Mantineo scende in campo per i servizi riabilitativi, anche se il Comune non ha competenza diretta

Mantineo scende in campo per i servizi riabilitativi, anche se il Comune non ha competenza diretta

Francesca Stornante

Mantineo scende in campo per i servizi riabilitativi, anche se il Comune non ha competenza diretta

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giovedì 05 Settembre 2013 - 20:06

Conferenza dei servizi a Palazzo Zanca convocata dall'assessore alle Politiche Sociali. Sindacati e cooperative che compongono la SSR che gestisce i servizi per conto dell'Asp hanno discusso le tante problematiche del settore.

La vicenda Teseos è approdata a Palazzo Zanca ed è stata al centro di una conferenza dei servizi convocata dall’assessore alle Politiche Sociali Nino Mantineo. Da mesi si gioca la partita che riguarda la cooperativa che, insieme alle coop Rigenera e Obiettivo Salute, riunite in SSR, gestisce i servizi riabilitativi per conto dell’Azienda Sanitaria Provinciale. La SSR, che per il 49% è di proprietà delle cooperative, mentre la maggioranza delle quote è dell’Asp, rischia di sparire trascinando verso il baratro servizi e lavoratori. Lo scorso 9 agosto l’Asp ha infatti deciso di mettere in vendita la sua parte di quote. Il futuro è dunque assolutamente incerto. Per la Teseos la situazione si complica ulteriormente perché su 26 lavoratori incombe la messa in mobilità, mentre tutti vantano stipendi arretrati da ben otto mesi.

Di tutto questo si è parlato a Palazzo Zanca anche se il Comune in realtà non ha competenza diretta in materia, considerato che si tratta di servizi che dipendono da Asp e Regione e che non sono in alcun modo erogati dal Comune. Ma l’assessore Mantineo ha comunque ritenuto opportuno incontrare i presidenti delle tre cooperative, l'amministratore unico della Società Servizi Riabilitativi Messina, Antonio Lo Presti, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Flaica Cub e Cse. Al tavolo mancava però mancava l’Asp, uno degli attori principali della vicenda. Si è infatti discusso dell’ipotesi di fare pressing sull’Azienda Sanitaria per ottenere la sospensione della delibera n.2493 con cui è stata stabilita la messa in vendita tramite asta pubblica di tutto il pacchetto azionario.

Il Comune però non potrà fare molto, se non un’opera di mediazione. Potrebbe farsi sentire alla Regione per reclamare gli stessi fondi che Catania e Palermo hanno a disposizione per questa tipologia di servizi. Ma sulla vicenda specifica l’assessore Mantineo potrà intervenire marginalmente. Ha garantito che la volontà dell'Amministrazione comunale di proseguire nello studio di un percorso che possa risolvere le vertenze lavorative e le problematiche inerenti il settore.

Resta il fatto che per 26 dipendenti della Teseos sono state avviate le procedure di licenziamento, che difficilmente l’Asp tornerà sui suoi passi e che potrebbe davvero essere grave il danno verso l’erogazione di un servizio di interesse generale che dovrebbe rimanere totalmente pubblico, in quanto a tutela del diritto alla salute.

Francesca Stornante

Un commento

  1. Sono un utente-paziente del Centro di Riabilitazione regionale di Villafranca Tirrena, gestito dalla SSR tramite la cooperativa Teseos per conto dell’ASL di Messina. Da circa quaranta giorni,io ed altre decine di pazienti come me,siamo stati completamente dimenticati,direi più propriamente abbandonati a noi stessi,da chi si dovrebbe occupare istituzionalmente delle nostre cure ed appunto della nostra riabilitazione.Il nostro ”DIRITTO ALLA SALUTE” solennemente proclamato dalla nostra CARTA COSTITUZIONALE è stato completamente disatteso,nell’indifferenza e nel silenzio generale. E a prescindere dalle singole persone quello che viene impunemente calpestato e trascurato è il diritto di ogni cittadino, chiunque esso sia,all’assistenza,alla solidarietà,all’aiuto,direi quasi,ispirandomi al dettato evangelico ”Ama il PROSSIMO TUO…”, ad un pò di amore fraterno e solidale.
    Ed invero,con tutte le limitazioni contingenti della situazione,nel suddetto Centro di riabilitazione,tutti i pazienti tra cui tanti bambini, ragazzi,giovani ed anziani non ricevevamo il massimo, ma tanta solidarietà sì,tanta sentita partecipazione,tanto affetto sincero e spontaneo,tanta ”gioiosa” complicità che assieme alla terapia propriamente fisica,servivano a creare un clima di serenità e di leggerezza che tanta benefica influenza avevano sull’umore di tutti.Tutto ciò va sicuramente ascritto al merito del personale del centro ma in particolare alle fisioterapiste ed ai fisioterapisti,professionisti di lunga esperienza,di grande professionalità e dall’empatia umana fuori dal comune. Ebbene da quaranta giorni tutto ciò si è bloccato! Qualcuno ha deciso che le cose dovevano cambiare. Il tutto è scaturito quando i cosiddetti ”quaranta ribelli”,hanno osato reclamare con più decisione le loro spettanze arretrate,che erano costituiti da sei stipendi ancora non pagati.Adesso secondo il vostro articolo gli stipendi sarebbero addirittura otto! Ebbene di fronte a queste richieste ritenute diffamatorie ed offensive per la società, poichè sono apparse anche sulla stampa,come ha risposto la presidenza della cooperativa? Spedendo QUARANTA LETTERE di LICENZIAMENTO!!! Quaranta lettere che se fossero stati quaranta dardi infuocati lanciati da Giove Olimpo certamente avrebbero fatto meno male!Ed in effetti,come era prevedibile,i destinatari di queste missive sono stati colpiti dallo sconforto e dal pessimismo più nero! Quaranta professionisti seri,scrupolosi,che hanno fatto sempre il loro dovere, buttati in mezzo ad una strada come se fossero dei sacchi a perdere! Credo che questo sia uno dei crimini più orrendi dell’era moderna:”LICENZIARE,SENZA GIUSTA CAUSA!!!”.
    Ed assieme alle fisioterapiste e ai fisioterapisti,sono stati abbandonati al loro destino,con gravi patologie lunghe ed altamente invalidanti,se non trattate quasi quotidianamente,decine e decine di creature bisognose che ”di colpa” non ne hanno alcuna! O forse si. ”La colpa di essere nati e cresciuti in una società incivile,egoista,insensibile,gestita da persone ingorde,voraci,affamate di soldi e potere!!!

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