Incontro con lavoratori e sindacati alle 18 a Piazza Duomo: "Il partito metterà in campo tutte le proprie forze perché è in giuoco il futuro di Messina e la debolezza delle istituzioni locali ha alimentato uno spostamento delle scelte strategiche delle istituzioni nazionali"
Sabato 30 giugno, il responsabile economia e lavoro del Pd nazionale sarà a Messina per discutere della vertenza trasporti e Servirail. Il Partito Democratico di Messina il 16 giugno scorso aveva inviato una lettera al segretario nazionale Pieluigi Bersani, in merito alla vertenza, manifestando con forza la necessità che la questione delle dismissioni di RFI e Trenitalia sullo Stretto di Messina e in Sicilia diventi una priorità nell’agenda politica del PD nazionale.
“Nel contesto delle progressive penalizzazioni che la nostra città ha subito grazie alle scelte del Governo Berlusconi – scrive il Pd locale – che ha privilegiato altre aree del paese a danno della mobilità dei messinesi e dei siciliani, irrompe con forza la vertenza Servirail divenuta ormai la vertenza simbolo di una città che non vuole e non può più subire disparità di trattamento e umiliazioni ulteriori. In seguito all’appello del 16 giugno, il Segretario Bersani ha incaricato Stefano Fassina responsabile economia e lavoro di seguire la “Vertenza Messina” insieme a Matteo Mauri responsabile trasporti della segreteria nazionale. Per tali ragioni sabato 30 giugno Stefano Fassina, ha deciso di anticipare il suo arrivo a Messina, già programmato per partecipare al dibattito di chiusura programmato per la Festa per il Lavoro dell CGIL, al fine di incontrare lavoratori e sindacati alle ore 18 a Piazza Duomo.
Il Partito democratico di Messina rispetta le strategie diverse di lotta che i lavoratori e sindacati hanno deciso di mettere in atto in merito alla vertenza Servirail, ciò non toglie però la necessità che la città sia unita nel rivendicare con forza un radicale cambiamento da parte del Governo Monti e dei vertici di RFI. Il PD metterà in campo tutte le proprie forze perché è in giuoco il futuro di Messina, non c’è più tempo da perdere e la debolezza delle istituzioni locali hanno alimentato uno spostamento delle scelte strategiche delle istituzioni nazionali”.
Tanti ex lavoratori in mobilità sono oggi senza copertura finanziaria perchè i fondi a disposizione della Regione Siciliana sono finiti, soddisfacendo solo circa un terzo delle domande presentate. Benchè il Governo Centrale sia stato avvisato dalle parti sociali sin dal Dicembre scorso che i fondi a disposizione erano insufficienti per tutti gli aventi diritto, chi di dovere ha fatto orecchie da mercante. Probabilmente la “Cattivero” ha volutamente ignorato queste informative perchè nella sua testa bacata c’è l’idea che chi non ha più un lavoro farebbe meglio a suicidarsi, invece di pesare sulla collettività. A questa tagliagole per eccellenza darei una vanga e la metterei a zappare terreni sassosi 12 ore al giorno, sotto il sole.
Ieri doveva esserci l’incontro tra l’assessore regionale siciliano al Lavoro, Giuseppe Spampinato, e la direzione generale per le Politiche attive e passive del lavoro del Ministero del Lavoro per l’esame della vicenda degli ammortizzatori sociali in deroga, ma per motivi legati all’approvazione della riforma del lavoro (che è la condanna a morte per i lavoratori attivi e per quanti lo hanno perduto) è slittato alla prossima settimana.
Sarebbe auspicabile che l’On. Fassina si facesse portavoce di questa problematica che rischia concretamente di far collassare le migliaia di famiglie che non hanno più un reddito.