Un Teatro Vittorio Emanuele stracolmo ha accolto il governatore siciliano, che ha parlato per quasi un’ora, strappando applausi e consensi. IN ALLEGATO IL VIDEO CON L’INTERVENTO INTEGRALE DI CROCETTA
E’ arrivato con quasi due ore di ritardo rispetto all’orario previsto, ma quando il presidente della Regione Rosario Crocetta è salito sul palco del Teatro Vittorio Emanuele, i tantissimi presenti gli hanno dedicato un vero e proprio tripudio. Al suo ingresso, l’orchestra ha suonato l’inno di Mameli ed è stato un brivido che ha unito tutti . Dalla musica si è passati alle parole, quelle di Giuseppe Di Guardo, segretario della Slc Cgil, che ha voluto lanciare un appello in difesa del Teatro, luogo di arte, cultura ma anche simbolo delle troppe vertenze aperte in città, di cui sono protagonisti tanti lavoratori, tanti messinesi, in attesa di riposte e di un futuro dignitoso.
La Messina che soffre e che spera si è voluta stringere intorno al “suo” presidente e lui non ha deluso le aspettative dei numerosissimi cittadini in sala, che hanno riempito, in ogni sua parte, il Vittorio Emanuele . Crocetta non si è limitato a parlare ai presenti, ma ha dialogato con loro ed ha affrontato tutti gli argomenti, parlando “di pancia” più che di testa e dicendo ciò che pensa davvero e non ciò che sarebbe politically correct. «Questa città è governata da poche famiglie», ha detto a proposito di Messina. Ma è solo una delle tante frasi che hanno “scosso” il Teatro. Il presidente della Regione ha parlato ininterrottamente per quasi un’ora , affrontando vari argomenti e toccando tanti “nervi scoperti”, dal Ponte all’ Alta Velocità, dal Cas alla Formazione, dal Porto alla Fiera ed ironizzando sui tanti sprechi di Palazzo d’Orleans.
A proposito della Formazione ha detto: « A Messina basta pronunciare la parola formazione, che non c’è bisogno di fare alcun discorso politico, c’è già tema e svolgimento».
Un pensiero speciale l’ha rivolto agli alluvionati di Giampilieri e Saponara: «Qui c’è stato il malaffare e la speculazione. Le vittime di Saponara e Giampilieri devono essere paragonate alle vittime della Mafia».
Sul Teatro, che lo ha ospitato durante questa sua tappa messinese , ha già in mente un’idea precisa: «Io al commissariamento di questo teatro ci sto pensando. Non ne abbia a male l’attuale presidente (Ordile ndr), ma se uno non approva il bilancio 2011 e poi il consuntivo, forse un commissario più giovane e dinamico farebbe di più».
Crocetta ha ricordato anche l’ “ancora di salvezza” lanciata dalla Regione al Comune di Messina , per salvare la città e non per fare clientela come qualcuno ha detto, ed il dramma dei vecchietti di Casa Serena, che dovevano essere «deportati».
L’arrivo del presidente della Regione era stato preceduto dalla presentazione dei candidati al Senato del “Movimento Il Megafono Lista Crocetta”. All’incontro, presentato dalla nostra Rosaria Brancato, hanno partecipato il senatore Beppe Lumia (capolista) ed i candidati messinesi al Senato Antonio Presti, Giuseppe Laface, Laura Pulejo, Giuseppe Antoci.
Subito dopo la manifestazione al Teatro, che di è conclusa con un colloquio tra Crocetta e i lavoratori dell’ente, da giorni in presidio permanente al V piano, si è svolta l’inaugurazione della sede del Comitato Elettorale in via I Settembre. (Danila La Torre)
IN ALLEGATO IL VIDEO CON L’INTERVENTO INTEGRALE DI CROCETTA
sono speranzoso, mi auguro che alle parole seguano i fatti,possibilmente tagliando fuori tutto quel marciume tra politici e galoppini al seguito che ci hanno rovinati. Putroppo di parole ne abbiamo sentite sin troppe in questi 20 anni.
ART.21 COSTITUZIONE. Non ho votato Rosario CROCETTA perchè ho partecipato con entusiasmo alla RIVOLUZIONE, per eleggere una di noi a palazzo Dei Normanni, DONNA, GIOVANE, MESSINESE, Valentina ZAFARANA, ma ammetto volentieri che il ” governatore ” è un segnale di cambiamento, rispetto alla vecchia politica, purtroppo non ha una maggioranza, ma potrà contare sul MOVIMENTO 5 STELLE, per l’approvazione di proposte nell’interesse di tutti i siciliani. Mario MONTI ha commentato i fuochi di artificio sul taglio delle tasse di Silvio BERLUSCONI, apostrofandolo come VOTO DI SCAMBIO ovvero un tentativo di CORRUZIONE degli Italiani, in ogni caso fatto con pagati con i soldi di chi fuma, beve, gioca, o di chi li custodisce in svizzera, per una volta sono d’accordo con il professore della Bocconi. Ieri sera ho fatto il mio piccolo sondaggio, telefonando a tre messinesi, scelti a caso fra i miei conoscenti, che hanno sempre votato il CAVALIERE, le risposte sono state univoche, CA NISCIUN’ E’ FESSO, hanno smesso di essere utili idioti.
Ma perché qualcuno aveva dubbi su Crocetta… io sono arci-convinto che è il “vero” Presidente dei Siciliani… e poi ricordiamoci sempre che alla Regione ci sono le Sentinelle
del M5S… e con quelli si scherza poco….
BAGNO DI FOLLA….
Assenti :Genovese, D’Alia. Chi vuole intendere intenda. L’assenza di genovese pesa perché trattavasi del Presidente elogiato da Bersani ed eletto dal PD.Pier Piero D’Alia invece usa tattiche troppo intelligenti perché qualcuno possa comprenderle ed infatti trattasi di un partito club per colti e molto illuminati dal bel Casini principe d’azzurro. Cuffaro pesa però anche tra i molto intelligenti. L’era dei cannoli palermitani con Crocetta finisce e la differenza si vede…
Dopo l’intervento di CROCETTA cosa aspetta il dottor Ordile per avere un sussulto d’orgoglio e dimettersi?!
mi du gran siluru chi ci ittau.. ahahha
si certo, però non dimentichiamo che Crocetta è alleato con l’UDC, ai tempi alleato del cdx, facciamo molta attenzione a questi democristiani, molta
Che bello vedere il Vittorio Emanuele semideserto mentre sul palco si alternano i vari Garofalo, Schifani, Martino. Il vecchio che si affanna a recuperare consensi persi e confluiti in quella che loro definiscono l’antipolitica. Mi piacerebbe chiedere a questi signori quale, secondo loro, è la vera politica. Forse quella rappresentata da coloro che ci hanno affamato e di cui essi stessi sono degni rappresentanti!?
E poi, quanto è bello vedere il Vittorio Emanuele traboccante di gente e di entusiasmo, mentre il nostro Presidente snocciola dati impressionanti, su molti dei quali, come si è visto, forse è meglio riderci su, tanto sono distanti da quella che si può definire “buona politica”.
In quel teatro ho visto la mia Messina, la mia gente, desiderosa di riscatto e non più lassista e rassegnata al voto di scambio che per anni ha ammorbato la splendida città dello stretto. Ora tocca a noi mettere sulla poltrona di sindaco qualcuno che ci meriti e perchè ciò avvenga sarà necessario il ruolo da garante di Crocetta.
Avanti Presidente!!
CANNOLI ?
non please…forza crocetta…
• Il tuo commento è, anche, il mio. Fora messinesi, diamoci sotto, rottamiamo questa classe politica inerte e vetusta, largo ai giovani
Però c’è da ammetterlo..è il primo presidente della provincia a mia memoria che dopo le elezioni non solo passa dalla nostra città ma ha il coraggio di dire:”scusate..avete una città con mille opportunità che gli amministratori succedutesi non essendo mancu boni pi inchiri i buttigghi non hanno saputo sfruttare”