delle quote rosa ho scritto nella rubrica delle scorse settimane (leggi qui). Quindi chi ha fatto il Rosatellum è un misantropo oltre che misogino. Non contenti della lezione del 4 dicembre 2016 hanno portato avanti il treno Rosatellum come Willy il coyote. Hanno imposto ben 8 voti di fiducia sulla legge, fatto questo che non accadeva dal 1953 (quando c’era De Gasperi e comunque su quella norma vi furono 57 sedute alla Camera con più di 340 ore di dibattito e 42 sedute al senato). L’unico altro precedente fu nel 1923 con la legge Acerbo di Mussolini. E il 2014 con l’Italicum di Renzi. La legge truffa non sortì gli effetti sperati. E neanche il Rosatellum sortirà gli effetti voluti dal governo quando ha imposto la fiducia.

Da diverse settimane Ettore Rosati, il deputato Pd che ha dato il nome alla legge, sarà forse in punizione sui ceci, perché qualsiasi sondaggio e qualsiasi calcolo in questi giorni è stato fatto ha matematicamente dimostrato che il diavolo-rosatellum ha fatto la pentola per cucinare l’abbacchio ma ha sbagliato tutto e incendierà la cucina. Dell’abbacchio neanche l’ombra. In compenso Berlusconi e Salvini banchetteranno con le pentole fatte da Rosati.

Non sappiamo se davvero l’elettorato andrà verso il centro-destra o il M5S o se il Pd reggerà o se la Lega farà flop al sud o quanto LeU toglierà alla sinistra.

I sondaggi lasciano il tempo che trovano e i conti si fanno sull’uscio.

Il vero problema è che con questa elegge i cittadini si troveranno allodole, cornacchie, fringuelli e colombacci che non avevano alcuna intenzione di votare ma che soprattutto non avranno la maggioranza. Il vero problema è che formare un governo sarà un gioco di equilibrismo che non sappiamo quanto potrà durare.

Certo, non mancheranno a questo punto le “quaglie” ovvero quelli che, eletti come allodole faranno il salto là dove serve. Il Parlamento eletto col Rosatellum sarà il caos e questo è il più grande danno della legge.

Il vero problema è che questa legge non è fatta nell’interesse del Paese e dei cittadini.

E fin quando i Parlamenti continueranno a fare leggi elettorali contro i cittadini l’Italia non sarà un Paese democratico. Continueremo a ricorrere alla Corte Costituzionale e a trovarci in Parlamento colombe e piccioni che se è il caso ci lasciano ricordi sul cappotto……e non li vedi più per i successivi 5 anni.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. ed allora votiamo per la volpe e ci ritroviamo il coniglio

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