Crocetta pronto al passo indietro, il Pd ringrazia. Fava divide la sinistra

Crocetta pronto al passo indietro, il Pd ringrazia. Fava divide la sinistra

Francesca Stornante

Crocetta pronto al passo indietro, il Pd ringrazia. Fava divide la sinistra

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martedì 05 Settembre 2017 - 05:30

Dopo aver incontrato Matteo Renzi, il presidente Crocetta ha chiesto di confrontarsi con i suoi ma sembra pronto a ritirarsi dalla corsa a presidente per l'unità su Micari. Intanto frizioni anche sul tandem Fava-Navarra. Il centrodestra corre.

I motori ormai sono caldissimi. La campagna elettorale per le regionali del 5 novembre è decollata e gli scontri, sia interni alle coalizioni, che tra progetti diversi che si candidano a governare la Sicilia, si fanno sempre più accesi. I più litigiosi sono nel fronte del centro-sinistra che non è riuscito a convergere su un candidato unitario, a differenza del centro-destra. C’è però un colpo di scena: il presidente Rosario Crocetta sembra essere pronto a fare un passo indietro. E’ quanto ha dichiarato ieri dopo un incontro a Roma con Matteo Renzi. Fino a qualche giorno fa Crocetta sembrava deciso e convinto a ricandidarsi, adesso invece ha chiesto qualche ora per confrontarsi con i suoi e sciogliere le riserve, ma l’intenzione sembra essere quella di lasciare il posto a Fabrizio Micari. Non è ancora chiaro se sarà in nome di un ticket che riunirebbe buona parte del centro-sinistra, adesso non resta che attendere la pausa di riflessione di Crocetta. Intanto oggi si svolgerà la direzione regionale del Pd che servirà per formalizzare il percorso che il partito per le prossime elezioni.

"A nome di tantissimi dirigenti e militanti del Pd sento il dovere di esprimere un sentito ringraziamento al nostro segretario nazionale Matteo Renzi e al Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta per il lavoro unitario che stanno facendo". Così in una nota Antonio Rubino, responsabile dell'organizzazione regionale del Pd siciliano.

"Sono state settimane intense, cariche di tensione che, siamo convinti, ci consegneranno un epilogo felice interpretando pienamente il sentimento del nostro partito e dei nostri elettori. Al nostro segretario regionale, Fausto Raciti, va il plauso per il lavoro di cucitura che sta facendo. La serietà, l'umiltà e la sobrietà con le quali ha lavorato in queste ore ci consegneranno un quadro che azzera ogni forma di pessimismo e che ci metteranno in seria competizione per la vittoria".

Sulla stessa scia anche il commento di Antonello Cracolici: “Un grande risultato che rafforza il centrosinistra in Sicilia e lo schema che vede nella convergenza tra progressisti, riformisti e moderati, una proposta politica competitiva. Adesso abbiamo le carte in regola per sostenere insieme una candidatura di altissimo livello alla presidenza della regione e scongiurare il rischio di consegnare la Sicilia ai populismi rappresentati dal Movimento 5 stelle e dal centrodestra a trazione fascista. Nella terra dell’accoglienza e della tolleranza, il fatto che il presidente della regione siciliana rischi di essere il presidente più di destra che l’Italia possa esprimere rappresenta un’ipotesi agghiacciante”.

Mentre il Pd brinda a questo risultato, c’è però chi invoca chiarezza proprio dalla compagine di centro-sinistra. Nino Oddo, segretario regionale del Partito Socialista Italiano e deputato all'Ars ritiene che “non sia più procrastinabile l'investitura del candidato presidente del centrosinistra per le imminenti elezioni regionali. Il protrarsi di questa situazione indefinita determina confusione nell'elettorato, soprattutto per i tempi ristretti per lo svolgimento della campagna elettorale. Occorre un immediato vertice della coalizione che ufficializzi l'intesa delle forze politiche. Il tandem Micari-La Via può costituire il giusto mix fra rinnovamento ed esperienza, ma va messo in campo al più presto

possibile”.

In lizza però c’è anche Claudio Fava, espressione della sinistra che però on incassa il no del Partito dei Comunisti Italiani per l’alleanza con Ottavio Navarra: “Esprimiamo un giudizio fortemente negativo rispetto alla nota in cui Fava e Navarra danno appuntamento per una assemblea regionale alla quale proporre un percorso programmatico e la candidatura di Claudio Fava a Presidente della Regione Sicilia alle elezioni regionali. Avevamo pensato che Navarra potesse essere la sintesi delle forze politiche, dei movimenti, delle associazioni, dei singoli che sostenevano l’idea di porre in essere una lista che rappresentasse l’unità della sinistra e l’alternatività al Pd. Massimo rispetto per la storia di Claudio Fava ma la sua candidatura, ad opera di Art.1-MDP, ha avuto sin dall’inizio l’evidente funzione di porre un’ipoteca moderata sulla costruzione della lista di sinistra. A ciò si aggiunge che essa è stata costantemente accompagnata da gravissime dichiarazioni di disponibilità nei confronti del PD da parte dei massimi esponenti di Art.1, da Rossi a Bersani. Anche il metodo con cui questa candidatura è stata imposta è inaccettabile. Apprendere che Navarra si sia accordato per una lista comune con Fava, espressione diretta delle politiche governative a guida Pd, ci dispiace ma noi rimaniamo coerentemente sulle nostre posizioni.

Sulla stessa linea dei comunisti anche i socialisti di Risorgimento Socialista: “La scelta di Navarra lecita quanto, a nostro avviso, improvvida, di fatto, apre la strada ad una piattaforma politica che muta irreversibilmente il progetto originario e mette al centro del suo agire le linee di S.I. e MDP, linee diverse da quelle delineate collettivamente prima e poi ribadite nell’assemblea palermitana di luglio. Detto mutamento tutt’altro che casualmente trova la sua sintesi intorno alla candidatura di Claudio Fava a Presidente. Non ci riconosciamo nel progetto incarnato da Fava. In tale prospettiva rivolgiamo un invito a tutte le forze sociali e politiche siciliane di sinistra che con noi condividono questa necessità affinché si riesca, insieme, a mettere in campo ogni iniziativa che segni, una chiara discontinuità rispetto alle solite analisi politiche eterodirette che la candidatura Fava sembra tornare a prospettare per la Sicilia, per i siciliani e per la sinistra.

Intanto il centrodestra corre ormai spedito per puntare all’elezione di Nello Musumeci. "Se più sondaggi disegnano lo stesso scenario, significa che la scelta del centrodestra di unirsi attorno a un unico programma e a un tandem di guida è stata una scelta saggia nella quale hanno prevalso le ragioni sulle divisioni", ha commentato Gaetano Armao, candidato alla vicepresidenza della Regione Siciliana e leader del Movimento dei SicilianIndignati. "Da oggi fino al giorno delle elezioni dobbiamo lavorare per conquistare il consenso dei siciliani – ha aggiunto Armao – soprattutto di coloro che per sfiducia si sono allontanati dalla partecipazione democratica, spiegando con chiarezza ciò che il governo regionale farà per la Sicilia, puntando a crescita e sviluppo. Archiviata l'inconcludenza del governo di Crocetta sostenuto dal PD e dagli alleati che oggi non riescono neanche a trovare una candidatura unitaria".

Francesca Stornante

3 commenti

  1. Un passo indietro? ma quello vuol fare carriera vuole un bel posto ASSICURATO, al parlamento o camera o senato! alla faccia della tanto decantata, da tutti, democrazia e i suoi principi. E’ andato a Roma per assicurARSI la sua bella rendita ad vitam!

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  2. Gioacchino Silvestro 5 Settembre 2017 14:48

    Cara Rosaria, Risorgimento socialista è sigla sconosciuta.

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  3. Gioacchino Silvestro 5 Settembre 2017 14:50

    Cara Francesca, Risorgimento Socialista è sigla sconosciuta.

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