Tremonti Casa Nostra, una firma che sa di rinascita. Entro 45 giorni inizia il risanamento. FOTO

Tremonti Casa Nostra, una firma che sa di rinascita. Entro 45 giorni inizia il risanamento. FOTO

Marco Ipsale

Tremonti Casa Nostra, una firma che sa di rinascita. Entro 45 giorni inizia il risanamento. FOTO

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venerdì 04 Settembre 2015 - 11:35

In meno di due anni, “piazza della vergogna” diventerà “piazza della bellezza”. Verranno demolite le sette palazzine pericolanti e sarà realizzato un parco urbano, con nuova illuminazione e servizi. Esulta il Comitato RisaniAmo Casa Nostra. LA FOTOGALLERY DI SERENA CAPPARELLI

Entro 45 giorni l’avvio dei lavori, poi 608 giorni per completarli. “Ma riusciremo a fare anche prima – ha detto Angelo La Placa, titolare della ditta esecutrice dei lavori –“. Nell’arco di qualche mese, dunque, i residenti della zona di Tremonti Casa Nostra vedranno cadere sotto i colpi delle ruspe le sette palazzine pericolanti. Tra meno di due anni, invece, in quel luogo sorgerà un parco urbano, in tutta la zona verrà realizzato l’impianto di illuminazione, oggi assente, e sarà sistemata la fognatura.

Il risultato è stato raggiunto a 22 anni di distanza dallo sgombero di tredici palazzine interessate da dissesto idrogeologico, dieci anni dopo la loro realizzazione. 78 famiglie dovettero lasciare le proprie case e, in cambio, ricevettero un contributo insufficiente ad acquistarne un’altra. Le prime sei palazzine furono abbattute nei primi anni 2000, le altre restano ancora in piedi. E, nel tempo, sono diventate luogo di malaffare, ricettacolo di armi, droga e inerti, in quella che è stata ribattezzata come la “piazza della vergogna”. All’orizzonte, un nuovo cambio di nome, “piazza della bellezza”, scelto dai rappresentanti del Comitato RisaniAmo Casa Nostra, oggi presenti alla firma del contratto con l’impresa e alla successiva conferenza stampa.

“Una battaglia iniziata 40 anni fa – hanno detto – per poter vivere in un ambiente decoroso. Siamo stati vittime di un sistema politico-mafioso che ha saccheggiato la collina ed ha permesso ai palazzinari di costruire in zone destinate a verde. Per vent’anni la politica non è stata in grado di fare nulla e oggi, grazie alla giunta Accorinti e all’ex assessore regionale Nino Bartolotta, possiamo festeggiare l’inizio dei lavori”.

Sono loro i più entusiasti, che hanno accolto con un applauso la firma sul contratto d’appalto, affidato alla Gap (Grandi attività progettuali) di Roma e alla esecutrice La Placa di Caltanissetta. Ma la soddisfazione è anche di un’amministrazione comunale che, su questo fronte, si è spesa tanto da interessarsi della questione sin dal suo insediamento e da prevedere una decina di interventi da parte di Messinambiente negli ultimi due anni. Un’attenzione chiesta a gran voce anche da altre parti della città, persino le più centrali, rimaste tra rifiuti ed erbacce. “Ma ci vogliono tempo e soldi – ha affermato il sindaco Accorinti – e stiamo andando nella giusta direzione, tanto che il Governo ci ha indicato come città virtuosa nella lotta al dissesto idrogeologico. La politica degli ultimi 50 anni, invece, ha fatto solo cemento. Costruire in quel modo è un atto mafioso e dovrà essere la magistratura a individuare i responsabili. Noi diamo risposte concrete, trasformando il cemento in verde pubblico”.

L’appalto era stato aggiudicato nello scorso mese di aprile ma era stato bloccato da un primo ricorso al Tar ed un secondo al Cga, da parte dell’impresa seconda classificata, entrambi bocciati il 12 giugno e il 24 luglio scorsi. 1 milione e 488mila euro l'importo finale su una base d'asta di circa 2 milioni. La differenza sarà parzialmente utilizzata per la demolizione delle baracche di via Taormina, una volta completate le procedure in corso.

Un monito, per il futuro, da parte della dirigente al Risanamento, Maria Canale: “In altre zone sono stati fatti interventi di risanamento, con demolizioni di costruzioni fatiscenti e realizzazione di villette, ma presto le nuove opere sono state distrutte. Chiediamo ai cittadini, in questo caso al Comitato RisaniAmo Casa Nostra, di prendersi cura del territorio e di aiutarci con la manutenzione ordinaria una volta terminati i lavori”.

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. si dovrebbe farla pagare e caro a chi ha costruito questo mostro edilizio.

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  2. si dovrebbe farla pagare e caro a chi ha costruito questo mostro edilizio.

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