Taormina. Slow tourism, Casa Cuseni inserita nel network dei Grandi giardini italiani

Taormina. Slow tourism, Casa Cuseni inserita nel network dei Grandi giardini italiani

c. casp.

Taormina. Slow tourism, Casa Cuseni inserita nel network dei Grandi giardini italiani

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venerdì 24 Giugno 2016 - 14:50

Una nuova formula turistica che offre migliore accoglienza e più servizi grazie alla promozione dei giardini storici e contemporanei attraverso l’appartenenza alla rete e al loro graduale ammodernamento in termini di ricezione turistica

Casa Cuseni, aTaormina, è entrata a far parte del network Grandi giardini italiani. Sono complessivamente otto i nuovi splendidi parchi inseriti per il 2016: Parco Nocivelli (Verolanuova, Bs), Villa Badia (Sezzadio, Al), Villa Grock (Imperia), Palazzo Colonna (Roma), Fondazione La Verde La Malfa – Parco dell’Arte (S. Giovanni La Punta, Ct), Villa Tasca d’Almerita (Palermo), Tenuta Regaleali (Sclafani Bagni, Pa) e, come già detto, Casa Cuseni. Si tratta di una notevole conquista non solo per Grandi Giardini Italiani, il network dei più bei giardini visitabili in Italia, ma per l’intero settore dell’Horticultural tourism. Un nuovo trend turistico che viene riconosciuto come fonte di valore, configurandosi come elemento di stimolo per la crescita dell’economia dell’Italia, ricca di straordinari giardini visitabili unici al mondo. Dagli anni ’60 ad oggi, infatti, c’è stato un radicale cambiamento nel panorama del turismo mondiale: i viaggiatori, stranieri e italiani, sono sempre più interessati alle bellezze paesaggistiche e ambientali, patrimonio non ancora pienamente valorizzato.

Il cosiddetto Horticultural tourism rappresenta uno dei turismi italiani più qualificanti per il Paese: è ambientale, è paesaggistico ed è culturale. Con 120 giardini visitabili in 12 regioni italiane, Grandi giardini italiani è dunque un protagonista di quel turismo culturale che è oggi in crescita esponenziale: rappresenta una nuova forma di slow tourism che offre una miglior accoglienza e più servizi grazie alla promozione dei giardini storici e contemporanei attraverso l’appartenenza al network e al loro graduale ammodernamento in termini di ricezione turistica. Nel 99% delle proprietà, infatti, oltre al giardino è possibile visitare Palazzi, Ville storiche e collezioni d’arte. Nel 40% dei giardini aderenti al network è possibile anche pernottare e nell’80% si organizzano meeting, congressi e matrimoni. Poco meno della metà dei Grandi giardini italiani (40% circa) ha un percorso didattico e propone laboratori per bambini e studenti. Nel 2015 il network ha registrato circa 8 milioni di visitatori: dato molto positivo, a cui hanno contribuito la forza promozionale di Expo 2015, e l’entrata nel network dei due giardini dello Stato Vaticano: Castel Gandolfo e Giardini Vaticani. L’aumento di circa il 30% del numero dei visitatori rispetto al 2014 è da attribuirsi, inoltre, anche al numero crescente di eventi creati e prodotti nel network, oltre 700 l’anno nei 120 giardini aderenti alla rete.

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