Sei anni senza Martina De Gaetano, il ricordo di mamma Cecilia

Sei anni senza Martina De Gaetano, il ricordo di mamma Cecilia

Francesca Stornante

Sei anni senza Martina De Gaetano, il ricordo di mamma Cecilia

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giovedì 06 Luglio 2017 - 10:11

Era il 6 luglio del 2011 quando la giovane Martina fu travolta da un'auto mentre attraversava la strada a Rometta Marea. Oggi, nel giorno dell'anniversario, la mamma vuole ricordarla dedicandole dei pensieri, rivolti anche a tutte le vittime innocenti della strada.

Sei anni. Sono trascorsi sei anni da quel 6 luglio 2011 che si è portato via Martina. Aveva 16 anni e tutta la bellezza dell’adolescenza, della spensieratezza, dei sogni che a quell’età hanno il sapore delle passioni, della voglia di progettare, della vita. Una vita spezzata troppo presto, una vittima della strada, come troppe abbiamo continuato a contarne in questi anni. Martina De Gaetano viveva a Rometta, ballava, disegnava, scattava fotografie, amava l’arte in tutte le sue forme. Era un vulcano di creatività e oggi è il sesto anno che non c’è più. Il suo ricordo vive ogni giorno nelle persone che la amavano, i suoi genitori Nino e Cecilia, la sorella Simona, i nonni, gli amici che stanno crescendo senza di lei, le tante persone che l’hanno conosciuta. La mamma Cecilia non vuole che questo giorno passi senza traccia, ma dopo tanti anni trascorsi organizzando dei memorial che parlassero di lei, questa volta ha preferito fermarsi. Le dedica dei pensieri che vuole condividere con chi ha vissuto lo stesso dramma e con chiunque abbia voglia di ricordare Martina.

«Martina è una vittima della strada e forse solo chi è stato toccato dalla stessa tragedia può comprendere e sentire cosa c’è nel cuore di una mamma che si vede strappar via un pezzo di se in questo modo. Ogni anno in questo giorno si riapre una ferita che non è mai guarita e mai potrà guarire. Ma, affinché la sua morte non sia stata inutile, siamo noi adesso a dover portare avanti delle battaglie per sperare di non vedere più sangue sull’asfalto. Ho trovato un grande supporto e tanta forza nell’Associazione Nazionale Familiari e Vittime della Strada e nella presidente Pina Cassaniti Mastrojeni, esempio vivo di chi non si è mai arreso neanche di fronte alla più grande prova che una madre deve affrontare. L’anniversario di Martina deve continuare ad essere un’occasione per parlare di sicurezza stradale, di prevenzione, per riflettere sulla legge di omicidio stradale che però deve funzionare davvero. Sono queste le battaglie che vogliamo portare avanti per trovare un senso. Ricordare Martina significa anche ricordare i troppi “fiori” spezzati sull’asfalto: Lorena Mangano, Andrea Scaglione, Rebecca Lazzarini, Rosario Costa, Andrea Ritorto e tutte le vittime innocenti».

A Rometta la villa comunale porta il nome di Martina. C’è un targa all’ingresso con il suo nome e il suo sorriso. Neanche quest’anno però ci sarà il memorial per Martina. Negli ultimi due anni non era stato possibile organizzare nulla in quella villa che lei amava perché è rimasta chiusa per i lavori di manutenzione e restyling. Lavori che si sono conclusi poche settimane fa con un evento che ha celebrato la riapertura della villa, una sorta di seconda inaugurazione per onorare gli interventi che hanno restituito decoro a quella villa che sembrava essere stata abbandonata al suo destino. Adesso villa Martina ha riacquistato nuova vita e nuova luce, ma quella sera dell’inaugurazione bis la famiglia De Gaetano non c’era: «Mi sono sentita amareggiata perché speravo di ricevere un invito per quella serata, avrei potuto essere presente come cittadina romettese, ma per me quella villa ha un valore importante. Non essere stata presa in considerazione da nessuno mi ha creato tanto dispiacere, vorrei che la politica si fermasse di fronte a certe situazioni. Ho voluto dirlo solo perché in tanti in questi giorni mi hanno chiesto perché noi non fossimo presenti. Il mio desiderio più grande è che villa Martina continui a parlare di mia figlia perché era un luogo che amava. E oggi mi sarebbe piaciuto andare a trovarla nella “sua” villa con chiunque avesse voluto dedicarle un pensiero, magari attaccando un nastrino al cancello, proprio lì dove campeggia la sua immagine. Un modo per ricordare non solo lei, ma tutte le vittime della strada e ricordare che esistiamo».

Ma oggi non ci deve essere spazio per le polemiche. Oggi è il giorno per ricordare Martina, i suoi occhi grandi e sorridenti, il suo amore per la vita, per il blu, per la danza, per le foto. E mamma Cecilia vuole farlo anche ripescando tra le tante cose di Martina che ancora riempiono la loro casa, come questa poesia, una delle tante scritte prima di quel maledetto 6 luglio:

«Sensazioni.

Quando guardo intorno

vedo tutto un mondo.

Tra righe e colori

provo tante emozioni.

Tra gioie e dolori

tante sensazioni.

E’ un gioco di vita

che ci prende di mira».

Ciao Martina.

Francesca Stornante

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