I lavoratori sono andati a chiedere risposte su futuro e stipendi direttamente a Palermo ma l'assessore Vancheri non era in sede. Li ha però convocati per u incontro fissato per dopodomani.
Non ha prodotto gli effetti sperati la trasferta palermitana dei dipendenti della Fiera di Messina partiti questa mattina per andare a chiedere risposte sul loro futuro direttamente alla Regione. Stanchi di aspettare il nulla oggi avevano deciso di spostare la loro rabbia a Palermo perché è lì che si decidono le loro sorti, ma soprattutto è lì che nelle scorse settimane qualcuno sembra essersi “dimenticato” di loro. Dopo la messa in liquidazione dell’Ente Fiera dovevano essere assorbiti dalla Resais, una sorta di contenitore regionale in cui sono confluiti i colleghi della Fiera di Palermo. Solo che se per questi ultimi l’ipotesi Resais è diventata realtà, attraverso un emendamento inserito nella finanziaria regionale, per i messinesi si è risolta con un nulla di fatto. Immediatamente, era il 2 maggio, avevano scritto al Presidente della Regione, al Prefetto Trotta, agli Assessori alle Attività Produttive e all’Economia e al Presidente dell’Ars, per chiedere un incontro urgente. La loro richiesta però è rimasta priva di ascolto. Ecco dunque perché oggi i dipendenti della fiera di Messina, che tra l’altro da mesi sono senza stipendi, si sono recati a Palermo. Ma non sono riusciti a ottenere le risposte che cercano perché l’Assessore Linda Vancheri non era in sede. Portano a casa un piccolo risultato: incontreranno l’assessore già dopo domani.
Nel frattempo Segretari Provinciali Filcams CGIL, UILTuCS UIL e UGL hanno reiterato al deputato Marcello Greco, Presidente della V Commissione Parlamentare Lavoro, la richiesta di convocazione, con estrema urgenza, in audizione per l’apertura di un tavolo tecnico al fine di individuare in tempi brevi una soluzione per la salvaguardia occupazionale così come avvenuto per il personale della Fiera di Palermo scongiurando il verificarsi di azioni discriminatorie ad opera del Governo Regionale.
“La situazione è diventata intollerabile, sia economicamente, sono senza stipendi da marzo 2012, che psicologicamente, per le mancate risposte circa il futuro occupazionale. Pertanto se non si otterranno, in tempi brevissimi, soluzioni concrete, i dipendenti si rivolgeranno direttamente al Commissario dello Stato affinché quest’ultimo valuti la evidente disparità di trattamento economico e giuridico riservata ai dipendenti della Fiera di Messina rispetto ai dipendenti della Fiera di Palermo”.
(Francesca Stornante)
