Circa 100 lavoratori verso il licenziamento collettivo, la Fp Cgil pone delle condizioni

Circa 100 lavoratori verso il licenziamento collettivo, la Fp Cgil pone delle condizioni

Circa 100 lavoratori verso il licenziamento collettivo, la Fp Cgil pone delle condizioni

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sabato 07 Dicembre 2013 - 01:03

La segretaria generale della Fp Cgil, Clara Crocé, chiede che l’Asp si faccia carico di garantire la prosecuzione del servizio a partire dal 1 gennaio e alla SSR l’assunzione di tutti i lavoratori.

Il periodo della mobilità è finito, per il lavoratori della cooperativa Teseos è in arrivo il licenziamento collettivo. Nonostante una lunga serie di incontri che nelle ultime settimane hanno riunito sindacati, Azienda Sanitaria Provinciale e cooperativa, per gli operatori dei servizi socio riabilitativi la strada sembra ormai segnata, soprattutto alla luce della totale mancanza di novità su quello che dovrà essere il futuro prossimo. La situazione è stata discussa ancora una volta all’Ufficio provinciale del Lavoro e di fronte a tale condizione la Fp Cgil ha però posto dei paletti ben precisi: l’immediato passaggio di tutti i lavoratori alla Ssr, la società di cui fa parte la Teseos insieme ad altre due cooperative, la garanzia sulla prosecuzione del servizio da parte dell’Asp. Dal prossimo 1 gennaio, ricorda la segretaria Clara Crocè, la Teseos e le altre due cooperative socie non avranno compiti operativi e la Ssr cesserà di essere una società mista. La nuova società si dovrà dotare di personale per ottenere l’accreditamento e quindi operare.

Per il sindacato la riassunzione dei dipendenti in Ssr dalle tre cooperative Teseos, Rigenera e Obiettivo salute, risulta necessaria per far sì che la Società Servizi Riabilitativi sia dotata di un organico che le consenta, così come previsto per legge, di ottenere l’accreditamento della società come da impegno assunto dall’Assessore Regionale Lucia Borsellino. Il consorzio Sisifo, che si è aggiudicato la gara per la vendita del 51% delle quote dell’Asp in SSR, subentrerà dal prossimo 1 luglio, dunque potrebbe esserci un periodo di totale mancanza del servizio.

“E’ necessario gestire la fase transitoria affinché la nuova società possa operare. L’Asp deve assicurare la proroga del servizio fino a al completamento di tutte le procedure e il licenziamento dovrà avvenire contestualmente all’assunzione” ha ammonito Clara Crocè.

Durante il confronto, infine, è emerso che l’Asp ha liquidato una ulteriore fattura alla Ssr pari a 325 mila euro, dunque il sindacato ha chiesto che ai dipendenti venga corrisposta parte delle mensilità arretrate. Ai lavoratori nel mese di novembre sono stati liquidati i mesi di maggio e giugno.

Adesso prossimo incontro fissato per il prossimo per il prossimo 19 dicembre per discutere di tutti gli arretrati, compreso il TFR ai lavoratori

Un commento

  1. ”Ci sono cose che voi comuni mortali non potrete mai capire…”! Poichè io sono un mortale comunissimo, le cose che non capisco sono tante:
    1) Perchè centinaia di lavoratori( persone altamente qualificate, professionalizzate e di lunga esperienza), devono essere licenziati, quando vi sono decine e decine di pazienti,bambini,giovani,anziani, di cui parecchi sulle sedie a rotelle, che hanno un bisogno vitale e quotidiano della loro opera,della loro assistenza,della loro affettuosa presenza?
    2) Perchè l’ASP, azienda pubblica, non gestisce lei direttamente questo delicato servizio di riabilitazione con proprio personale regolarmente assunto e retribuito in modo da garantire a loro, e di conseguenza a tutti i malati, serenità,equilibrio e certezza del proprio futuro?
    3) Perchè vengono create delle società ”private” per gestire tale servizio che poi viene di fatto passato ad altre società,cooperative, agenzie e via dicendo, in una sorta di scatole cinesi, moltiplicando i passaggi, i soggetti coinvolti e quindi le conseguenti spese che poi ricadono come sempre sulle spalle degli ignari contribuenti che, a loro insaputa ed obtorto collo, devono contribuire con ticket,addizionali irpef e balzelli vari, al mantenimento di tutte queste sovrastrutture assolutamente artificiose e dispersive?
    4) Perchè onesti e leali lavoratori che col loro sacrificio quotidiano fanno guadagnare centinaia di migliaia di euro alle società per le quali lavorano, poi a fine mese non devono ricevere il meritato e giusto compenso?
    5)Perchè, nonostante queste stesse società ricevano, comunque, centinaia di migliaia di euro dalla Regione, i lavoratori, per mesi e mesi non vengono pagati?
    Che fine fanno tutti queste risorse di cui i lavoratori non hanno ricevuto un euro?
    6) Se, come si sostiene nell’articolo, al 31 dicembre 2013 la Teseos finirà di operare, con il conseguente licenziamento dei cento lavoratori, e la nuova società Sisifo( che nomi mitici!), potrà subentrarle solo dal primo luglio 2014,in questi sei mesi come verranno assistiti gli ammalati, i disabili e tutti coloro i quali hanno una necessità assoluta di essere seguiti e trattati quotidianamente?
    7)Perchè le vite di tanti cittadini siciliani bisognosi,inermi, indifesi, spesso offesi, devono essere messe nelle mani di individui ed avventurieri che molte volte si rivelano incapaci, insaziabili e voraci?
    Se qualcuno ha delle risposte giuste, logiche, plausibili e convincenti ad almeno alcune di queste domande, saremmo ben lieti di ascoltarle! Ma forse bisogna convenire col grande Leopardi che è davvero ”funesto a chi nasce, il dì natale”!
    Ma aggiungerei che, chi ha la ventura di nascere (o diventare) sfortunatamente disabile, e per giunta in questa bella, ma ”disgraziata, vilipesa e sfruttata” terra siciliana,allora si potrebbe essere portati a concludere che, in tali condizioni,allora ”il dì natale” oltre che funesto, è anche doppiamente sfortunato e forse… maledetto!!!

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