"I Siciliani Liberi": Giù le mani da Messina, diciamo no a Gioia Tauro

“I Siciliani Liberi”: Giù le mani da Messina, diciamo no a Gioia Tauro

“I Siciliani Liberi”: Giù le mani da Messina, diciamo no a Gioia Tauro

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mercoledì 18 Ottobre 2017 - 08:24

L'appello del movimento è rivolto ai candidati alla Presidenza ed al sindaco di Messina

"La Regione, col suo Presidente Crocetta, negli ultimi anni ha guardato al ruolo della nostra città con molta superficialità, relegandoci ad un ruolo di secondo piano. Ora basta. Giù le mani da Messina. Messina nel 1600 era tra le 10 città più importanti d'Europa. Fino al 1861 accoglieva diverse comunità di commercianti ed il suo porto era fiorente e centrale al movimento degli affari cittadini internazionali. A causa della chiusura del porto franco da parte del governo italiano, all'epoca la città perse il suo ruolo fondamentale per gli affari nel Mediterraneo, e furono soppressi in cinque anni 30mila posti di lavoro. Nel 1951 Messina riuscì a riconquistare lo storico diritto del punto franco, ma purtroppo 70 anni di politica sbagliata della partitocrazia italiana ne hanno impedito l'attuazione".

Lo dice il portavoce distrettuale del movimento "Siciliani liberi", Gianluca Castriciano, in una lettera aperta indirizzata a tutti gli altri candidati alla Presidenza della Regione siciliana: Cancelleri, Fava, Micari, Musumeci e anche al sindaco di Messina, "affinché intervenga in extremis per rimediare all'errore fatto nel non difendere fino in fondo il ruolo centrale di Messina, impedendo la fine del ruolo portuale della città".

"Ora l'ultimo capolavoro: la decisione scellerata di accorpare a Gioia Tauro l'Autorità portuale di Messina uccidendo definitivamente le speranze di rinascita della città dello Stretto, oltretutto violando platealmente l’art. 20 dello Statuto che esclude la presenza di autorità amministrative esterne alla Sicilia e non passanti per la Regione o gli enti da questa controllate che abbiano competenza sulle amministrazioni pubbliche nel territorio della Regione siciliana. Con quanta superficialità si è potuto pensare a fare una cosa del genere? Ma questi signori hanno mai letto il rapporto del prof. Uckmar in cui si evince chiaramente che il Porto di Messina, con il ripristino del punto franco, sarebbe di strategica importanza nella vita economica della città e della Sicilia? Hanno contezza che, per la capacità di attrazione di investitori e imprenditori, si creerebbero 3000 nuovi posti di lavoro nell'arco di tre anni, rivalorizzando anche le zone Asi di Giammoro e Falcata? Sarebbe interessante conoscere il parere anche del rettore della nostra Università, Pietro Navarra, illustre economista, su questo argomento. Chiamiamo a raccolta tutti per impedire questo scippo. Chiediamo a tutti di fare quadrato attorno a Messina. Chiediamo pertanto che vengano sospesi tutti i provvedimenti fino a quando la Regione non avrà un nuovo governo e che solo allora il Ministro Delrio riapra un nuovo tavolo di trattative con il Presidente della Regione. L'impegno di impedire che venga tolta l'autonomia portuale alle città di Messina e Milazzo è già sottoscritto dal nostro candidato presidente Roberto La Rosa".

Un commento

  1. Sono d’accordo. Messina ha bisogno di riconquistare la sua storica identità.
    E’ un commento semplice. Speriamo passi il taglione della censura.

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