La squadra di Forza Italia: sì al Ponte no all'Authority con Gioia Tauro FOTO

La squadra di Forza Italia: sì al Ponte no all’Authority con Gioia Tauro FOTO

Rosaria Brancato

La squadra di Forza Italia: sì al Ponte no all’Authority con Gioia Tauro FOTO

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giovedì 08 Febbraio 2018 - 15:09

Conferenza stampa di presentazione dei candidati alle Politiche di marzo per Forza Italia

Iniziamo la nostra campagna elettorale da Messina, una terra che non ci delude mai. Ho debuttato qui, nel ’94, con Antonio Martino e questa città la sento un po' anche mia. Il trio Renzi-Gentiloni-Crocetta ha penalizzato il territorio, ma il nostro avversario non è il Pd, è il M5S al quale va il voto di chi protesta ed è deluso dalla cattiva politica. Dobbiamo riportare al voto i nostri ex elettori, rimasti a casa. Per Messina saranno due le priorità: sì al Ponte sullo Stretto e no all’accorpamento dell’Autorità Portuale con Gioia Tauro. Infine, permettetemi di dirlo, sono felice del ritorno in Parlamento di Nino Germanà con quale ho condiviso tante battaglie”.

E’ stata l’ex ministro Stefania Prestigiacomo, storica azzurra e capolista di Forza Italia nel Collegio Plurinominale di Messina-Barcellona-Enna a concludere la conferenza stampa di presentazione dei candidati, nella ex Chiesa Santa Maria Alemanna.

Accanto a lei le altre candidate forziste: Gabriella Giammanco (deputata uscente) capolista nel Collegio plurinominale Senato-Sicilia Orientale, Urania Papatheu schierata nel Collegio uninominale del Senato per la provincia di Messina, Elisabetta Formica, terza nel listino del Collegio plurinominale di Messina-Barcellona-Enna, Matilde Siracusano, Collegio uninominale di Messina e Mariella Gullo (deputata uscente) Collegio Uninominale di Barcellona-Taormina. Unica quota azzurra in conferenza stampa Nino Germanà che ha introdotto l’incontro con la stampa.

Torno in pista a pochi mesi dalle Regionali che per me non sono state una sconfitta, dal momento che ho superato gli 11 mila voti, ma una battuta d’arresto- ha detto Germanà– Forza Italia ha deciso di puntare su volti nuovi, su giovani, rinnovando le candidature perché non ci sono più gli stessi volti di 10 anni fa. Sono onorato che la capolista sia Stefania Prestigiacomo e aggiungo che a differenza di Renzi che ha catapultato la Boschi in Sicilia, i nostri candidati e candidate sono tutti siciliani. Spero di tornare in Parlamento con uno spirito diverso, forgiato dalla palestra dell’Ars. Ai messinesi dico: se votate Forza Italia sposate la battaglia per il Ponte. Berlusconi aveva avviato anche la gara, Prodi ha cancellato il Ponte con un colpo di penna”.

Sull’Autorità portuale la posizione dei candidati di Forza Italia è per ribadire il no a Gioia Tauro, puntando sull’autonomia o, in seconda ipotesi, su un’AP della Sicilia Orientale che non sia Catania-centrica a scapito di Messina.

La deputata uscente messinese, Mariella Gullo (che ha sottolineato una percentuale del 90% di presenza in Aula, praticamente un record per Forza Italia che vanta il primato di assenze) ha aggiunto che sull’ Autorità portuale così come sulla continuità territoriale ha presentato decine di interrogazioni ma il governo è rimasto sordo. Ha poi annunciato che le priorità saranno per le infrastrutture, il potenziamento della rete ospedaliera, i precari.

Da giovane che ha iniziato a far politica a 14 anni, nella Consulta giovanile prima, in Forza Italia poi e adesso come consigliere sono orgogliosa di far parte di questa valanga rosa- ha detto Elisabetta Formica– Anche il quarto in lista, Dario Moscato, è un rappresentante dei giovani del partito. E’ da noi che la politica deve ripartire, da quanti vanno via dall’isola e da quanti sono stati penalizzati dal Job act”.

La candidatura di Matilde Siracusano è stata accompagnata da una serie di polemiche ma lei tira dritto: “non batterò i pregiudizi in soli 20 giorni ma spero di poter far ricredere tutti dimostrando il mio impegno. Io sono fra quei giovani costretti ad evadere da Messina, ma ho coltivato la passione politica per anni”.

Alla domanda relativa alla decisione di schierare la Siracusano nel collegio in cui c’è Pietro Navarra, come forma di “patto di non belligeranza” risponde la Prestigiacomo: “Non consideriamo quella di Matilde una candidatura fragile. Il nostro avversario restano comunque i 5Stelle e non ci piace la scelta di un’Università che è scesa in campo in questo modo e che ha indossato una casacca politica”.

L’uscente Giammanco, ha focalizzato l’attenzione sul gap infrastrutturale tra sud e nord da colmare, mentre a sparare a zero sui 5Stelle è stata Urania Papatheu: “Ho esperienza e competenza e vivo da anni a Taormina, conosco la realtà siciliana. Mi chiedo come sia possibile che una persona che non ha mai lavorato, non conosce bene l’italiano e per niente l’inglese come Di Maio voglia persino fare il premier”.

Ribaditi i punti del programma generale di Forza Italia: meno tasse, aumento delle pensioni minime, piano per il sud, infrastrutture e interventi nel sociale, alta velocità anche in Sicilia, Ponte, strade e ferrovie.

Sulle proteste scaturite dalle candidature calate dall’alto ( e da Miccichè) è sempre la Prestigiacomo a rispondere: “le tensioni ci sono sempre ma a differenza di chi le ha decise in un bunker come il M5S noi abbiamo discusso alla luce del sole”. Sulle quote rosa utilizzate (così come ha fatto Renzi) con capoliste in più collegi per liberare i posti agli uomini secondi in lista così infine risponde: “Il Rosatellum ha imposto un meccanismo che ha comportato di dover stabilire un certo numero di capoliste donne ma volevamo tutelare anche quegli uomini che hanno operato bene nel territorio e per questo abbiamo deciso per le pluricandidature delle capoliste”. Quindi sì, le stesse capoliste in più collegi sono state utilizzate per questo ma garantisce “vedrete che sarà un Parlamento molto rosa”.

Il fatto che sia più rosa non garantisce che sia una migliore rappresentanza ma tant’è, il Rosatellum bis è una delle peggiori legge mai partorite dal nostro Parlamento e le quote rosa così stravolte sono una delle tante conseguenze.

Dopo le Politiche si discuterà del commissariamento ormai biennale del partito a Messina (e nell’isola) che è saldamente in mano a Miccichè che infatti ha deciso nomi e liste scatenando malumori a catena.

Presente a Santa Maria Alemanna anche Francantonio Genovese (dal quale la pattuglia dei candidati si era recata prima della conferenza stampa), pronto a sostenere le liste nonostante il no a Franco Rinaldi e il sì al Ponte (da sindaco manifestò in corteo contro l’opera). La sua presenza fa ritenere che non vi siano sassolini nella scarpa, ma i conti si faranno comunque il 5 marzo. Assente invece il deputato regionale Tommaso Calderone, che in queste settimane ha fatto sentire forte la voce di protesta e che ha annunciato battaglia nell’urna.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. MessineseAttenta 8 Febbraio 2018 17:36

    Santino Pagano, Nanni Ricevuto…….ma era una manifestazione politica o un convegno sui dinosauri?

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  2. MessineseAttento 8 Febbraio 2018 23:02

    Rizzunu i carni!!!

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  3. il ponte andate a farlo a Salemi…, vergogna

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  4. ovviamente non voterei mai Forza Italia, ma fa piacere vedere tante donne in lista, ma soprattutto fa piacere non vedere in lista Rinaldi, bravi i vertici di FI a tenere duro sul cognato di Genovese. Sono sicuro che faranno bene.

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