Teatro: tra risanamento dei conti e intercettazione di nuovi canali di finanziamento

Teatro: tra risanamento dei conti e intercettazione di nuovi canali di finanziamento

Rosaria Brancato

Teatro: tra risanamento dei conti e intercettazione di nuovi canali di finanziamento

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mercoledì 09 Novembre 2016 - 10:03

I revisori hanno invitato i vertici del Teatro a non basarsi solo sui contributi annuali della Regione ma a puntare sull'intercettazione di nuovi canali di risorse. Intanto prosegue l'attività di risanamento dei conti

I bilanci sono stati approvati, la Regione darà una mano per il pagamento dei debiti dopo la presentazione del Piano di risanamento, il Collegio dei revisori sta esaminando e selezionando i debiti fuori bilancio da saldare e quelli per i quali restano da accertare le responsabilità di chi ha firmato i provvedimenti (in questa direzione va la parcella di oltre 35 mila euro ad un commercialista trasmessa alla Procura ed alla Corte dei conti). Insomma, la strada per rimettere i conti in sesto è stata avviata, ma non basta.

Gli stessi revisori in un verbale hanno invitato i vertici dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele a non puntare solo sui contributi, siano essi quelli della Regione che quelli del Ministero, ma ad attivare tutte le forme di intercettazione delle risorse.

Lo si può fare attraverso una stagione che porti ad incassare, anche con produzioni che rispondano alle richieste del pubblico, cifre tali da far star in piedi un bilancio, lo si può fare attraverso strumenti di ampliamento dell’offerta nel territorio, con l’attivazione di reti tra teatri (in questa direzione s’inserisce l’iter avviato dal sovrintendente Bernava nei mesi scorsi con una serie di incontri), oppure con la ricerca di progetti, sia nazionali che internazionali, che possano essere fonte di risorse o facciano veicolare il “prodotto” Vittorio Emanuele.

Negli anni scorsi l’Ente ha avviato questo percorso d’intercettazione che guarda oltre lo Stretto (vedi ad esempio l’adesione al progetto europeo N.O.W) ma non basta iniziare, occorre continuare. C’è poi il lavoro da fare sul pubblico. Quest’anno, per la prima volta, il Piccolo di Milano ha registrato il “boom” di abbonati under 26, una rivoluzione storica nell’era in cui i giovani si allontanano sempre più dal teatro.

Non bastano i progetti con le scuole, un calendario che vuol catturare nuove fasce deve andare oltre l’idea dei banchi e dei laboratori. Deve osare.

I vertici del Teatro Vittorio Emanuele stanno avviando l’azione di risanamento, adesso possono anche guardare a questi altri percorsi.

Spulciando nel sito della Regione Sicilia, come ha suggerito nelle scorse settimane l’arguto e appassionato Vincenzo Bonaventura, che segue con attenzione e amore mista ad amarezza le vicende del Teatro, si fanno importanti scoperte.

Ad esempio si scopre che il Vittorio Emanuele è stato ammesso, sia pure per il rotto della cuffia, ad un cofinanziamento Regionale per un progetto, che a questo punto è importante non farsi lasciare scappare.

Nell’elenco definitivo dei progetti CO.CO. e CO.P.S. 2016, presentati in base alla circolare del 12 giugno 2015 e che hanno conseguito un punteggio di almeno 70 punti figura anche il Teatro, con il Festival Internazionale No-Body is perfect, che ha avuto 71 punti. Nell’elenco degli ammessi al co-finanziamento figurano anche il Teatro dei due mari con il Festival (a 76 punti, primo tra i proponenti messinesi, il massimo è 90 punti), Naxos e la musica delle band emergenti (Comune di Giardini Naxos, 74 punti), Estate mare di Gioiosa marea (73 punti, presentato dal Comune), la Vara e i giganti edizione 2016. A 71 punti ci sono anche il Festival Euromediterraneo e la XXIII edizione Capo d’Orlando Blues, mentre a 70 lo Zefiro 2016 del Comune di Valdina.

Trovare forme di co-finanziamento e ottenerle è anche un’ipotesi per migliorare la situazione delle casse, ma i progetti devono essere all’altezza e l’Ente deve essere in grado di “intercettare” le opportunità.

Intanto prosegue il lavoro dei revisori che nella seduta dei giorni scorsi hanno autorizzato il riconoscimento di altri debiti fuori bilancio: 3.700 euro per i servizi straordinari di pulizia 2015 ed altri 1.600 per quelli del 2016; 2.870 per i servizi tecnici ed elettricisti e addetti antincendio spettacolo Amleto; 5.280 euro per servizi tecnici al Mandanici; due schede debitorie, una da 560 euro ed una da 4.690 sempre per i servizi al Mandanici anche per gli addetti alla consolle.

Sempre nel corso della stessa seduta il Collegio dei revisori ha preso atto, positivamente, di quanto dichiarato dal sovrintendente Bernava a proposito del prossimo obiettivo, ovvero il riconoscimento ai dipendenti dell’Ente della regolarizzazione delle posizioni lavorative ed alla ricostruzione delle carriere.. Successivamente si passerà alla riorganizzazione dei servizi ed all’assegnazione dei carichi di lavoro.

Rosaria Brancato

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