Agende Rosse Messina intitolata a Graziella Campagna. Presto anche l 'Aula del Comune

Agende Rosse Messina intitolata a Graziella Campagna. Presto anche l ‘Aula del Comune

Rosaria Brancato

Agende Rosse Messina intitolata a Graziella Campagna. Presto anche l ‘Aula del Comune

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lunedì 29 Settembre 2014 - 14:45

Il gruppo messinese di Agende Rosse da oggi è intitolato a Graziella Campagna, uccisa dalla mafia il 12 dicembre del 1985. E' quanto annunciato in conferenza stampa dai rappresentanti del Movimento che hanno in cantiere una serie di iniziative nelle scuole. Intanto il consigliere comunale Daniele Zuccarello ha presentato la proposta d'intitolazione dell'Aula del Consiglio a Graziella "per ricordare a quanti fanno politica l'importanza di continuare a seguire i valori di legalità e trasparenza che sono alla base del nostro impegno".

C’è l’agendina rossa di Paolo Borsellino, dove annotava tutto e che portava sempre con sé, misteriosamente scomparsa il giorno della strage, e c’è l’agendina trovata per caso da Graziella Campagna nella giacca lasciata in lavanderia del boss e che ha segnato la sua fine. Nomi, cognomi, fatti, ed un filo che unisce le due vittime della mafia, il magistrato massacrato in via D’Amelio il 19 luglio 1992 e la diciassettenne rapita e uccisa a Forte Campone il 12 dicembre 1985.

Adesso le loro storie s’intrecciano, grazie al fatto che la sezione di Messina di “Agende Rosse”, l’associazione voluta dal fratello di Paolo Borsellino, Salvatore, è stata intitolata proprio a Graziella Campagna.

In tutta Italia ogni sezione di Agenda rossa verrà dedicata ad una vittima di mafia del posto e i componenti del gruppo messinese hanno scelto la diciassettenne di Saponara uccisa per aver trovato per caso l’agendina del boss Gerlando Alberti junior.

“Noi siamo onorati che il gruppo messinese del movimento sia intestato a Graziella Campagna- ha spiegato Diego Giannetto, tra i responsabili e primi fondatori del gruppo Agende Rosse di Messina- Il nostro obiettivo è continuare ad informare e sensibilizzare alle tematiche della lotta alla mafia attraverso ogni iniziativa e progetto possibile. Ancora oggi, a distanza di 22 anni, l’agenda rossa di Borsellino, quella che possiamo chiamare la scatola nera delle stragi, per il materiale che conteneva, resta uno dei troppi misteri italiani”.

La sezione di Messina è nata da poco, 12 volontari animati da voglia di fare ed informare, che lanciano l’appello a quanti si vogliano unire ad un percorso che è lungo ma ha una strada maestra tracciata da chi ha pagato con la vita la lotta alla mafia.

“Come dice Salvatore Borsellino la lotta alla mafia non si può fare solo con la repressione- ha aggiunto Giusy Mataliano- Ed è con questo spirito che stiamo portando avanti una serie di progetti di educazione alla legalità nelle scuole, nell’ambito delle iniziative dell’assessorato alla Pubblica istruzione. Grazie anche all’aiuto del noto fumettista Lelio Bonaccorso inviteremo gli studenti a realizzare vignette che faremo anche pubblicare su alcuni siti e le più belle e significative saranno premiate. Informare e parlare di lotta alla mafia è un modo concreto per educare alla legalità le giovani generazioni”.

Il Movimento Agende Rosse Messina gruppo Graziella Campagna è già quindi al lavoro e supporterà anche la manifestazione che si terrà il prossimo 12 dicembre al Palacultura in occasione dei 29 anni dall’omicidio.

“Sono davvero contento che ci sia questo nuovo tassello nel grande movimento contro la mafia- ha commentato Pasquale Campagna nel corso della conferenza stampa- E’ una lotta che non deve fermarsi. In questi giorni, quanto accaduto all’Albino Luciani mi ha allarmato, perché c’è stato un passo indietro, e nello stesso tempo mi ha confermato quanto importante sia continuare a parlare nelle scuole. E’ nei momenti di crisi che la mafia cresce e trova nuovi adepti. Io sono orgoglioso di essere siciliano perché so che la nostra isola non è fatta solo di mafia, ma anche di impegno e di belle persone. Noi siamo già al lavoro, con l’assessore Panarello e il sindaco, per realizzare la manifestazione del 12 dicembre a Messina, coinvolgendo tutte le scuole. Sarà la prima volta che non la organizziamo a Saponara, ma crediamo che debba esserci il maggior coinvolgimento possibile”.

Ma in cantiere c’è un’altra intitolazione, quella di un luogo della politica, l’intitolazione di un’Aula di Palazzo Zanca, proposta dal consigliere comunale del Pd Daniele Zuccarello, che nei prossimi giorni porterà all’attenzione dei colleghi la delibera firmata anche da Donatella Sindoni.

“Graziella è morta il 12 dicembre del 1985- ha detto Zuccarello- Ma in realtà è stata uccisa ogni giorno negli altri 24 anni che sono serviti per avere giustizia, affinchhè venissero condannati gli assassini. Ad uccidere Graziella è stato anche il silenzio e la complicità, quindi se vogliamo davvero lottare dobbiamo incidere sul contesto. Da qui la mia proposta d’intitolare a Graziella Campagna l’Aula del Consiglio comunale o la Sala Commissioni. Non è un caso se non propongo la Sala Ovale, ma i luoghi dove si fa politica, così come la sala giunta è stata intitolata a Falcone e Borsellino. Chi amministra e chi fa politica deve seguire i valori di legalità e trasparenza e penso che intitolare questi luoghi ad una vittima di mafia equivalga a ricordare a tutti noi ed ai futuri eletti che dobbiamo continuare a perseguire quei valori”.

Chi conosce da sempre sia la famiglia Campagna che la famiglia Borsellino per essere stato al loro fianco in numerose occasioni è Renato Accorinti che si è soffermato proprio sull’importanza della diffusione della cultura della legalità nelle scuole. “Il 22 ottobre al Vittorio Emanuele inaugureremo l’anno scolastico- ha annunciato il sindaco- Perché secondo noi il miglior investimento si fa nelle scuole, con i ragazzi. Ho avuto la fortuna d’insegnare, anche quando parlare di queste cose voleva dire rischiare il posto, ma la cultura della partecipazione è l’unico modo per cambiare le cose. Quando ho fatto vedere ai miei studenti I 100 passi, ho aperto loro un mondo e loro sono cambiati in quel momento. Non basta la repressione nella lotta alla mafia, ci vuole molto di più, un cambiamento spirituale e morale. Il 9 maggio sono andato da Impastato, così come a luglio a Palermo. Il fatto più strano è che da Impastato io sono stato il primo sindaco di Messina che è andato nonostante siano trascorsi 36 anni”.

La strada è ancora lunga, nonostante si pensi che alcune ferite facciano parte del passato. Quanto accaduto all’Albino Luciani, come sottolineato da Pasquale Campagna, ricorda a tutti noi il dovere di un impegno al fianco dei giovani, che non deve venire meno, soprattutto nei quartieri cosiddetti a rischio, dove la fragilità di un adolescente diventa terreno di semina per la mafia.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. Lodevoli iniziative!Bisogna farsi sentire ed insistere nelle scuole con i giovani perché quanto accaduto alla scuola “A Luciani ” al Villaggio Aldisio è davvero inquietante e non deve più ripetersi.Mi rifiuto di pensare che questi sono i giovani del futuro di Messina.

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  2. Lodevoli iniziative!Bisogna farsi sentire ed insistere nelle scuole con i giovani perché quanto accaduto alla scuola “A Luciani ” al Villaggio Aldisio è davvero inquietante e non deve più ripetersi.Mi rifiuto di pensare che questi sono i giovani del futuro di Messina.

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