Cronaca di una seduta del Consiglio nata per dispetto e trasformata in un'inutile passerella

Cronaca di una seduta del Consiglio nata per dispetto e trasformata in un’inutile passerella

Rosaria Brancato

Cronaca di una seduta del Consiglio nata per dispetto e trasformata in un’inutile passerella

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venerdì 18 Luglio 2014 - 22:18

L'immagine simbolo della seduta aperta del Consiglio comunale sulla vicenda tir è quella finale: alle 15.30 in Aula c'erano solo gli "ospiti" istituzionali e 12 consiglieri comunali. Tutti gli altri, quelli contrari al modus operandi dell'amministrazione, firmatari di un documento che chiede il rinvio dell'ordinanza anti-tir se ne erano andati già da un pezzo, lasciando gli ospiti a parlare con le sedie vuote. Ecco la cronaca di un'inutile passerella.

Per raccontare la seduta aperta del Consiglio comunale sulla vicenda Tir dobbiamo cominciare dall’immagine finale: alle 15.30 in Aula c’erano il sindaco Accorinti l’assessore Cacciola, il comandante Samiani, il presidente dell’Autorità portuale De Simone, Richichi dell’Aias (quindi gli ospiti convocati), poi solo 12 consiglieri comunali, e 5 giornalisti (dei quali uno l’addetto stampa della società Caronte-Tourist, 3 redattrici di Tempostretto e una del Cittadino), Michele Barresi dell’Orsa, i vigili urbani e i resocontisti di Palazzo Zanca.

Quei banchi deserti in occasione del Consiglio comunale “aperto” sono la prova di “quanto” stesse a cuore l’argomento tir a chi ha convocato la seduta, oltre che una totale mancanza di rispetto nei confronti degli ospiti. In fondo alle sedute di Consiglio semi deserte siamo abituati, ci si chiede quindi perché convocare una seduta aperta costringendo il sindaco e gli altri a parlare davanti a sedie vuote.

Ma non è questo l’unico paradosso di una seduta che potremmo definire surreale.

La premessa: il Consiglio comunale aperto sui tir è nato per dispetto del Pd ai tre colleghi Daniele Zuccarello, Donatella Sindoni, Claudio Cardile che martedì scorso hanno presentato una proposta sulla regolamentazione del traffico pesante ma si sono visti bocciare qualsiasi velleità, a vantaggio dell’ordine del giorno sul Tar. Per ripicca dal cilindro del Pd è uscita l’idea della seduta consiliare aperta, la consueta passerella vip. Nel frattempo però è arrivata la determina anti-tir firmata dall’ingegnere Pizzino, che ha reso la seduta aperta non solo una passerella ma stavolta anche inutile.

Già le convocazioni sono state fonte di polemiche, perché, ad esempio, era stata invitata la Confartigianato ma non l’Orsa, che è il sindacato che sul fronte trasporti ha fatto forti battaglie. CittadinanzAttiva e Comitato la nostra città, invitate, in rappresentanza delle associazioni, hanno risposto “grazie ma le passerelle non c’interessano” soprattutto, aggiungiamo, “a babbo morto” ovvero a ordinanza cotta e mangiata. Il prefetto Stefano Trotta non si è visto, alla luce di uno scambio epistolare con il sindaco non proprio da innamorati.

Alla fine quella che doveva essere una seduta aperta si è trasformata in una conferenza stampa fiume dei consiglieri comunali allargata ad Autorità portuale, Capitaneria di porto e Associazioni autotrasportatori.

Ma andiamo per ordine su un dibattito che ha visto molta confusione, soprattutto tra i consiglieri, tra gli approdi di Tremestieri e il porto di Tremestieri. Almeno sui tempi le differenze ci sono, perché se gli approdi d’emergenza sono una tela di Penelope, un’opera epocale che non riusciamo a sistemare in tre anni e due mesi, il porto di Tremestieri è sulla strada per diventare una leggenda metropolitana. Altro elemento di panico è stata la notizia, infondata, che con i divieti non si potrà più scaricare merce in centro, dimenticando che i divieti riguardano i mezzi pesanti con carico superiore a 7.5 tonnellate e non si è mai visto nessun camion di tale portata scaricare verdure al supermercato. Si è parlato troppo di mercato, di interessi privati, di profitto e pochissimo di cittadini e diritti, termini usati solo dal sindaco, da alcuni consiglieri e dal segretario regionale dell’Orsa Mariano Massaro. Parte del dibattito infatti ha dimenticato la parola “vivibilità” per lasciare spazio a calcoli numerici sui tir imbarcati, scenari apocalittici in caso di applicazione dei divieti, minacce di ricorsi e blocchi.

Per sgomberare ogni dubbio il presidente dell’Autorità Portuale Antonio De Simone ha preannunciato ricorso perché il provvedimento, “potrebbe essere lesivo degli interessi pubblici e dei traffici marittimi. Questa ordinanza potrebbe stimolare l’avvio di un processo di distrazione dei traffici commerciali dirottando verso altri porti”. Sia per De Simone che per il Comandante della Capitaneria di porto Antonio Samiani il sindaco avrebbe potuto “pazientare due mesi”, ovvero i mesi estivi delle corse diurne della Cartour. Ai limiti della minaccia l’intervento di Richichi, per gli autotrasportatori: “Lei sindaco può fare quello che vuole, noi a Tremestieri non andremo mai, usciremo sempre al Boccetta e al centro, perché abbiamo il problema delle merci e per noi un’ora è importante. Fate qualsiasi ordinanza, noi vi blocchiamo la città, potete pure sanzionarci non c’importa, faremo quello che abbiamo fatto finora. O ce ne andiamo altrove”. Dichiarazione questa che va di pari passo con un numero di deroghe sproporzionato alle esigenze e che, a questo punto, se la gestione non verrà riaffidata ai vigili, potrebbe aumentare in modo esponenziale. La posizione di Richichi si è poi affievolita per arrivare ad un “diciamolo, Tremestieri è una presa per i fondelli” che al di là dei termini usati non è poi così lontano dalla verità, visto che per sistemare un’invasatura dal 2011 stiamo ancora aspettando. La singolarità di un attracco nato sotto “una strana stella” è stata al centro dell’intervento di Mariano Massaro, segretario regionale dell’Orsa: “al sindaco va il nostro plauso perché è la prima amministrazione che ha affrontato un muro di gomma. E’ il momento della svolta, piaccia o non piaccia. All’Autorità portuale vorrei dire che se si fossero rispettati i tempi non saremmo arrivati a 3 anni e 2 mesi per il completamento di Tremestieri. Chiedo ufficialmente una commissione d’inchiesta che faccia luce su certe stranezze perché questi ritardi non sono indolori e giovano agli armatori. Proprio per questo non è rispettoso da parte dell’Autorità portuale minacciare adesso ricorso al Tar”.

A replicare a Richichi ci hanno pensato Fabrizio Sottile, Forza Italia: “Non mi piace l’atteggiamento di chi viene a casa nostra e dichiara che bloccherà la città se non gli facciamo fare quello che vuole” e Nina Lo Presti, Cambiamo Messina dal basso che ha riportato l’accento sulla parola diritti: “Fino a che punto siamo disposti a lasciare che l’interesse privato abbia il sopravvento su quello pubblico, dei diritti dei cittadini. Anche solo un euro guadagnato sulla pelle dei messinesi è un euro maledetto. L’incolumità dei cittadini non può essere sottoposta ad alcuna deroga. Allora si facciano pure la fila a Tremestieri, non possiamo cedere ai ricatti né delle aziende né di altri”.

L’ultima bacchettata al leader degli autotrasportatori l’ha data Donatella Sindoni, Pd “ Signor Richichi, lei non può venire a minacciarci, sappia che Messina non è la terra di nessuno, ci siamo noi a difenderla. Basta chiamarli approdi di Tremestieri, quegli approdi hanno un nome, tutti i nomi delle vittime dei tir. Ed è davvero triste che mi parlerò addosso perché non c’è più nessuno in Aula. Evidentemente è considerata una seduta inutile. Ma se non parliamo dei diritti dei cittadini di cosa dobbiamo parlare, delle dimissioni di Conte dalla Juventus? ”

Parte del dibattito è stato monopolizzato dagli strali dei consiglieri alla giunta Accorinti, c’è stato chi ha accusato l’amministrazione di aver varato il provvedimento senza confronto, chi ha sostenuto che invece è compito del consiglio occuparsi dell’argomento e chi, di parere del tutto opposto, ha sostenuto che ci sono problemi più importanti (senza specificare quali, probabilmente il buco nell’ozono) e che l’amministrazione si occupa di tir per nascondere le proprie carenze. Accorinti ha replicato seccamente: “avete avuto la possibilità di fare mille sedute e non l’avete fatto. Avevate la possibilità di discutere la proposta di Zuccarello e non l’avete fatto. Io ho iniziato questa battaglia 30 anni fa ed eravamo talmente pochi che conosco la carta d’identità di chi era con me. Voi dove eravate in questi 30 anni, negli ultimi 10, negli ultimi 2? Quindi, per favore, adesso, lezioni zero”.

Al sindaco si contestano i tempi, “poteva pazientare altri due mesi, la consegna di Tremestieri”, oppure il fatto che la via don Blasco abbia nuovi intoppi (scordando che della via in questione se ne parla da quando Accorinti non aveva neanche la barba grigia), o ancora perché non ha battuto i pugni sul tavolo alla Regione o a Roma, cosa che non è mai stata fatta finora da nessuno in 30 anni e che continua a non essere fatta nonostante la folta presenza di deputazione di variegata formazione politica.

L’aspetto più singolare della seduta aperta è stato vedere come, di minuto in minuto, i consiglieri si alzavano e sparivano nel nulla, così che alla fine sono rimasti in 12 e li citiamo: Ivana Risitano, Nina Lo Presti, Daniele Zuccarello, Donatella Sindoni, Nicola Cucinotta, Simona Contestabile, Carlo Cantali, Daniela Faranda, Piero Adamo, Fabrizio Sottile, Elvira Amata e la presidente Emilia Barrile.

“Mi sembra di essere al Vittorio Emanuele ed assistere ad uno spettacolo- ha commentato Daniele Zuccarello- Con i colleghi Sindoni e Cardile abbiamo presentato una proposta articolata che non avete voluto discutere e ora siamo qui ad assistere ad un teatrino dopo che il provvedimento è stato varato. Accusate Accorinti di cose che non sono state fatte negli ultimi 15 anni. Nel frattempo circola un documento che cambia di ora in ora e che non condivido. Leggo, prima pagina: ritenuto che, considerato che..dobbiamo collaborare con i Franza. Pagina due, atteso che, ritenuto che, non dobbiamo creare fastidio ai Franza. Pagina tre, considerato che, ritenuto che.. ascoltiamo il prefetto quando dice di trovare un accordo con i Franza. Non voterò questo documento” e nel dirlo strappa i fogli dell’ordine del giorno causando le ire dei colleghi di partito proponenti.

Il vero paradosso è stato infatti “il misterioso caso dell’ordine del giorno”, preparato dall’area genovesiana del Pd, sposato da Udc, Art.4, Trischitta, parte del Megafono e Dr (ma in casa Democratici riformisti i mal di pancia ci sono stati). Il documento, nato come ordine del giorno ha avuto almeno tre versioni diverse, iniziando con un perentorio “il sindaco revochi l’ordinanza” datato giovedì 17, passando per un “rinvii l’ordinanza ad ultimazione di Tremestieri”, e finendo con un “rinvii l’ordinanza fino al 31 agosto quando secondo l’Autorità portuale sarà consegnato l’approdo” e quando, ma non viene scritto, finiscono anche le corse diurne della Cartour. In un punto è del tutto simile alla lettera di Franza al sindaco, per il resto invita ai consueti tavoli tecnici, ad attendere il completamento di Tremestieri, l’iter di via don Blasco e ricorda a Pizzino e ad Accorinti che “potrebbero esserci ricorsi con il rischio di risarcimenti e “il possibile blocco del traffico marittimo che comprometterebbe l’iniziativa privata a vantaggio di altri porti”.

Strada facendo si è trasformato da ordine del giorno in un documento letto dalla presidente Barrile a fine seduta, nell’assenza di quanti lo avrebbero condiviso e tra le proteste dei “ribelli” dell’Aula, Adamo, Sottile, Faranda, Lo Presti, Risitano, Zuccarello, Sindoni che avrebbero voluto esprimere parere contrario ma gli è stato impedito anche di prendere parola. Nessuna votazione, a differenza di quanto accaduto con isola pedonale e palagiustizia, perché i sostenitori non erano in Aula e del resto hanno firmato solo i capigruppo. Inutili le proteste dei “ribelli”, con Ivana Risatano “questo della presidente è abuso di potere, abbiamo il diritto di parlare”, Sottile e Adamo “questo documento circolava come un segreto di Pulcinella e non abbiamo potuto discuterne”, Sindoni e Zuccarello “non è il documento del Consiglio comunale, non è stato votato. E’ l’ordine del giorno solo di chi lo ha firmato”.

Alla fine delle 4 ore e mezzo della seduta aperta, come detto, sono rimasti solo gli “ospiti” e 12 consiglieri comunali, 7 dei quali tra l’altro, condividono la strada avviata dall’amministrazione. Tutti gli altri, quelli che contestano l’ordinanza, che hanno chiesto la seduta aperta, che hanno anche firmato il documento, non c’erano. I “padroni di casa” se ne sono andati. Certo, i tir sono argomento scivoloso e non facile come il Tar e a volte il silenzio, così come le assenze, è d’oro.

Rosaria Brancato

14 commenti

  1. BENVENUTI A JURASSIC PARK,
    DELLA SERIE… LA SUDDITANZA PSICOLOGICA CONTINUA,

    L’AUTORITA PORTUALE CON COLPA DORME,
    UNA MACCHINA MANGIASOLDI INCAPACE DI ULTIMARE IL PORTO DI TREMESTIERI,

    CONSIGLIO: RIESUMATE UNA MUMMIA EGIZIA CAPACE DI SPIEGARVI COME TREMILA ANNI FA SENZA COMPUTER COSTRUIVANO LE PIRAMIDI

    NOI, MENTRE LORO DORMONO, PAGHIAMO,
    E SI PAGHIAMO I PIU ALTI COSTI DI MANUTENZIONE DI STRADE,

    CONSIGLIO: PRENDETE UNO PER UNO GLI AMMINISTRATORI CHE HANNO RIMOSSO I BASOLATI LAVICI DALLE STRADE E FATEGLELI POSARE UN’ALTRA VOLTA,
    DIMENTICAVO IL BASOLATO LAVICO HA UN GROSSO PROBLEMA …E’ ETERNO (NON SI POSSONO MANGIARE SOLDI DI RIFACIMENTO DEL MANTO STRADALE)

    NOI, MENTRE LORO DORMONO, ACCONSENTIAMO,
    DI VIVERE PERENNEMENTE A JURASSIC PARK, MA MENTRE NEL FILM DI STEVEN SPIELBERG IL BRACHIOSAURUS APPARIVA UNA SOLA VOLTA QUI I CAMIONSAURI CE LI ABBIAMO SEMPRE ACCANTO I NOSTRI ARTI, LE NOSTRE TESTE ETC..
    CON UNA DIFFERENZA CHE IL BRACHIOSAURO PRODUCEVA CONCIME E QUESTI VELENI.

    CONSIGLIO: SOSTITUIAMO L’INTESTINO DEL BRACHIOSAURO CON GLI SCARICHI DEI CAMION

    NOI, MENTRE LORO DORMONO, QUASI QUASI CI CONVINCIAMO, CHE IL TESSUTO ECONOMICO DELLA CITTA’ DIPENDE DAL FARE ENTRARE I TIR IN CITTA’, CHE RICHICHI HA RAGIONE, CHE L’ORA DI VITA DEGLI AUTOTRASPORTATORI DIPENDE DA BOCCETTA, MENTRE LA VITA DI CHI L’HA PERSA NON DIPENDA DA LORO.

    CONSIGLIO: COMPRIAMOCI TUTTI UN CAMION E CE LA GIOCHIAMO ALLA PARI

    MA LA SOLUZIONE C’E’
    SI CARI MESSINESESI SUDDITI COME ME,
    SE NON C’E’ SCELTA, ALLA STESSA MUMMIA EGIZIA, CHE SPIEGHERA’ AI GRANDI TECNICI COME SI REALIZZA UN PORTO, CHIEDETE ANCHE COME SI REALIZZA UN TUNNEL, UN CAVALCAVIA, UN SOVRA PASSO PEDONALE,PER PERMETTERE AI CITTADINI MESSINESI, AGLI ANZIANI MESSINESI E AI BAMBINI MESSINESI DI GODERSI TIRPARK SENZA INCONTRARSI CON I CAMIONSAURI,

    COME SEMPRE NON BODY KNOWS

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  2. BENVENUTI A JURASSIC PARK,
    DELLA SERIE… LA SUDDITANZA PSICOLOGICA CONTINUA,

    L’AUTORITA PORTUALE CON COLPA DORME,
    UNA MACCHINA MANGIASOLDI INCAPACE DI ULTIMARE IL PORTO DI TREMESTIERI,

    CONSIGLIO: RIESUMATE UNA MUMMIA EGIZIA CAPACE DI SPIEGARVI COME TREMILA ANNI FA SENZA COMPUTER COSTRUIVANO LE PIRAMIDI

    NOI, MENTRE LORO DORMONO, PAGHIAMO,
    E SI PAGHIAMO I PIU ALTI COSTI DI MANUTENZIONE DI STRADE,

    CONSIGLIO: PRENDETE UNO PER UNO GLI AMMINISTRATORI CHE HANNO RIMOSSO I BASOLATI LAVICI DALLE STRADE E FATEGLELI POSARE UN’ALTRA VOLTA,
    DIMENTICAVO IL BASOLATO LAVICO HA UN GROSSO PROBLEMA …E’ ETERNO (NON SI POSSONO MANGIARE SOLDI DI RIFACIMENTO DEL MANTO STRADALE)

    NOI, MENTRE LORO DORMONO, ACCONSENTIAMO,
    DI VIVERE PERENNEMENTE A JURASSIC PARK, MA MENTRE NEL FILM DI STEVEN SPIELBERG IL BRACHIOSAURUS APPARIVA UNA SOLA VOLTA QUI I CAMIONSAURI CE LI ABBIAMO SEMPRE ACCANTO I NOSTRI ARTI, LE NOSTRE TESTE ETC..
    CON UNA DIFFERENZA CHE IL BRACHIOSAURO PRODUCEVA CONCIME E QUESTI VELENI.

    CONSIGLIO: SOSTITUIAMO L’INTESTINO DEL BRACHIOSAURO CON GLI SCARICHI DEI CAMION

    NOI, MENTRE LORO DORMONO, QUASI QUASI CI CONVINCIAMO, CHE IL TESSUTO ECONOMICO DELLA CITTA’ DIPENDE DAL FARE ENTRARE I TIR IN CITTA’, CHE RICHICHI HA RAGIONE, CHE L’ORA DI VITA DEGLI AUTOTRASPORTATORI DIPENDE DA BOCCETTA, MENTRE LA VITA DI CHI L’HA PERSA NON DIPENDA DA LORO.

    CONSIGLIO: COMPRIAMOCI TUTTI UN CAMION E CE LA GIOCHIAMO ALLA PARI

    MA LA SOLUZIONE C’E’
    SI CARI MESSINESESI SUDDITI COME ME,
    SE NON C’E’ SCELTA, ALLA STESSA MUMMIA EGIZIA, CHE SPIEGHERA’ AI GRANDI TECNICI COME SI REALIZZA UN PORTO, CHIEDETE ANCHE COME SI REALIZZA UN TUNNEL, UN CAVALCAVIA, UN SOVRA PASSO PEDONALE,PER PERMETTERE AI CITTADINI MESSINESI, AGLI ANZIANI MESSINESI E AI BAMBINI MESSINESI DI GODERSI TIRPARK SENZA INCONTRARSI CON I CAMIONSAURI,

    COME SEMPRE NON BODY KNOWS

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  3. Ecco chi sono le donne e gli uomini votati dai messinesi http://www.comune.messina.it/il-comune/consiglio-comunale/. C’è di tutto fra chi si assenta per poi ricevere puntualmente €25.000 annue, professionisti, qualcuno del settore sanitario, eletti per la loro bravura ma ignoranti sulle cose di Palazzo Zanca, cui si aggiungono quelli che senza quei €25.000 avrebbero difficoltà ad iscriversi al loro ordine professionale. Folta la schiera dei disoccupati con la “passione” per la politica, che fanno del Municipio il loro momentaneo posto di lavoro. Duicis in fundo i professionisti della politica sui quali stendo un velo pietoso. Signora presidentessa Emilia BARRILE, prima i poi la magistratura contabile e quella inquirente della Procura della Repubblica si chiederanno come mai a fronte di un tasso ELEVATISSIMO di assenteismo e di rinvii per numero legale, abbiamo speso tra il 2013 e il primo semestre 2014, per i Consiglieri, Comunali e Circoscrizione, uscenti e in carica, e per gli amministratori, per INDENNITA’, codice gestionale SIOPE 1325 € 6.872.747 + € 579.604 di RIMBORSI, codice 1326, in totale € 7.452.351, oltre QUATTRORDICI MILIARDI delle vecchie lire. LEI non ha nulla da dire?

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  4. Ecco chi sono le donne e gli uomini votati dai messinesi http://www.comune.messina.it/il-comune/consiglio-comunale/. C’è di tutto fra chi si assenta per poi ricevere puntualmente €25.000 annue, professionisti, qualcuno del settore sanitario, eletti per la loro bravura ma ignoranti sulle cose di Palazzo Zanca, cui si aggiungono quelli che senza quei €25.000 avrebbero difficoltà ad iscriversi al loro ordine professionale. Folta la schiera dei disoccupati con la “passione” per la politica, che fanno del Municipio il loro momentaneo posto di lavoro. Duicis in fundo i professionisti della politica sui quali stendo un velo pietoso. Signora presidentessa Emilia BARRILE, prima i poi la magistratura contabile e quella inquirente della Procura della Repubblica si chiederanno come mai a fronte di un tasso ELEVATISSIMO di assenteismo e di rinvii per numero legale, abbiamo speso tra il 2013 e il primo semestre 2014, per i Consiglieri, Comunali e Circoscrizione, uscenti e in carica, e per gli amministratori, per INDENNITA’, codice gestionale SIOPE 1325 € 6.872.747 + € 579.604 di RIMBORSI, codice 1326, in totale € 7.452.351, oltre QUATTRORDICI MILIARDI delle vecchie lire. LEI non ha nulla da dire?

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  5. MA SUNNU PISCI I BRODU? Se fossi Consigliere Comunale mi preoccuperei degli effetti della RIFORMA DEL CATASTO voluta dai governi del PARTITO DEMOCRATICO. Il governo RENZI ha compiuto il primo passo per la sua applicazione, destinata ad ALZARE LA RENDITA degli immobili con effetti non tanto sul valore di mercato, quanto sulle tasse. Il decreto legislativo in attuazione delle delega fiscale norma le COMMISSIONI CENSUARIE, che dovranno stabilire il nuovo valore delle rendite catastali. Si tratta di un passaggio importante, perché sulla base della rendita catastale si calcola l’IMU e la TASI, e siccome il risultato della riforma sarà un generale aumento delle rendite (si ipotizza fino a dieci volte tanto), sarà poi necessario adeguare i coefficienti di rivalutazione, facendo attenzione al criterio stabilito dalla delega fiscale:
    l’invarianza di gettito. Significa che la riforma del catasto dovrà riuscire a portare le rendite catastali a un valore più vicino a quello di mercato, eliminando così sperequazioni esistenti al momento, per cui il valore catastale degli immobili, e quindi l’imponibile IMU e TASI, non rispecchia il reale valore. Tutto questo, senza comportare un aumento delle tasse per i contribuenti, FATTO MATEMATICAMENTE IMPOSSIBILE, accetto scommesse. La riforma del catasto incrocia il proposito di Sergio DE COLA, assessore all’urbanistica di Renato ACCORINTI, di avviare una rivalutazione delle rendite. Sergio DE COLA carte alle mano ci ha informato che la borghesia messinese, proprietaria degli immobili del CENTRO STORICO, BENEFICIA di rendite inferiori a quelle delle case popolari, GODE da sempre di importi IMU risibili, addirittura esenti per la prima casa, come vedete la politica serve a qualcosa. Avvocato Felice CALABRO’ non ha nulla da farsi perdonare, a questo proposito, come coordinatore per anni dell’opposizione a Peppino Buzzanca?

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  6. MA SUNNU PISCI I BRODU? Se fossi Consigliere Comunale mi preoccuperei degli effetti della RIFORMA DEL CATASTO voluta dai governi del PARTITO DEMOCRATICO. Il governo RENZI ha compiuto il primo passo per la sua applicazione, destinata ad ALZARE LA RENDITA degli immobili con effetti non tanto sul valore di mercato, quanto sulle tasse. Il decreto legislativo in attuazione delle delega fiscale norma le COMMISSIONI CENSUARIE, che dovranno stabilire il nuovo valore delle rendite catastali. Si tratta di un passaggio importante, perché sulla base della rendita catastale si calcola l’IMU e la TASI, e siccome il risultato della riforma sarà un generale aumento delle rendite (si ipotizza fino a dieci volte tanto), sarà poi necessario adeguare i coefficienti di rivalutazione, facendo attenzione al criterio stabilito dalla delega fiscale:
    l’invarianza di gettito. Significa che la riforma del catasto dovrà riuscire a portare le rendite catastali a un valore più vicino a quello di mercato, eliminando così sperequazioni esistenti al momento, per cui il valore catastale degli immobili, e quindi l’imponibile IMU e TASI, non rispecchia il reale valore. Tutto questo, senza comportare un aumento delle tasse per i contribuenti, FATTO MATEMATICAMENTE IMPOSSIBILE, accetto scommesse. La riforma del catasto incrocia il proposito di Sergio DE COLA, assessore all’urbanistica di Renato ACCORINTI, di avviare una rivalutazione delle rendite. Sergio DE COLA carte alle mano ci ha informato che la borghesia messinese, proprietaria degli immobili del CENTRO STORICO, BENEFICIA di rendite inferiori a quelle delle case popolari, GODE da sempre di importi IMU risibili, addirittura esenti per la prima casa, come vedete la politica serve a qualcosa. Avvocato Felice CALABRO’ non ha nulla da farsi perdonare, a questo proposito, come coordinatore per anni dell’opposizione a Peppino Buzzanca?

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  7. Che ai propositi annunciati e alle chiacchiere seguano i fatti. Al momento stiamo parlando del niente assoluto

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  9. letterio.colloca 19 Luglio 2014 09:29

    Mi domando cosa deve succedere perché Messina si possa LIBERARE da tanto “xxxxxxxxxxxxxxxx”?
    Fra qualche tempo,proporranno la xxxxxxxxxxxx

    Non é più TOLLERABILE che, Cassa municipale a cui TALUNI DI NOI versiamo somme via via crescenti per …..MANTENERE IGNORANTI finanche nel loro BLATERARE in vernacolo (pesca/cachi;”sbrarruari” e chissà quanti altri strafalcioni xxxxxxxxx!).
    E non conoscono alcuna xxxxxxxxxxxxx: ecco, sono quelli che, nel loro stesso gergo, si possono definire xxxxxxxxxxxx!
    Mi domando come sono i loro xxxxxxxxxxxxxx

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  10. letterio.colloca 19 Luglio 2014 09:29

    Mi domando cosa deve succedere perché Messina si possa LIBERARE da tanto “xxxxxxxxxxxxxxxx”?
    Fra qualche tempo,proporranno la xxxxxxxxxxxx

    Non é più TOLLERABILE che, Cassa municipale a cui TALUNI DI NOI versiamo somme via via crescenti per …..MANTENERE IGNORANTI finanche nel loro BLATERARE in vernacolo (pesca/cachi;”sbrarruari” e chissà quanti altri strafalcioni xxxxxxxxx!).
    E non conoscono alcuna xxxxxxxxxxxxx: ecco, sono quelli che, nel loro stesso gergo, si possono definire xxxxxxxxxxxx!
    Mi domando come sono i loro xxxxxxxxxxxxxx

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  11. Basta sapere copiare da Salerno, Livorno, Genova e persino da Catania. Signor Sindaco lei che le parole “umile” ed “umiltà”le usa quasi sempre a sproposito perchè non le si addicono per niente specialmente quando dice che è disponibile ad ascoltare gli altri ma non lo è per fare un passo indietro, si rechi a spese del comune (non si preoccupi, so quanto ci tiene al suo) in compagnia di quelli che si ostina a chiamare dirigenti e veda come hanno risolto il problema dei TIR, e se ne è capace cerchi di copiare.
    Forse farà qualche cattiva figura in meno.

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  12. Basta sapere copiare da Salerno, Livorno, Genova e persino da Catania. Signor Sindaco lei che le parole “umile” ed “umiltà”le usa quasi sempre a sproposito perchè non le si addicono per niente specialmente quando dice che è disponibile ad ascoltare gli altri ma non lo è per fare un passo indietro, si rechi a spese del comune (non si preoccupi, so quanto ci tiene al suo) in compagnia di quelli che si ostina a chiamare dirigenti e veda come hanno risolto il problema dei TIR, e se ne è capace cerchi di copiare.
    Forse farà qualche cattiva figura in meno.

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  13. che infame spettacolo……
    Messina svegliati!!!!

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  14. che infame spettacolo……
    Messina svegliati!!!!

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