Il progetto “Codice Rosa Bianca sbarca a Messina: offre supporto dopo episodi di violenza fisica

Il progetto “Codice Rosa Bianca sbarca a Messina: offre supporto dopo episodi di violenza fisica

Il progetto “Codice Rosa Bianca sbarca a Messina: offre supporto dopo episodi di violenza fisica

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mercoledì 01 Aprile 2015 - 11:02

Avviato dall'ASP di Grosseto, si rifà alla Convenzione di Istanbul, firmata da 32 paesi e ratificata da 13 Nazioni, che ha come base strategica prevenzione, protezione e punizione di atti cruenti in famiglia e società e come obiettivo quello di eliminare ogni forma di violenza di genere

Anche a Messina sbarca il progetto “Codice Rosa Bianca”.L'Azienda Ospedaliera Papardo-Piemonte entra ufficialmente a far parte del gruppo di 12 Aziende Ospedaliere che in forma sperimentale, a livello nazionale, mira a sostenere tutte le fasce deboli della popolazione, donne, bambini, anziani, omosessuali, extracomunitari, che in seguito ad episodi di violenza fisica, vivono una situazione di particolare vulnerabilità .

Il progetto, che coinvolge Procure della Repubblica, Forze dell'Ordine ed Associazioni di Volontariato, prevede la realizzazione, in sinergia, di un percorso che consenta di intervenire tempestivamente rispettando privacy e riservatezza delle vittime, assicurandoNE accoglienza, cura, sostegno e tutela. Avviato dall'ASP di Grosseto, si rifà alla Convenzione di Istanbul, firmata da 32 paesi e ratificata da 13 Nazioni, che ha come base strategica prevenzione, protezione e punizione di atti cruenti in famiglia e società e come obiettivo quello di eliminare ogni forma di violenza di genere.

Resta al centro del progetto la vittima di soprusi, che va tutelata non solo fisicamente con cure sanitarie, ma anche istituzionalmente, sottraendola al rischio della ritorsione e della pressione. E' ufficiale che al Presidio Ospedaliero Papardo le vittime di violenza possono avvalersi di un punto di accoglienza e di un percorso appropriato per la tetula dei propri diritti. Al Pronto Soccorso, personale opportunamente formato a riconoscere i segnali di trauma da abuso, intuisce quando è opportuno assegnare il codice appropriato.

La sospetta vittima viene accompagnata in una stanza dedicata che garantisce riservatezza, dotata di tutto il necessario per le prestazioni sanitarie e l'eventuale accesso in borghese di polizia e carabinieri, per raccogliere testimonianze o denuncia. Tutte le procedure vengono avviate senza mai esercitare pressioni sulla vittima, che non resta mai sola e che già al primo accesso potrebbe fissare il primo appuntamento al consultorio o con un assistente sociale.

L'assistenza psicologica viene avviata successivamente. Alla presentazione del Progetto Codice Rosa Bianca, avvenuta nell'Auditorium del Papardo, sono intervenuti l'Assessore Regionale alla Salute Lucia Borsellino, in videoconferenza dal Ministero della Salute Serena Battilomo, Direttore Generale della Prevenzione, Michele Vullo, Direttore Generale Azienda Papardo-Piemonte, Nicola Pinelli Direttore Fiaso, Francesca Paratore Coordinatrice Progetto Aziendale,, Claudio Pagliara task force operativa Grosseto, Rosalba Stramandino vice Questore Aggiunto Messina, il tenente Stefano Scollato del Comando Provinciale Carabinieri Messina, Rosalba Ristagno dell'Ordine dei Medici Messina, Antonella Cocchiara dell'Università di Messina.

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