Il sindaco di Librizzi in visita istituzionale a Bilbao

Il sindaco di Librizzi in visita istituzionale a Bilbao

Monica Interisano

Il sindaco di Librizzi in visita istituzionale a Bilbao

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lunedì 17 Giugno 2013 - 14:18

Il sindaco Cilona, insieme ad altri amministratori e funzionari delle Regioni ad Obiettivo Convergenza 1, ha partecipato ad un’importante visita studio istituzionale a Bilbao

Dal 12 al 14 giugno, il sindaco di Librizzi, ing. Renato Cilona, insieme ad altri 6 rappresentanti istituzionali
(amministratori e funzionari) delle Regioni ad Obiettivo Convergenza 1 (Sicilia, Calabria, Campania e Puglia), ha partecipato ad un importante ed interessante visita studio istituzionale in Spagna nella città metropolitana di Bilbao. Tale attività rientra in un importante Progetto denominato M.U.S.A. – Mobilità Urbana Sostenibile ed Attrattori culturali, interamente finanziato dalla Comunità Europea – Fondo Sociale Europeo, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e gestito dall’ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e dall’ISFORT S.p.A. – Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti. È stata scelta la città di Bilbao, con l’area metropolitana circostante (circa 900.000 abitanti), come meta di questa importante visita istituzionale, in quanto di recente, tale città spagnola è stata oggetto di un radicale rinnovamento urbano che costituisce un caso studio unico in Europa, e non solo. La città, tradizionalmente legata all’industria, è riuscita infatti a cambiare completamente il suo volto negli ultimi 20 anni diventando una delle principali mete turistiche della Spagna e d’Europa. La trasformazione è avvenuta grazie ad una forte convergenza politica che all’inizio degli anni ’90 ha permesso di sviluppare un piano strategico per recuperare le zone degradate e rilanciare la città. Sulla base di questa strategia, il rinnovamento di Bilbao si è incentrato soprattutto sul nuovo sistema di metropolitana progettato da Sir Norman Foster e attorno al Museo Guggenheim progettato da Frank O. Gehry, il simbolo di una città che ha saputo reinventarsi e diventare un attrattore culturale. L’EuskoTran, una nuova linea tramviaria, è stata aperta nel 2002. Il porto, formalmente sul fiume, è stato spostato più verso il mare, sul Golfo di Biscaglia, lasciando ampi spazi disponibili lungo il fiume, in zona centrale. Il traffico cittadino era, in passato, molto caotico ma parallelamente all’imponente opera di riqualificazione lanciata negli anni ’90 sono state intraprese da qualche anno anche una serie di iniziative per decongestionare la città, riconducibili ad un forte potenziamento dei trasporti pubblici. Oggi, nonostante i suoi quasi 360 mila abitanti, Bilbao ha ben 2 linee della metropolitana. Molti treni metropolitani arrivano in provincia e sono quotidianamente utilizzati dai lavoratori pendolari o dai turisti. La rete metropolitana di Bilbao, insieme alla rete tranviaria crea un sistema capillare ed efficiente con costi per gli utenti piuttosto limitati (infatti circa il 65% delle persone utilizzano i mezzi pubblici). Inoltre, turismo e trasporti sono strettamente interconnessi a Bilbao, come dimostra la creazione della “BilbaoCard”, una carta che permette ai turisti di utilizzare il trasporto urbano e di usufruire di sconti non solo nei musei, ma anche in alberghi, ristoranti, negozi e locali.

Il sindaco Cilona, si è detto estremamente soddisfatto per l’esperienza vissuta ed ha evidenziato: “È stata un’esperienza molto importante dal punto di vista formativo, culturale, istituzionale e professionale. L’esempio di Bilbao dovrebbe far capire a tutti i rappresentanti delle istituzioni locali, che l’unica possibilità di cambiare totalmente le sorti di un determinato contesto territoriale e delle comunità che in esso vi risiedono, è quella di coinvolgere in un unico progetto di rinnovamento e di crescita (territoriale, urbana, infrastrutturale, ambientale, culturale, socio-economica, ecc.), tutti gli attori pubblici e privati di un’area vasta, al fine di attivare il maggior numero di investimenti pubblici e privati possibili, azzerando la burocrazia e le speculazioni, ma soprattutto con l’obiettivo di generare nel medio e lungo periodo quell’indispensabile processo di sviluppo sostenibile di cui necessitano, ormai da troppo tempo, i nostri territori”.

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