Relazione sul programma elettorale, salta il confronto con Accorinti. Parla Signorino

Relazione sul programma elettorale, salta il confronto con Accorinti. Parla Signorino

Francesca Stornante

Relazione sul programma elettorale, salta il confronto con Accorinti. Parla Signorino

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venerdì 27 Novembre 2015 - 17:54

In consiglio comunale avrebbe dovuto essere il giorno della relazione sullo stato di attuazione del programma elettorale dell'amministrazione ma il sindaco ha dovuto chiedere il rinvio del confronto per gravi motivi personali. Al suo posto il vicesindaco che ha relazionato sulle politiche finanziarie messe in atto in questi due anni. Non sono mancate le polemiche. Accorinti sarà in aula mercoledì.

Dopo tanta attesa oggi doveva essere il giorno del confronto in aula tra il sindaco Renato Accorinti e il consiglio comunale. Il primo cittadino doveva illustrare ai consiglieri e dunque alla città la relazione sullo stato di attuazione del programma elettorale 2013-2015. Un’occasione per fare il punto della situazione su quanto fatto in due anni e mezzo dall’amministrazione Accorinti, per tracciare un bilancio di metà percorso e per confrontarsi con tutti gli inquilini di Palazzo Zanca dopo settimane difficilissime soprattutto per il civico consesso che porta ancora vivi i segni dell’inchiesta gettonopoli. Era stata convocata una seduta straordinaria per mettere all’ordine del giorno la trattazione della relazione, ma ieri sera, alle 19.38, il sindaco Accorinti ha comunicato con un sms alla presidente Emilia Barrile l’impossibilità di essere presente in aula per gravi e improvvisi motivi di natura personale, chiedendo di rinviare il confronto alla prossima settimana. Per sopperire alla sua assenza il primo cittadino ha chiesto di ascoltare il vicesindaco Guido Signorino, presente fin dai primi minuti della seduta, in modo da affrontare insieme a lui le delicate e fondamentali tematiche legate alle politiche economico-finanziarie messe in campo in questi due anni e da cui dipendono le sorti del Comune e della città. Una richiesta che però ha scatenato non poche discussioni in un’aula inizialmente affollatissima che si è ritrovata impantanata per oltre un’ora per decidere se far parlare o no il vicesindaco Signorino. Alla fine si è arrivati addirittura alla votazione con appello nominale per stabilire se dare la possibilità a Signorino di relazionare sulla parte economica in attesa di riaggiornare la seduta per ascoltare il sindaco su tutta la corposa relazione. Sul fronte del sì si sono schierati i gruppi Udc, Dr, Pd, Felice Per Messina, Ncd, Forza Italia, avevano chiesto che fosse direttamente Signorino a illustrare tutto il documento il gruppo del Megafono e il consigliere Gino Sturniolo, più drastica Donatella Sindoni che aveva invece proposto di chiudere la seduta di oggi, rinunciare al gettone di presenza e tornare in aula per sentire Accorinti, vista un’attesa di due anni per una relazione che avrebbe dovuto essere semestrale. Alla fine però ha prevalso la linea del sì e Signorino, dopo aver letto l’introduzione della lunghissima relazione, si è concentrato sulla parte riguardante le sue deleghe, dunque bilancio e partecipate.

Questa la parte di relazione letta in aula.

POLITICHE FINANZIARIE

Il primo vero ed impegnativo banco di prova (non certo unico) si è concentrato sulla rielaborazione del piano di riequilibrio pluriennale avviato dalla precedente gestione commissariale. Preso atto della insostenibilità economica di quel piano, si è ritenuto di integrare lo stesso con le risultanze di maggiori approfondimenti sul censimento dei debiti pregressi, per i quali si è operata con due diligence validata metodologicamente dall’IFEL.

La redazione del piano, pur nelle difficoltà strutturali evidenziate nel corso della sua compilazione, ha rappresentato un fondamentale momento di riflessione sulle condizioni che avevano dato luogo al progressivo degrado finanziario dell’Ente, le cui cause sono rintracciabili in alcune carenze di tipo organizzativo come ad esempio la realizzazione di improvvisi ed ingestibili riduzioni di stanziamento deliberate in fase finale d’anno in relazione alla gestione di servizi pubblici, con la conseguente determinazione di deficit nelle partecipate e di conseguenti debiti fuori bilancio a carico dell’Ente, e/o contenziosi tra partecipate ed Ente.

A supporto delle strategie di riequilibrio sono stati ottenuti importanti risultati sul fronte normativo a testimonianza della capacità di interlocuzione dell’Amministrazione con i Governi sia nazionale che regionale. In particolare:

· è stato possibile estendere i termini per la rimodulazione del piano di riequilibrio in favore delle amministrazioni subentranti nel caso di procedimenti in itinere e non ancora conclusi;

· è stato eliminato il vincolo all’indebitamento dei comuni in pre-dissesto per favorire i processi di investimento che garantissero risparmi strutturali;

· è stata modificata la caratteristica strutturale dei fondi del DL 174 del 2012, consentendo che questi trasferimenti diventassero risorse per il riequilibrio;

· è stata adeguata la normativa regionale sulla distribuzione del gas a quella nazionale, interrompendo condizioni di monopolio e costruendo una misura importante di sostegno del piano di riequilibrio.

Permangono ovviamente delle criticità nella gestione del bilancio, ma sono stati raggiunti importanti risultati: il primo in assoluto è quello di avere costantemente rispettato il patto di stabilità interno nei bilanci di competenza di questa amministrazione, dopo gli sforamenti del 2011 e del 2012.

E’ stato inoltre avviato e concluso un processo di negoziazione con l’ENEL per consentire a questa Amministrazione di uscire dal regime di salvaguardia che comportava una spesa maggiorata del 30% rispetto alle normali tariffe. Nel solo esercizio finanziario 2014 il risparmio strutturale conseguito è stato pari a 3 milioni di Euro.

Ulteriori economie sono state ottenute applicando una migliore razionalizzazione degli immobili condotti in locazione ottenendo un risparmio sui fitti passivi di circa 1,5 milioni di Euro.

Dopo una riduzione del disavanzo nel 2013, è stato recuperato un significativo avanzo di bilancio nel 2014, che consente di definire il previsionale 2015 in maniera sostenibile, malgrado l’incremento di impegno per il piano di riequilibrio, la drastica riduzione complessiva di risorse trasferite dallo Stato e dalla Regione (nel solo 2015 i trasferimenti si sono ridotti di 14 milioni di euro) e gli impegni per la costituzione di fondi rischio aggiuntivi legati al processo di riforma della contabilità degli enti locali (la cosiddetta “armonizzazione contabile”).

Il miglioramento della situazione finanziaria è confermata dalla conseguente riduzione, tra il 2013 e il 2014, del ricorso all’anticipazione di tesoreria. La diminuzione di circa il 20%, ha comportato un notevole risparmio sugli oneri corrisposti per interessi passivi.

Di fronte all’incertezza precedente sul livello di indebitamento effettivo e potenziale del Comune, i bilanci 2013 e 2014 hanno rispettato pienamente le previsioni negli impieghi e nel volume delle risorse nel rispetto dell’adottato piano di riequilibrio.

Per quanto riguarda la gestione delle risorse tributarie si sono perseguiti due obiettivi strategici tra essi interconnessi:

a) il contrasto all’evasione fiscale;

b) l’incremento di entrate e riscossioni e la loro stabilizzazione con riconduzione delle entrate all’anno di competenza.

In merito al contrasto dell’evasione fiscale, nel 2014, di concerto con il MEF e l’Agenzia delle Entrate, si sono attivati sistemi di controllo e segnalazione ai fini dell’accertamento dei tributi, con contestuale individuazione di un responsabile per il coordinamento delle informazioni e delle azioni per la segnalazione degli evasori.

Le informazioni ottenute dall’incrocio delle banche-dati sono state gestite dagli uffici che hanno valutano le contestazioni e/o riscossione dei versamenti, concordando eventuali transazioni e rateizzazioni nei pagamenti.

Solo a titolo esemplificativo si riportano in breve alcune cifre:

· a seguito degli accertamenti sui tributi TARES – TASI si è pervenuti nel periodo 2013/2015 ad individuare ed a iscrivere nei ruoli circa 3.750 nuovi utenti ;

· i “maggiori accertamenti” sui residui attivi (che costituisce emersione di base imponibile precedentemente sommersa) passano da € 43.878,30 nel 2012 a € 1.818.298,89 nel 2013 a € 3.873.162,52 nel 2014.

L’incremento delle entrate e delle riscossione è dimostrata dall’aumento della “capacità di riscossione”, misurata dal raffronto tra crediti riscossi e totale dei crediti vantati dal Comune, che è passata dal 31% del 2012 e del 2013 al 43% del 2014.

Sul fronte del recupero dei crediti (residui attivi) è stata riassunta davanti alla competente autorità (Corte dei Conti) la causa verso “Riscossione Sicilia” per la mancata corresponsione di circa un terzo dei ruoli affidati (62 milioni di Euro su 180). Il ricorso è stato considerato ammissibile e l’udienza è attesa per il mese di aprile 2016.

Sono state ridefinite con deliberazione del Consiglio Comunale n° 33/C del 7/10/2014 i costi relativi gli oneri concessori al fine di incrementare il relativo gettito fiscale. Come atteso, la riduzione degli oneri concessori e la zonizzazione del territorio urbano hanno comportato un sensibile incremento delle entrate (il 70% in più nel primo semestre 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014), indicando con ciò che tale manovra ha anche sostenuto una importante ripresa dell’attività edilizia, migliorando l’economia cittadina.

I primi 28 mesi dell’attività in merito alle politiche finanziarie sono state dedicate al risanamento dell’ente. In particolare sono stati esitati i seguenti atti fondamentali:

· Consuntivo 2012

· Bilancio di previsione annuale e pluriennale 2013-2015

· Relazione previsionale e programmatica esercizi finanziari 2013-2015

· Preventivo 2013

· Consuntivo 2013

· Piano di riequilibrio

· Preventivo 2014

· Rimodulazione Piano di riequilibrio (22.01.15)

· Nota informativa debiti crediti del comune

· Approvazione aliquote e tariffe come TASI e IUC

· Criteri per la riduzione della TARES 
Va segnalato altresì che sono stati portati in Procura gli incartamenti per la gestione di Messinambiente e per la sottoscrizione di contratti derivati relativi agli anni precedenti al 2013.

SOCIETA’ PARTECIPATE

L’area delle Società partecipate ha costituito un punto importante di criticità.

Abbiamo detto che l’amministrazione ha trovato al suo insediamento una condizione grave e strutturalmente produttrice di debiti. I bilanci dell’ente finanziavano i servizi su previsioni di entrata che non si verificavano. L’assestamento di bilancio tagliava in fase avanzata d’anno le risorse ai servizi gestiti (trasporto pubblico locale, igiene urbana) e in larga misura già erogati; nell’impossibilità di sospendere servizi essenziali, questo meccanismo generava debiti fuori bilancio, contribuendo in maniera determinante allo sfascio dei conti pubblici. I punti di maggiore criticità erano determinati da ATM (trasporto pubblico locale) e Messinambiente (igiene urbana). Nessun servizio era regolato da contratti di servizio formalmente deliberati e sottoscritti. In particolare, si riferiscono di seguito punti essenziali relativi alle tre principali società partecipate, gerenti i servizi pubblici rivolti ai cittadini:

· ATM (trasporti) = condizione debitoria + sostanziale scomparsa del servizio (15 bus su strada e 4 vetture tramviarie per una città con 48 villaggi e 242.000 abitanti). Ultimo bilancio approvato dal Consiglio Comunale = 2001;

· Messinambiente nasce come società; a metà anni 2000 il socio privato viene inquisito per mafia e la società diventa a totale partecipazione pubblica; bilanci non approvati dal 2011; deficit strutturale; contenziosi con ATO Messina 3 e Comune; eccesso di costi del personale, legati a strategie assunzionali clientelari e ad “errori” di gestione amministrativa. Azienda posta in liquidazione dal 2011, ma senza reali attività liquidatorie;

· AMAM: società in equilibrio di bilancio, con criticità legate a carenza di personale, gestione di gare e appalti, poca efficienza nel campo della riscossione (eccesso di residui attivi, esternalizzazione del servizio, gestione non ottimale dei contenziosi);

Principali azioni intraprese dall’amministrazione:

· valutazione e copertura delle esposizioni debitorie delle società partecipate nel piano di riequilibrio;

· definizione (in conseguenza della strutturazione del piano di riequilibrio) con atti transattivi dell’allineamento contabile (deliberati da assemblee soci Messinambiente, Ato – in attesa del parere dei revisori dei conti per la definitiva stipula; adottato da Commissario e DG ATM; in corso di definizione con AMAM)

· predisposizione dei contratti di servizio per:

· servizio idrico (parere favorevole Collegio Revisori, in attesa di esame del 
Consiglio);

· TPL (parere favorevole Collegio Revisori, in attesa di esame del Consiglio);

· Raccolta e smaltimento RSU (incluso nella proposta di deliberazione per 
la presa d’atto del“piano di intervento ARO”, già approvato dalla Regione Siciliana – in attesa del parere del collegio dei revisori e del conseguente esame da parte del Consiglio);

· società strumentale “Innovabic”: bozza definita di concerto con l’Università (consocia di maggioranza relativa); 
4) atto di indirizzo per mobilità inter-partecipate (L. 190/2013);
5) ricollocazione personale FELUCA;
6) ricognizione delle società partecipate e piano di razionalizzazione (31/03/2015);
7) modifica statutaria per AMAM (adeguamento a norma per assegnazione con modalità “in house providing” del servizio idrico + previsione affidamento servizi manutenzione verde e servizio raccolta e smaltimento RSU, nonché di impianti connessi a ciclo acque e rifiuti);
8) rilancio e avvio del risanamento dell’azienda trasporti:

· rinnovo management aziendale;

· recupero equilibrio finanziario, con bilanci aziendali attivi nel 2013 e 2014;

· recupero credibilità (e regolarità contributi) presso Regione Siciliana;

· accordo strategico con GTT-Torino;

· rilancio servizio con incremento del parco mezzi (da 15 a 50 mezzi 
circolanti; da 4 a 7 vetture tramviarie; mezzi attesi entro il 2015 = 80; entro il 2016 = 100) + incremento chilometraggio = aumento ricavi per trasferimenti da Regione;

· riqualificazione personale;

· prospettiva di ricapitalizzazione (operazione in corso) e riduzione 
dell’esposizione assunta nel piano di riequilibrio del Comune;
9) piano strategico per il risanamento e rilancio del servizio di raccolta e smaltimento del ciclo dei rifiuti(in linea con piano di razionalizzazione e progetto di accorpamento dei servizi):

· recupero finanziamenti per impiantistica = 1) servizio porta a porta per 
60.000 utenze cittadine – cofinanziato, bando concluso, offerta ricevuta, rendicontazione dicembre 2015, avvio a regime gennaio 2016; effetto atteso = forte rialzo percentuale raccolta differenziata e riduzione costo servizio; 2) impianto di bio-stabilizzazione – progetto già approvato, attualmente fermo per ricorsi; effetto atteso = autosufficienza del Comune per gestione ciclo rifiuti indifferenziati con elevato risparmio costi di conferimento

· accorpamento servizi ATO in AMAM, con economie nella gestione degli “sfalci” di potatura e raccolta verde

· avvio impianto separazione raccolta differenziata (anche a favore di terzi, secondo normativa su “In house providing”); effetto atteso = notevole incremento rendimento gestione raccolta differenziata per incremento di valore + opportunità di gestione dell’impianto per comuni limitrofi con incremento ricavi e riduzione costi tariffari per cittadini

· copertura esposizione debitoria Messinambiente e liquidazione azienda (periodo di gestione del piano di riequilibrio del Comune = 2023)

· trasferimento a nuovo gestore in house del personale impegnato sul “Cantiere Messina”, con assorbimento dell’eccesso di costo in virtù di internalizzazione al sistema delle partecipate di servizi di gestione del verde e di servizi ulteriori di manutenzione infrastrutturale (es.: tombini)

Prospettiva di periodo medio-lungo:

Costituzione della Società “Multiservizi Messina” che accorpi l’insieme dei servizi pubblici locali, realizzando economie di scala, riduzione di costi societari, concentrazione di funzioni, centralizzazione delle forniture, internalizzazione di servizi (es.: gestione officina per riparazione mezzi). Pianificato equilibrio finanziario senza aggravio di costi a carico della finanza pubblica e con notevole riduzione impatto tributario.

Dopo la lunga lettura del vicesindaco, in un’aula che piano piano si era svuotata, pochi gli interventi dei consiglieri, decisi però a riservare domande e dibattito a quando sarà il sindaco a illustrare quanto fatto in due anni rispetto a quello che era il programma iniziale dell’amministrazione accorintiana. A pungolare il vicesindaco i consiglieri Sturniolo, Russo e Santalco che si sono concentrati su ciò che in quella relazione non è stato inserito.

Dura critica da parte dell’ex accorintiano Sturniolo che dopo aver ascoltato il vicesindaco ha esordito dicendo che quanto riferito sembrava una relazione programmatica di ciò che verrà fatto e non un resoconto di quanto fatto nei due anni e mezzo di amministrazione. "Si danno per compiute azioni che in realtà non lo sono. Mi piace ad esempio citare la moneta complementare, che viene annoverata tra le cose fatte, ma sappiamo che non è così". Sturniolo ha sottolineato criticità legate ai bilanci che non sembrano confermare quanto previsto nel piano di riequilibrio. Piano che per il consigliere è simbolo di una logica del rigore a cui ha deciso di aderire l’amministrazione fin dall’inizio di questo suo mandato.

Antonella Russo ha invece parlato della delibera sulla stabilizzazione dei precari, sottolineando la necessità di ristabilire la verità. “Nel sito di Renato Accorinti sindaco si parla di assunzioni ma non è così perché la delibera deve prima passare al vaglio della commissione ministeriale e non può esserci esecutività immediata come scrive il segretario generale Le Donne". Tra i tanti problemi irrisolti la consigliera ha ricordato anche il mega debito di Messinambiente che ha fatto scattare il pignoramento da 29 milioni di euro, su cui però è totalmente calato il silenzio. Chiosa finale sui timori legati a quanto ancora si deve fare, in contrapposizione all’elenco positivo di Signorino: “Lei dice tutto quello che ha fatto, io dico che abbiamo 30 giorni di tempo per approvare il piano Amam, la Multiservizi, il contratto di servizio Amam, il consuntivo 2014, il previsionale 2015, il previsionale 2015-2017, la rimodulazione del Piano di riequilibrio.

Santalco ha focalizzato la sua attenzione sul Masterplan dicendo senza mezzi termini che questa amministrazione ha subìto uno schiaffo sonoro con la decisione dei deputati messinesi di individuare nella struttura dell’ex Provincia il luogo deputato alla progettazione del Masterplan. “Tutto ciò vuol dire che la deputazione non ha assolutamente fiducia nella capacità progettuale di questa amministrazione. Questa è la conseguenza del fatto che ormai sta passando il messaggio che il sindaco di Messina non ha l’autorevolezza per mettere insieme tutti i sindaci e fare programmazione. Il Masterplan è il futuro della città e non ci si può permettere di fare errori”.

Concisa la replica di Signorino che si è limitato a smentire quanto asserito dai consiglieri, concludendo con una frecciata proprio sul Masterplan: “I politici fanno politica, noi lavoriamo in maniera seria e coerente per rispondere ai cittadini”.

Quello di oggi però è stato solo un assaggio. Si tornerà in aula mercoledì alle 14 con la relazione del sindaco Accorinti. Almeno questi sono i programmi.

Francesca Stornante

8 commenti

  1. mi candito a sindaco di Roma e come Vice scelgo il vice dei buddaci ,io non capisco una mazza e quando devo andare in consiglio mi butto ammalato con tanto di certificato e ci mando in Vice. Veni,vidi,VicE

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  2. mi candito a sindaco di Roma e come Vice scelgo il vice dei buddaci ,io non capisco una mazza e quando devo andare in consiglio mi butto ammalato con tanto di certificato e ci mando in Vice. Veni,vidi,VicE

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  3. Mettici anche 2 mandorle tostate assieme ai canditi.

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  4. Mettici anche 2 mandorle tostate assieme ai canditi.

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  5. io mi domando: se il bilancio 2014 ancora non è stato approvato come si fa a dire che faremo questo faremo quello…

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  6. io mi domando: se il bilancio 2014 ancora non è stato approvato come si fa a dire che faremo questo faremo quello…

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  7. ti portu puru a tia,ma e ti faccio assassoru alle agricolture

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  8. ti portu puru a tia,ma e ti faccio assassoru alle agricolture

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