Luoghi abbandonati: sul web nasce la petizione "salviamo Palazzo Scardino"

Luoghi abbandonati: sul web nasce la petizione “salviamo Palazzo Scardino”

Luoghi abbandonati: sul web nasce la petizione “salviamo Palazzo Scardino”

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lunedì 08 Maggio 2017 - 13:14

L’ associazione Messina Bene Comune spiega che l’iniziativa vuole avere un carattere simbolico in una più complessiva valorizzazione di tutto il contesto della Zona Falcata, di via Don Blasco e dell'affaccio a mare di tutta la zona”

“Salviamo Palazzo Scardino”. L’appello rivolto all’amministrazione comunale e alla Soprintendenza arriva dall’ associazione Messina Bene Comune, che ha avviato una petizione on line e domani mattina terrà una conferenza stampa a Palazzo Zanca.

Le due iniziative mirano ad accendere i riflettori sulla tutela e salvaguardia dell’edificio sito in via Don Blasco e – scrivono gli organizzatori – vuole avere un carattere simbolico in una più complessiva valorizzazione di tutto il contesto della Zona Falcata, di via Don Blasco e dell'affaccio a mare di tutta la zona”.

“Il Palazzo, anche detto della Famiglia "Rosa”, è un esempio notevole – si legge nel testo della petizione – di buona architettura dell''800 messinese, resistito al terremoto del 1908, con elementi decorativi in pietra pregevoli, si trova, come detto, in via Don Blasco, in un contesto caratterizzato dal forte degrado di una delle zone centrali più suggestive della città, costituisce un piccolo tassello della storia di Messina”.

“L’edificio nonostante le precarie condizioni statico strutturali e di degrado complessivo, risulta ancora in parte abitato da qualche famiglia. Il palazzo, sembra sia stato costruito sui ruderi di un fortino innalzato dai rivoluzionari messinesi nel 1848 per controllare il Bastione Don Blasco e la cortina esterna della Cittadella”.

L’associazione Messina Bene Comune chiede alla Soprintendenza BB.CC.AA. e all'Amministrazione Comunale di Messina, ognuno secondo le proprie competenze, di intervenire per sottrarre "Palazzo Scardino" dall’abbandono e degrado in cui da anni versa, ponendo in essere da subito tutte le opere necessarie a scongiurare il pericolo di imminente crollo che si potrebbe verificare per le sempre più precarie condizioni statiche e di vetustà in cui si trova ponendo rimedio alle prevedibili quanto gravi conseguenze in caso di crollo ai rischi per l'incolumità delle persone che lo abitano e/o frequentano occasionalmente, oltre al pericolo per i passanti, gli abitanti e i lavoratori in zone limitrofe e auspicano un recupero di questo bene architettonico patrimonio della città.

2 commenti

  1. MessineseAttenta 9 Maggio 2017 06:27

    Ma sì, appalti, bustarelle e tangenti.
    Trovata un’altra vena d’oro per politici corrotti e costruttori maneggioni.

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  2. MessineseAttenta 9 Maggio 2017 06:27

    Ma sì, appalti, bustarelle e tangenti.
    Trovata un’altra vena d’oro per politici corrotti e costruttori maneggioni.

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