Utenti dell’Atm esasperati per i continui disservizi bloccano la partenza della linea 10

Utenti dell’Atm esasperati per i continui disservizi bloccano la partenza della linea 10

Utenti dell’Atm esasperati per i continui disservizi bloccano la partenza della linea 10

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venerdì 01 Luglio 2011 - 15:13

Un nostro lettore ci racconta una mattinata di ordinaria follia vissuta dai suoi genitori e chiede che non siano i cittadini a pagare per i problemi di un’azienda ormai sull’orlo del baratro

«Salve, mi presento, mi chiamo Andre Schifilliti e scrivo questa mail per raccontare quanto è accaduto ieri mattina ai miei genitori, e che a quanto hanno potuto apprendere accade spesso agli utenti dell’ATM, e affinché tramite Voi qualcosa si possa muovere.
Ieri mattina, i miei genitori, due normali sessantenni che, abitano a Camaro, decidono di andare al mercato Vascone e di utilizzare l’autobus.Tutto appariva procedere nella normalità, fino a quando al ritorno si recano alla fermata di Villa Dante, alle ore 10 circa per poter tornare a casa.
Giunti sul posto scoprono, che le corse della linea 39 e della linea 42 erano state soppresse, o quantomeno mancava il bus, poco male.Aspettano l’autobus N°38 che giunge poco dopo.
Qui hanno l’amara scoperta, che l’autista, giunto a Villa Dante, fa scendere i passeggeri, affermando che, poiché mancava colui che doveva dare il cambio portava il mezzo al deposito, disinteressandosi di tutto, ivi compreso dei numerosi utenti, quasi tutti anziani, che sotto il sole aspettavano il bus per tornare a casa.
A causa della protesta di coloro che erano presenti, allora decide di chiudere il bus, parcarlo a Villa Dante e salire su un altro mezzo, come passeggero, pare il N°10 che va a Zafferia.
Lo stesso ritorna sui suoi passi, solo dopo che tutti gli anziani che attendevano il 38, stanchi sia fisicamente,sia moralmente, perché vittime dei disservizi, decidono con molta civiltà di bloccare il N°10 non consentendo la sua partenza.
Solo allora, il suddetto autista decide di scendere e di riprendere la corsa del 38.
Successivamente, un anziano signore racconta ai miei genitori che tempo fa un altro autista aveva fatto la stessa cosa, e che era intervenuta la polizia che aveva fatto riprendere la corsa e che quello aveva riferito che era stato proclamato uno sciopero, che nessuno sapeva.
Non faccio commenti sul comportamento dell’autista, spero che questa email venga pubblicata e che chi di dovere possa prendere provvedimenti. Capisco i problemi dei lavoratori dell’ATM senza stipendio, ma il loro malcontento non può essere gettato sulle spalle di poveri utenti, anziani soprattutto, dalle cui tasse viene pagato il loro salario».
Cordiali saluti.
Andrea Schifilliti

(correlato in basso l’articolo con i nuovi orari Atm)

5 commenti

  1. Andrea, di che ti lamenti? Ti faccio notare che, in tutte le amministrazioni pubbliche siciliane, all’aumentare del numero dei dipendenti,aumentano le assenze per malattia e diminuisce la voglia di lavorare.E’ sufficiente leggere pagina 23 della “Gazzetta del Sud” di oggi 1 luglio. Ogni commento è superfluo!

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  2. Evidentemente l’autista,pur avendo tutte le buone ragioni di questo mondo,non ha presente il concetto di pubblico servizio.

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  3. POTEVATE CHIAMARE IL SINDACO BUZZY CHE GENEROSAMENTE MANDAVA L’AUDI DI SERVIZIO ED AD UNO AD UNO PORTAVA TUTTI I PASSEGGERI A CASA.E’ GENEROSO LUI CON LA TASCA DEGLI ALTRI…

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  4. sig.Fusco ma lei legge ancora la gazzetta del sud????ai!!ai!!!aii!!!

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  5. Scusate ma l’autista che colpa aveva???

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